00 21/07/2018 15:14
Scioccati dalle notizie scandalistiche provenienti da tutto il mondo relative ai Testimoni di Geova, alcuni tdg turbati da tutto ciò, hanno scritto alla Betel italiana ponendo dei quesiti importanti, come quelli riportati nella seguente lettera:


Alla cortese attenzione

CONGREGAZIONE CRISTIANA DEI TESTIMONI DI GEOVA Via Della Bufalotta, 1281 - 00138 ROMA

P/C
Corpo degli Anziani (C/O*********)

Congregazione di ************

Mittente: *****************

Cari fratelli,
mi ha fatto molto piacere leggere l’articolo “Chiunque è inesperto ripone fede in ogni parola”, riportato sulla “Torre di Guardia (edizione per lo studio)” di Ottobre 2015. In modo particolare mi ha illuminato quanto scritto a pag. 31 paragrafo 2, che cito testualmente:

E se navigando in Internet ci imbattessimo in notizie diffamatorie sull’organizzazione di Geova? Tale materiale va respinto con decisione. Alcuni ritengono che queste informazioni vadano portate all’attenzione di altri per conoscere la loro opinione, ma ciò non fa altro che propagare calunnie. Se ci sentiamo turbati da simili notizie, dovremmo chiedere sapienza a Geova e parlare della cosa con fratelli maturi (Giac. 1:5, 6; Giuda 22, 23).

Proprio per questo motivo, dopo essermi imbattuto in alcuni fatti di cronaca che riporterò di seguito e dopo aver fatto tutti i passi suggeriti nell’articolo, ho deciso di scrivervi questa lettera per chiedervi alcune spiegazioni.
Premetto che, come cristiano, ho particolarmente a cuore l’esortazione di Gesù di non far “parte del mondo come io non faccio parte del mondo” (Giov. 17:16, vedi anche v. 14). Di fronte a Pilato, Gesù dichiarò: “Il mio regno non fa parte di questo mondo. Se il mio regno facesse parte di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai giudei. Ma ora il mio regno non è di qui” (Giov. 18:36, il grassetto è per evidenziare). Per questo e altri simili motivi, a suo tempo, ho sostenuto un processo per non aver voluto immischiarmi nelle faccende del mondo, in particolar modo trasgredendo la legge italiana sull’obbligo di prestare servizio militare. Di questa scelta sono ancora oggi convinto. Recentemente, per ricerche personali, ho avuto modo di visitare il sito dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa OSCE (http://www.osce.org).

In particolare, al link http://www.osce.org/it/secretariat/35778?download=true mi è stato possibile scaricare un opuscolo che spiega le motivazioni e gli scopi della stessa Organizzazione. Infatti, nelle primissime righe dello stesso, si legge:
“L’OSCE offre un foro di dialogo politico ad alto livello su un ampio ventaglio di questioni riguardanti la sicurezza e rappresenta una piattaforma di iniziative volte a migliorare la vita del singolo e delle comunità.” (il grassetto è per evidenziare)

Proseguendo nella lettura si scopre che ha, inoltre, il compito di “riforma della difesa”, di garantire “prosperità economica”, di essere attenta alle “questioni ambientali” e di favorire il “rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali”. Nella seconda pagina, al sottotema “Come lavoriamo” si precisa che “i ministri degli esteri degli Stati partecipanti all’OSCE si riuniscono annualmente in un Consiglio dei ministri dove sottopongono ad esame le attività svolte dall’OSCE e definiscono gli orientamenti generali dell’Organizzazione”, poco più avanti si legge che:

“Il dialogo costante e i negoziati continuativi si svolgono a Vienna, dove gli ambasciatori degli Stati partecipanti e dei Partners per la cooperazione si riuniscono settimanalmente nel Consiglio permanente, il principale organo politico decisionale dell’OSCE, e nel Foro di cooperazione per la sicurezza, in seno al quale gli Stati partecipanti adottano decisioni concernenti gli aspetti militari della sicurezza nell’area dell’OSCE, con particolare riguardo alle misure di rafforzamento della fiducia e della sicurezza.”

Mi è sembrato alquanto strano, data la chiara natura politica dell’OSCE e i suoi scopi prettamente politici (svolti anche a mezzo del controllo degli armamenti), molti dei quali contrari ai chiari principi cristiani, riscontrare che a tali congressi sono presenti con una certa regolarità alcuni fratelli responsabili che rappresentano almeno parte dell’Organizzazione di Geova. Mi riferisco (per quanto sono riuscito a trovare) ai seguenti eventi:

17 settembre 2004: presente la “The European Association of Jehovah’s Christian Witnesses”, nelle persone di Marcell Gillet, Paul Gillies e Luca Toffoli;
8 e 9 giugno 2005: presente la “The European Association of Jehovah’s Christian Witnesses”, nelle persone di Paul Gillies e Marcell Gillet;
13 ottobre 2006: presente la “Association cultuelle des Temoins de Jehovah (11 rue de Seine; 92100 Boulogne Billancourt; France)”, nella persona di Jean-Claude Pons, la “European Association of Jehovah’s Christian Witnesses (Rue d’Argile, 60; B-1950 Kraainem; Belgium)” nelle persone di Marcell Gillet e Paul Gillies, la “European Association of Jehovah’s Christian Witnesses (IBSA House, The Ridgeway; London NW7 1RN; United Kingdom)” nella persona di Luca Toffoli e la “Office of General Counsel for Jehovah’s Witnesses (100 Watchtower Drive; Patterson, NY 12563; U.S.A.)” nella persona di Gregory Allen;
5 ottobre 2007: presente la “Administrative Centre of Jehovah’s Witnesses, Russia (ul. Srednyaya, bldg. 6, pos. Solnechnoye; 197739 St. Petersburg; Russian Federation)” nella persona di Sergey Cherepanov, la “European Association of Jehovah’s Christian Witnesses (Rue d’Argile, 60; B-1950 Kraainem; Belgium)” nelle persone di Marcell Gillet e Paul Gillies, la “European Association of Jehovah’s Christian Witnesses (IBSA House, The Ridgeway; London NW7 1RN; United Kingdom)” nella persona di Marc Hansen e la “Office of General Counsel for Jehovah’s Witnesses (100 Watchtower Drive; Patterson, NY 12563; U.S.A.)” nella persona di Gregory Allen;
1 ottobre 2012: alle ore 10.00 è registrata la presenza della “Administrative Centre of Jehovah’s Witnesses in Russia, Religious Freedom Concerns in Russia”, della “Armenia, Statement in the Exercise of the Right of Reply to the European Association of Jehovah’s Christian Witnesses” e altre.

Mi ha turbato molto immaginare i miei fratelli seduti ad un tavolo come quello fotografato in occasione dell’ultimo evento della lista, visibile al link http://www.osce.org/odihr/93976, sopra il quale spiccano una molteplicità di bandiere nazionali la quale presenza non lascia certo alla fantasia il compito di capire gli scopi basilari di quell’incontro e non riesco, in tutta sincerità, a comprendere il perché della nostra presenza.

Per cercare di capire meglio, ho fatto ricerche specifiche riguardo i fratelli partecipanti agli eventi summenzionati. Per quanto riguarda il fratello Gillies (che dal 2 novembre 2011 sembra essere il responsabile della succitata “International Bible Student Association”, IBSA) ho scoperto che nel 2001 è stato protagonista di uno scambio di mail alquanto controverse con il giornalista Stephen Bates del “The Guardian” riguardo ad un articolo, pubblicato sullo stesso “The Guardian” in data 8 ottobre 2001, relativo ad una presunta affiliazione come NGO della Watchtower Bible and Tract Society all’ONU.

Quest’ultima notizia mi ha lasciato ancor più basito, soprattutto in virtù del fatto che tale associazione permaneva dal 1991 a tutto il 2001. Non certo della veracità di tale notizia, sempre conscio che “se navigando in Internet ci imbattessimo in notizie diffamatorie sull’organizzazione di Geova” (ibidem) dovremmo respingerle con decisione, ho cercato quali potessero essere gli eventi ai quali le NGO avrebbero potuto o dovuto partecipare in quel decennio per mantenerne lo status. Il più fuori luogo, secondo me, è stato quello avvenuto in Nicaragua dal 30 maggio al 1° aprile 2001, relativo alla giornata mondiale della salute, col tema “Safe Blood Starts With Me! Blood Saves Lives!”.


A questo riguardo, dal link http://apps.who.int/iris/bitstream/10665/67276/1/WHO_BCT_01.03.pdf (sito “World Healt Organization”, WHO) mi è stato possibile scaricare un opuscoletto nel quale a pag. 45, al sottotema “Second National Congress of Blood Banks”, si legge:
“Within the framework of World Health Day 2000, Nicaragua organized its Second National Congress of Blood Banks. [...] The objectives of the Congress were to ensure a better service for donors and for those in need of blood, using quality controls at every level to minimize risks. [...] Also invited were staff from hospitals, universities and clinics, and officials from the Ministry of Health, including the Minister, Members of the National Assembly, WHO and NGOs. Of particular note was the presence of Jehovah Witnesses at the event.” (il grassetto è per evidenziare)

L’altro mio dilemma è questo: malgrado sia già di per sé discutibile il fatto che l’Organizzazione di Geova sia stata una NGO attiva, come testimoniato anche dalla citazione precedente, perché era necessaria la nostra presenza ad un congresso il quale scopo dichiarato era quello di “assicurare un miglior servizio per i donatori e per coloro che hanno necessità di sangue”? In Atti 15:20, 29, non è forse chiaro il comando di astenersene?

È lodevole il fatto che si sia tornati sui propri passi e ci si sia dissociati dall’essere una NGO, ma perché è necessario collaborare con l’OSCE i quali interessi sono strettamente legati a quelli dell’ONU (vedi: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-03-1449_it.htm, http://www.unric.org/it/attualita/27315-losce- promette-di-rafforzare-la-cooperazione-con-le-nazioni-unite)?

In seguito, purtroppo, ho avuto occasione di leggere altre notizie che mi hanno altrettanto turbato. Mi riferisco, in particolare, all’articolo apparso sul “Corriere della Sera” il 23 maggio 2016 dal titolo “I Testimoni di Geova e i casi di pedofilia non denunciati”, reperibile anche on-line al link: http://www.corriere.it/video- articoli/2016/05/11/i-testimoni-geova-casi-pedofilia-non-denunciati/919c8e32-1794-11e6-aaf6- 1f69bf4270d2.shtml?refresh_ce-cp. Nell’articolo è dichiarato che il fratello Geoffrey Jackson, membro del Corpo Direttivo, è stato convocato a testimoniare nel corso di un’udienza, tenutasi in Australia la scorsa estate, relativa ad accuse mosse contro la Filiale australiana in merito a 1006 casi di pedofilia non denunciati alle Autorità (vi è anche un link che rimanda al video dell’udienza sottotitolato in italiano e postato su YouTube). Ovviamente, memore del fatto che potrebbero trattarsi di bugie e manipolazioni di apostati, sono andato a verificare personalmente sul sito della Commissione Reale Australiana (https://www.childabuseroyalcommission.gov.au/) e ho scoperto che il “caso 29” riguarda l’inchiesta della stessa commissione all’interno della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova australiani (http://www.childabuseroyalcommission.gov.au/case-study/636f01a5-50db-4b59-a35e- a24ae07fb0ad/case-study-29,-july-2015,-sydney.aspx).

A quell’indirizzo vi è una lista di trascrizioni di udienze a carico di nostri fratelli e a carico di vittime di questo reato. In particolare, il “giorno 155” riguarda la trascrizione dell’udienza del fratello Geoffrey Jackson, reperibile al link: http://www.childabuseroyalcommission.gov.au/downloadfile.ashx?guid=5d6d5636-001a-4e8e-84b2- 2d8338ec25fa&type=transcriptpdf&filename=Transcript-(Day-155)&fileextension=pdf.

Ho letto e tradotto personalmente tutto il testo, proprio perché volevo essere sicuro che non fosse una lettura manipolata e ho trovato molte dichiarazioni, dello stesso fratello Jackson, che mi hanno non poco turbato. Di seguito ne vorrei esplicitare alcune (non sono state volutamente tradotte per non far dubitare sull’interpretazione del testo).

 Pagina 15937,righe da 29 a 38:
Q. Does the Governing Body, or do the members of the Governing Body - do you see yourselves
as modern-day disciples, the modern-day equivalent of Jesus’s disciples? A. We certainly hope to follow Jesus and be his disciples.
Q. And do you see yourselves as Jehovah God’s spokespeople on earth?
A. That I think would seem to be quite presumptuous to say that we are the only spokesperson
that God is using.

Dalla prima domanda comprendiamo che la successiva si riferisce esclusivamente al Corpo Direttivo, del quale la pubblica accusa chiede se si ritiene “portavoce di Dio sulla terra”. Secondo la “Torre di Guardia” del 15 luglio 2013, alle pagg. 22-23 par. 10 il Corpo Direttivo è lo Schiavo Fedele e Discreto, infatti viene detto:

Chi è, allora, lo schiavo fedele e discreto? Sulla falsariga del modello stabilito da Gesù (cioè nutrire molti per mezzo di pochi), lo schiavo è formato da un piccolo gruppo di fratelli unti che sono direttamente impegnati a preparare e dispensare cibo spirituale durante la presenza di Cristo. Nel corso degli ultimi giorni questi fratelli unti hanno prestato servizio insieme presso la sede mondiale. Negli ultimi decenni è stato il Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova a formare lo schiavo.

La definizione di “schiavo fedele e discreto” ed i suoi compiti, secondo la stessa rivista al par. 2, è:

Il cibo spirituale che riceviamo sempre al momento opportuno è la dimostrazione che Gesù, il Capo della congregazione, sta mantenendo la promessa di nutrirci. Di chi si serve per farlo? Quando espose il segno della sua presenza, Gesù disse che avrebbe impiegato “lo schiavo fedele e discreto” per dare “cibo a suo tempo” ai suoi domestici. (Leggi Matteo 24:45-47.) Lo schiavo fedele è il canale attraverso il quale Gesù sta cibando i suoi veri seguaci in questo tempo della fine. (il grassetto è per evidenziare)
Se, come si può vedere dalla rivista menzionata, il Corpo Direttivo è lo “schiavo fedele e discreto” ed è il mezzo tramite cui Gesù si serve per “nutrire” (e, ovviamente, si intendono istruzioni scritte e verbali), perché il fratello Jackson dichiara che “sembrerebbe essere abbastanza presuntuoso dire che siamo l’unico portavoce che Dio sta usando”? Dal contesto si comprende che quella fatta non è una dichiarazione ipotetica, infatti alle righe 39-41, egli dichiara:

[A.] The scriptures clearly show that someone can act in harmony with God’s spirit in giving comfort and help in the congregations.

Secondo lui, dunque, basterebbe dare conforto e aiuto nelle congregazioni per essere portavoce di Dio, ma questo contrasta decisamente con il “cibo spirituale” dichiarato nella “Torre di Guardia” citata prima. Perché questa incongruenza?

 Pagina 15984 ,righe da 6 a 29:

Q. Do you recognise, Mr Jackson - and in asking this question, let me make it clear, I’m not suggesting it is peculiar to the Jehovah’s Witness organisation, there are many, many organisations in this position - but do you accept that the Jehovah’s Witness organisation has a problem with child abuse amongst its members?
A. I accept that child abuse is a problem right throughout the community and it’s something that we’ve had to deal with as well.
Q. Do you accept that the manner in which your organisation has dealt with allegations of child sexual abuse has also presented problems?
A. There have been changes in policies over the last 20 or 30 years, where we’ve tried to address some of those problem areas, and by the fact that they have changed the policy would indicate that the original policies weren’t perfect.
Q. And you accept, of course, that your organisation, including people in positions of responsibility, like elders, is not immune from the problem of child sexual abuse?
A. That appears to be the case.

Il fratello Jackson ammette onestamente che la pedofilia è, ed è stato, un problema all’interno dell’organizzazione di Geova al pari di altre organizzazioni, e che tale problema non è stato gestito correttamente. Ma se questo è vero, perché il fratello Stephen Lett, durante l’adorazione mattutina (video rimosso da http://tv.jw.org/#video/VODProgramsEvents/pub-jwbmw_E_201502_5_VIDEO, ma reperibile al link: https://www.youtube.com/watch?v=7fqM4xkwimU), ha dichiarato:

“As an example, think about the apostate-driven lies and dishonesties that Jehovah’s organization is permissive toward pedophiles. I mean, that is ridiculous, isn’t it? [...] We reject outright such lies!”.

Perché il fratello Jackson ammette il problema ed il fratello Lett lo nega bollandolo come una menzogna architettata dagli apostati? Perché non c’è accordo tra i membri del Corpo Direttivo? (vedi anche: https://www.revealnews.org/article/jehovahs-witness-leader-says-child-sex-abuse-claims-are-lies/)

Perché il fratello Jackson, a seguito delle domande della pubblica accusa, ha più volte dichiarato evasivamente “that it is not my field” piuttosto che rispondere (pag. 15952 righe 30 e 47, pag. 15957 riga 2, pag. 15976 riga 28, pag. 15977 riga 2, pag. 15988 riga 40)? Essendo membro del Corpo Direttivo non dovrebbe essere informato di tutti i fatti? Non dovrebbe rispondere onestamente alle domande? Nell’osservare l’udienza mi ha scoraggiato ricordare Luca 21:12-15...
Ulteriori ricerche, nella stampa internazionale, mi hanno permesso di scoprire che il problema non è limitato “solo” ai 1006 casi trattati dalla Commissione Australiana per la sola Australia, ma è ben più esteso, comprendendo tutto il mondo. Sono venuto a conoscenza del fatto che anche negli Stati Uniti d’America sono state perse più cause relative a casi simili, il che ha portato all’esborso di notevoli somme di denaro. Mi riferisco, a titolo di esempio non esaustivo, ai seguenti casi maggiori:

 Jose Lopez (http://www.nbcsandiego.com/news/local/135M-Awarded-to-Bible-Teacher-Gonzalo-
Campos-Alleged-Abuse-Victim-Jose-Lopez-281031832.html), nel qual caso si dovranno pagare 13,5 milioni di dollari di sanzione. In un articolo apparso il 24 aprile 2016 sul “San Diego Reader”, reperibile al link http://www.sandiegoreader.com/news/2016/apr/24/ticker-tough-build-jehovahs-witness-sex- abuse-case/# si rende noto che la suddetta sanzione è stata imposta alla “Watchtower Society” per essersi rifiutata di collaborare con la Corte fornendo i documenti richiesti (vedi anche http://www.sandiegouniontribune.com/news/2014/oct/31/jehovahs-witness-sex-abuse-judgment- lopez/?#article-copy). In particolare, esaminando i documenti processuali, ho letto che il fratello Gerrit Lösch, anch’egli membro del Corpo Direttivo, chiamato a testimoniare riguardo a questo caso specifico, si è rifiutato di presentarsi sostenendo per iscritto (pag. 2 riga 18 della dichiarazione giurata archiviata alla “Suprema Corte dello Stato della California” depositata il 5 febbraio 2014, di cui copia reperibile al link https://www.documentcloud.org/documents/2428458-img-921115847-0001.html):
“I do not answer to Watchtower”. E ancora, alla pag. 2 riga 21:
“Watchtower does not have, and never has had, any authority over me”.
Perché la società “Watchtower”, che ogni cristiano Testimone di Geova identifica come l’organizzazione di Dio, non ha autorità sul fratello Lösch? Perché il fratello Lösch non “risponde” all’organizzazione di Dio? Come può, allora, essere membro del Corpo Direttivo?
In seguito a ciò, il Giudice Joan Lewis della “San Diego Superior Court” che ha trattato il caso, nelle sue decisioni ha scritto per motivare ulteriormente la necessità della suddetta sanzione economica (https://www.revealnews.org/article/jehovahs-witnesses-can-hide-the-truth-in-court-to-protect- religion/):
“Watchtower’s actions or omissions were ‘reprehensible’ [...] The award of punitive damages against them will hopefully send a message to Watchtower and its managing agents, the governing body of the Jehovah’s Witnesses, that their handling of sex abuse cases within their congregation was absolutely reckless”.
In un altro e più recente articolo, apparso sul “San Diego Reader” il 24 giugno 2016 (http://www.sandiegoreader.com/news/2016/jun/24/ticker-judge-sanctions-jehovahs-witnesses/), si possono leggere le ulteriori decisioni in merito del Giudice Strauss:

“By the time of the hearing on the motion for sanctions, it will have been over a year since the initial order and almost three months since the [referee’s recommendation] was adopted. In the period since [...] Watchtower has shown no effort or willingness to comply with the discovery order. Based upon the history in this case and Watchtower’s statements [...] the court finds that Watchtower’s failure to comply is willful [...] Watchtower clearly has control over the documents it has already produced and could revise the redactions with regard to those documents. This is obviously and clearly within the scope of Watchtower’s powers which it chooses not to exercise. Continuing to repeat its prior unsuccessful arguments in opposition to the discovery order further illustrates Watchtower’s obstinacy in compliance”.


Tali decisioni comprendono il pagamento di una multa di 4000 dollari al giorno per ogni giorno di ritardo per il quale la Società “Watchtower” si rifiuterà di produrre la documentazione richiesta. Interessante, a questo proposito, il pensiero della “Torre di Guardia” del 15 aprile 2012 a pag. 32:
Gesù esortò i suoi ascoltatori a prestare servizio non per un miglio ma per due. (Matt. 5:41) Cosa intendeva dire?
Nell’Israele dell’epoca, che si trovava sotto la dominazione romana, una persona poteva essere costretta dalle autorità a prestare un determinato servizio. Esortando i suoi ascoltatori a prestare servizio non per un miglio ma per due, Gesù li invitò a svolgere senza risentirsi servizi che le autorità potevano legittimamente richiedere. (il grassetto è per evidenziare)

Così, anche quanto dichiarato nella “Torre di Guardia” del 1° aprile 2012 a pag. 9:

Nel suo famoso Sermone del Monte Gesù rivolse questa esortazione: “Se qualcuno che ha autorità ti costringe a prestare servizio per un miglio, va con lui per due miglia”. (Matteo 5:41) L’uditorio di Gesù probabilmente riconosceva in queste parole un riferimento al servizio obbligatorio che un’autorità poteva esigere dai cittadini.
Nel I secolo Israele era occupato dai romani. Questi non esitavano a costringere al lavoro uomini o animali, né a requisire qualsiasi cosa considerassero necessaria per accelerare gli affari pubblici. Ad esempio i soldati romani obbligarono Simone di Cirene a portare il palo di tortura di Gesù fino al luogo dell’esecuzione. (Matteo 27:32) Tali imposizioni erano oppressive, assai impopolari e fortemente odiate dagli ebrei.
[...] Quindi, esortando i suoi ascoltatori a prestare servizio non per un miglio ma per due, Gesù stava dicendo loro di svolgere i servizi legittimamente richiesti dalle autorità senza risentirsi. — Marco 12:17. (il grassetto è per evidenziare)
O, ancora, la “Torre di Guardia” del 15 marzo 2008, pag. 5 par. 13:
Nel Sermone del Monte, comunque, Gesù indicò che è necessario essere arrendevoli nei confronti dell’autorità: “Se uno vuole farti causa per impossessarsi della tua veste, lascia che ti prenda anche il mantello; e se qualcuno che ha autorità ti costringe a prestare servizio per un miglio, va con lui per due miglia”. (Matt. 5:40, 41)

 Candace Conti (https://www.theguardian.com/commentisfree/2015/mar/02/jehovahs-witnesses- silencing-techniques-child-abuse; https://www.revealnews.org/article/california-court-guts-child- abuse-ruling-against-jehovahs-witnesses/), dalla quale sono stati richiesti 28 milioni di dollari di danni (cifra successivamente pattuita e pagata: 2,8 milioni di dollari).
Tutto ciò premesso, mi chiedo: visto che ormai è innegabile che sono stati fatti dei danni che hanno portato all’esborso di enormi cifre, perché non informare di questo la fratellanza mondiale? Perché i fratelli sono costretti a scoprire da fonti terze queste gravi inadempienze? Non potrebbe questo portarli a dubitare dell’organizzazione di Geova? La vendita di Sale Assemblee, Sale del Regno, la riduzione dei costi nelle Filiali e ad ogni livello nell’organizzazione (ottenuta anche a mezzo della riduzione del personale), ha forse (anche solo in parte) a che fare con la necessità di rifondere i danni materiali e morali in questi casi noti e presenti in tutto il mondo?

Penso comprendiate quanto queste notizie (che conformemente ai consigli iniziali mi impegno a non diffondere) possano avermi turbato. Per questo motivo confido in una vostra pronta risposta che mi possa aiutare chiarendo la faccenda. Mi preme comunque rassicurarvi, sottolineando che la mia fede in Dio non è mai stata forte come ora, soprattutto grazie al fatto che, dalla scoperta di queste notizie, ho iniziato a dedicarmi con molto più zelo allo studio della Sua Parola. Ovviamente, immagino comprendiate anche che finché non riceverò una risposta esauriente a questi dubbi (data la gravità delle questioni sollevate), la mia coscienza addestrata secondo le Scritture mi impone, almeno provvisoriamente, di sospendere qualunque mia attività collegata alla “Watch Tower Bible and Tract Society” o ad altre associazioni ad essa connesse, pur desiderando in ogni caso rimanere un Testimone di Geova ed avere la Sua approvazione. Di quest’ultimo fatto il corpo degli anziani della mia congregazione (