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Oltre ad essere una generazione necessaria, essa è anche perfetta. Non come un umano genera un altro umano, nell’imperfezione, e nel tempo. Il Padre genera il Figlio eternamente e perfettamente! Nel mondo umano c’è bisogno di un maschio e una femmina per generare, ma Dio Padre è sufficiente a generare il Figlio, e non c’è bisogno di alcuna madre. I figli umani non sono esattamente uguali ai loro genitori, e a volte vi sono anche difetti di nascita, o disabilità, ma Dio il Figlio è perfetto, è l’esatta somiglianza e l’espressa immagine del Padre. I figli umani inoltre sono fragili, richiedono cura ed attenzione, perché crescano, ma il Padre genera il Figlio in modo perfetto, e il Figlio è pienamente Dio, non ha bisogno di alcuna crescita, è infinito e pienamente eguale al Padre (e allo Spirito) in potenza e in gloria! Quando gli esseri umani generano, generano una nuova persona con il suo essere o natura, ma di nuovo, con la generazione del Figlio è diverso, perché, anche se di certo Egli è un’altra Persona, distinta, rispetto al Padre, non è un altro Essere, perché Egli condivide col Padre e lo Spirito Santo una sola essenza e natura, una sola Deità, una sola e medesima essenza eterna! Chi mai ha concepito una tal cosa? Le vie di Dio non sono le nostre vie, sono più alte!

Ed infine, in connessione sempre a questo, dobbiamo considerare che la generazione del Figlio dal Padre non soltanto è eterna, necessaria, perfetta, ma è anche una generazione d’amore! Tristemente, anche qui è diverso con gli esseri umani, perché un figlio può essere generato per concupiscenza e fornicazione, o addirittura per stupro, o comunque in modo non voluto e pianificato. Ma con Dio è molto diverso: il Padre genera il Figlio con un perfetto, santo, eterno amore! Dio Padre ama generare il Figlio, ed ama la Sua propria immagine perfetta nel Figlio Che genera, e il Figlio ama il Padre Che Lo genera, e questo amore di Padre e Figlio nella Santa Trinità è un perfetto e santo vincolo nello Spirito Santo.

E che dire dell’importanza di tutto questo? L’importanza va ritrovata nell’uso dell’espressione "unigenito Figlio" nei versi che abbiamo citato all’inizio del sermone, cioè nel come e perché viene usata. Prima di tutto Giovanni 1:14: "E la Parola si è fatta carne ed ha abitato fra di noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, come gloria dell'unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verità." L’importanza dell’espressione "unigenito dal Padre" è qui da rintracciarsi in connessione alla verità dell’incarnazione. La Parola Che eternamente era con Dio, e aveva comunione con Lui, fu fatta carne, Colui Che è pienamente Dio divenne anche pienamente uomo. Dio genera Dio, e Dio la Seconda Persona assunse una piena, completa, e debole natura umana, nell’uomo Cristo Gesù. Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero Si è fatto uomo, per noi uomini e per la nostra salvezza! E quando la Parola Si è fatta carne, gli apostoli hanno contemplato la Sua gloria, e che tipo di gloria? La gloria di Chi è da sempre nel seno del Padre, e Che è generato da Dio, Che proviene e procede da Dio. Ciò non significa che nei giorni della Sua umiliazione nella carne il Figlio di Dio apparve nello splendore della Sua gloria eterna, ma è la gloria che è vista ed appare solo agli occhi della fede, che è mostrata per esempio attraverso i Suoi miracoli e segni, e prodigi. Giovanni 2:11, un verso che segue il miracolo di Gesù del cambiare l’acqua in vino alle nozze di Cana, dice: "Gesù fece questo inizio dei segni in Cana di Galilea e manifestò la sua gloria ..." Nel fare questo, attraverso questo, Egli mostrò qualcosa della gloria di Colui Che è eternamente con Dio, Che è Dio da Dio, Luce da Luce. In quell’avvenimento miracoloso si vide qualcosa della Sua gloria! Ma solo "i suoi discepoli" videro, mediante la fede, come dice la fine del verso 11, la Sua gloria, mentre gli altri se ne andarono a casa semplicemente con una storia curiosa da raccontare! E nel Vangelo di Giovanni la gloria di Gesù è associata specialmente alla Sua croce, alla Sua morte, all’infamia d’essa, alla Sua sofferenza, al Suo seppellimento, alla Sua ascensione. Ma se fossimo stati lì tutto quello che avremmo visto coi nostri occhi sarebbero stati tre uomini appesi ad un legno, quello nel mezzo con una scritta curiosa al di sopra di Lui, preso in giro da alcuni, e se non avessimo avuto fede avremmo pensato che erano giusto tre criminali. Ma chi ha fede, e comprende il proposito di Dio di salvare una chiesa eletta mediante la Croce, lì vede gloria! La gloria di Dio è vista nella più profonda degradazione e vergogna, la più grande gloria in tutto il mondo, e solo la fede la vede! In Matteo e Luca, inoltre, abbiamo un’altra istanza della gloria di Cristo, la Trasfigurazione, in cui Gesù Cristo splendette nel corpo con la gloria di Dio, ed una voce venne dal cielo: Questo è il mio amato Figlio, ascoltatelo! Una nube di gloria li circondò, ed Elia e Mosè apparvero per dire delle sofferenze che il Cristo avrebbe dovuto soffrire per i nostri peccati. E la gloria che Gesù mostrò è la gloria di Colui Che è l’unigenito dal Padre, Che è sempre stato con Lui da prima che il mondo fosse! E Giovanni 1:18 dice: "Nessuno ha mai visto Dio;" certo! Perché Dio è invisibile, e nessuno dei nostri sensi Lo può percepire, perché i sensi possono entrare in contatto soltanto con ciò che è creato, e non con il Creatore, Che è più in alto e trascende ogni cosa creata. "Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Figlio, che è nel seno del Padre, è colui che lo ha fatto conoscere." Il Figlio unigenito, Che è Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, l’espressa immagine del Padre, Che è nel Suo seno, eternamente, e Si diletta nella comunione intima del Padre, Egli ci fa conoscere il Padre facendosi carne, e così facendoci vedere e capire qualcosa della gloria del Padre. Egli, Che è stato eternamente col Padre e Lo conosce come nessun altro, Che conosce tutti i Suoi segreti, e Che è come Lui, ci parla di Lui e ci mostra chi è.

E Dio mostra il Suo amore per noi nel mandare il Suo Figlio per noi. I Giovanni 4:8 dice che l’amore di Dio per noi è stato manifestato non nel fatto che Dio ha mandato meramente un grande Profeta, o il numero due nella creazione, ma il proprio Unigenito Figlio, Che Egli ha eternamente amato e generato, Che è sempre stato presso di Lui e con Lui, per essere la propiziazione per i nostri peccati! Il Figlio unigenito di Dio ha portato l’ira di Dio dovuta a noi per i nostri peccati, in modo che Dio potesse riconciliarci a Lui e stabilire la comunione con Lui, affinchè godessimo della vita eterna con Lui. In questo noi conosciamo che Dio ci ha amati come ha amato il Suo Figlio, e questo amore ci viene sparso nei nostri cuori abbondantemente con lo Spirito Santo, lo Stesso Spirito nel Quale Egli ama il Figlio, ed il Figlio ama il Padre. Come Giovanni 3:16 dice, Dio ha così tanto amato il mondo che ha dato il Suo Unigenito Figlio! E, come poi segue il verso 18, chi crede in Lui non è condannato, ma chi non crede è già condannato, perché non ha creduto nel nome dell’Unigenito Figlio di Dio. Colui Che in modo eterno, perfetto, necessario, è generato dal Padre con infinito amore, viene nel mondo, muore sulla croce, e Dio dice che se non crediamo in Lui siamo già condannati perché non crediamo nella più grande opera che Dio potesse fare! Se non crediamo, non dobbiamo aspettare il Giorno del Giudizio per conoscere il nostro destino: sappiamo che già siamo condannati ora! Il Vangelo dichiara vita eterna attraverso l’Unigenito Figlio di Dio, e condanna già da ora chi non crede in Lui. Credete, quindi! Crediamo in Lui! Amen. Preghiamo.