10/08/2015 19:18

I Miracoli Eucaristici della Francia


 


Carta del Belgio 




Il miracolo di Douai

Nel Miracolo Eucaristico di Douai, mentre un sacerdote distribuiva la Comunione ai fedeli, inavvertitamente fece cadere per terra un'Ostia consacrata. Subito si chinò per raccoglierla, ma questa si sollevò da sola in volo e andò a posarsi sul purificatoio. Al suo posto, poco dopo, apparve uno splendido fanciullo che tutti i fedeli e i religiosi presenti alla celebrazione poterono contem- plare. Malgrado siano passati più di 800 anni, ancora oggi è possibile venerare l'Ostia del Miracolo. Tutti i giovedì del mese, presso la chiesa di San Pietro di Douai, numerosi fedeli si riuniscono in preghiera Binnanzi all'Ostia Prodigiosa.

Il miracolo di Marseille-en-Beauvais

Nel 1533, alcuni ladri rubarono in una chiesa un ciborio contenente delle Ostie consacrate che vennero poi gettate in un campo. Malgrado la forte bufera di neve, le Particole vennero ritrovate alcuni giorni dopo in perfetto stato grazie a una preservazione miracolosa. Le numerose guarigioni che seguirono il Prodigio e la grande devozione popolare non furono sufficienti a proteggere le Ostie che furono distrutte da dei profanatori.

Il miracolo di Parigi

Durante la Pasqua del 1290 un non credente, che aveva in odio la Fede Cattolica e non credeva alla presenza reale di Cristo nell'Eucaristia, riuscì a procurarsi un'Ostia consa- crata per profanala: la prese a coltellate e la gettò nell'acqua bollente. L'Ostia si sollevò da sola davanti all'uomo, che rimase sconvolto, poi andò a posarsi nella ciotola di una pia donna che subito consegnò la Particola al proprio parroco. Le autorità ecclesiastiche, il popolo e anche il re decisero di trasformare la casa del profanatore in una cappella in cui conservare la santa Ostia, che verrà distrutta Edurante la rivoluzione.

Il miracolo di Faverney

Alla vigilia della festa di Pentecoste, i monaci di Faverney decisero di esporre il Santissimo Sacramento per la pubblica adorazione. Durante la notte, nella chiesa divampò un incendio che distrusse l'altare e gli arredi sacri, ma non l'ostensorio con dentro l'Ostia magna, che fu ritrovato dopo qualche giorno sospeso in aria perfettamente intatto. La Particola miracolosa si conserva ancora oggi e numerosi sono i pellegrini che ogni anno accorrono per venerare il Miracolo.

Il miracolo di Les Ulmes

Nel Miracolo Eucaristico di Les Ulmes, durante l'esposi- zione del Santissimo Sacramento per la pubblica adorazione, al posto dell'Ostia apparve la forma di un uomo con i capelli bruno-chiari che scendevano sulle spalle, il volto luminoso, le mani incrociate l'una sull'altra e il corpo rivestito da una tunica bianca. Dopo un attento esame il Vescovo ne autorizzò il culto. Ancora oggi, nella chiesa si può vedere la nicchia che per circa 150 anni contenne l'Ostia miracolosa. Questa venne devotamente consumata, durante la rivoluzione francese, dal vicario di Puy-Notre-Dame Iche ne temeva la profanazione.

Il miracolo di Digione

Nel Miracolo Eucaristico di Digione, una signora acquistò un ostensorio che per sbaglio conteneva ancora l'Ostia magna.
La donna decise di utilizzare un coltello per rimuovere l'Ostia che cominciò a stillare vivo Sangue che si asciugò immediatamente, lasciando impressa l'immagine del Signore assiso su un trono semicircolare con ai lati alcuni strumenti della Passione. La Particola si mantenne intatta per oltre 350 anni, fino a quando non venne distrutta dai rivoluzionari nel 1794.

Il miracolo di Blanot

Nel Miracolo Eucaristico di Blanot, durante la Messa pasquale del 1331, al momento della Comunione il sacerdote fece cadere per sbaglio un frammento di Ostia consacrata sulla tovaglia. Il parroco cercò subito di recuperarlo ma non gli fu possibile. Il frammento infatti si era trasformato in Sangue formando una grossa macchia sulla tovaglia. Ancora oggi nel villaggio di Blanot si conserva la Reliquia della stoffa insanguinata.

Il miracolo di La Rochelle

Il Miracolo Eucaristico di La Rochelle riguarda la guarigione istantanea di un ragazzo muto e paralitico dall'età di sette anni che dopo essersi comunicato nella Messa pasquale del 1461 guarì completamente dalla paralisi e riacquistò l'uso della voce. Il documento più autorevole che descrive visivamente questo Miracolo è il quadro-manoscritto tuttora conservato nella cattedrale di La Rochelle.

Il miracolo di Bordeaux

Nel Miracolo Eucaristico di Bordeaux, nell'Ostia esposta per la pubblica adorazione, per oltre venti minuti, apparve Gesù benedicente. Ancora oggi è possibile visitare la Cappella del Miracolo e venerare la preziosa Reliquia dell'Ostensorio dell'appa- rizione che si conserva a Martillac, in Francia, presso la chiesa della comunità contemplativa «La Solitude».

Il miracolo di Avignone

Il 30 novembre del 1433 venne esposto il Santissimo Sacramento per la pubblica adorazione presso la piccola cappella della Confraternita detta «dei Penitenti grigi». All'improvviso Avignone fu sommersa dalle acque per lo straripamento del fiume che la attraversa, il Rodano. Due membri della confraternita riuscirono con una barca a raggiungere la cappella dove era rimasto incustodito il Santissimo Sacramento esposto per l'adorazione. Quando entrarono all'interno della cappella videro che le acque si erano divise a destra e a sinistra lasciando l'altare e l'Ostensorio Iperfettamente asciutti.

Il miracolo di Neuvy San Sepulcre

Nella chiesa di Neuvy-Saint-Sépulcre, nei pressi di Indre, sono conservate due gocce del Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo, raccolte sul Calvario durante la Passione. Furono portate in Francia nel 1257 dal Cardinal Eudes di ritorno dalla Terra Santa.

Il miracolo di Pressac

Nel Miracolo Eucaristico di Pressac, dopo un incendio di- vampato nella chiesa parroc- chiale, il calice su cui era stata poggiata un'Ostia consacrata si fuse completamente. Del calice rimase solo il piede su cui si era formata una bolla di stagno sotto la quale si tro- vava l'Ostia completamente intatta. La Particola miracolo- sa venne consumata il giorno dopo, ma ancora oggi riman- gono numerosi documenti che testimoniano il Miracolo tra cui le vetrate della chiesa di Pressac in cui sono raffigurate le fasi del Prodigio.