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1914 – RAPIMENTO

Nel 1914 i testimoni di Geova si aspettavano grandi cose. Credevano che la loro opera sulla terra fosse completata e il 1914 doveva essere l’anno che avrebbero avuto l’esperienza del “Rapimento”, dove tutti i veri Cristiani sono presi da Dio e portati in cielo prima che avvenga la fine del mondo.
Hanno tanto creduto nell’ anno 1914 che la Società Torre di Guardia organizzò un viaggio a Gerusalemme in modo da essere i primi a sperimentare questo “Rapimento”.
La foto qui sotto è stata scattata dalla cima del Monte degli Ulivi, che si affaccia su Gerusalemme.

Perché il Monte degli Ulivi?

Il Monte degli Ulivi è importante a causa della convinzione che quando il Messia arriva attraverso il prezioso ingresso, le persone che si trovano sul Monte degli Ulivi saranno i primi a essere rapiti e portati in cielo.

UNA VANA ATTESA
“Durante la prima guerra mondiale per i pochissimi fratelli italiani ci fu come in altri luoghi un periodo di prova e purificazione. Nel 1914 alcuni Studenti Biblici, come allora si chiamavano i testimoni di Geova, s’attendevano di essere rapiti “nelle nubi per incontrare il Signore nell’aria” e credevano di essere pervenuti al termine dell’opera di predicazione sulla terra. (I Tess. 4:17) “Un giorno”, si legge in una relazione, “alcuni si recarono in un luogo appartato ad attendere l’avvenimento. Ma non essendo successo niente, se ne ritornarono tutti mesti alle loro case. Di questi un certo numero si allontanò definitivamente”.
(Annuario dei Testimoni di Geova – 1983, p. 120)
Ecco una foto che documenta questo raduno in cui al centro si può riconoscere anche Russel, fondatore della società



Va ricordato che ‘La Grande Folla’ era considerata dai testimoni di Geova, fino al 1935, una classe celeste distinta dai 144.000: “… essi saranno finalmente ammessi alle condizioni spirituali. Essi avranno la vita eterna, spirituale, come quella degli angeli, ma avranno perduto il premio dell’immortalità. Essi serviranno Dio giorno e notte nel suo tempio, in bianche stole e con palme nelle mani (Apoc. 7:9-17) in condizioni gloriose è vero, ma lontana dal raggiungere quella del “Piccolo Gregge” di vincitori, i quali saranno – re e sacerdoti di Dio – seduti sul trono con Gesù come la sua Sposa ed i suoi coeredi, coronati con lui dell’immortalità”.
(Studi sulle Scritture, Vol. 1° p. 247)

Veniva quindi insegnato che anche la ‘grande folla’ sarebbe stata una classe, seppure di serie B.
Veniva correttamente compreso che il fatto che la ‘Grande Folla’ fosse davanti al trono significava che queste persone si trovavano in cielo, contrariamente a quanto i testimoni di Geova insegnano dal 1935 e cioè di essere “davanti al trono di Dio” vuol dire invece trovarsi sulla terra. Una conclusione, come si è visto, che non è sostenuta né dal contesto né dalla corretta comprensione dei termini usati.
[Modificato da Credente 18/10/2016 12:43]