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13 – Tale parallelismo o paragone tra Maria e Eva, ritoccato o completato in qualche punto per amor di chiarezza, può venire espresso e compendiato così:

a Maria appare e parla un angelo buono, a Eva un angelo cattivo;
a Maria l’angelo parla di Maternità divina, ad Eva di procreazione umana;
Maria, con la Maternità divina, diverrebbe simile a Dio Genitore del suo Verbo e Creatore d’ogni essere; Eva, con la procreazione umana, diverrebbe simile a Dio Creatore;
Maria a tal proposta si umilia profondamente, Eva s’insuperbisce altamente;
Maria ubbidisce a Dio e resiste al Seduttore, Eva disubbidisce a Dio (che si riservava la rivelazione del mistero della formazione dell’uomo) e ubbidisce al Seduttore;
In Maria nessuna spirituale golosità del Frutto, in Eva sfrenata golosità del frutto (fisico e simbolico);
Dio non viola Maria ma fecondandola ne sublima la Castità, e la Vergine rimane castissima nella mente e nel corpo; il Serpente seduttore blandisce Eva e la vergine decade divenendo lussuriosa nello spirito e nella carne;
Maria rimane in eterno quale Iddio la pensò, volle e creò, anzi, la Piena di Grazia diviene la Portatrice della Grazia e della Vita in sé stessa e nell’Umanità; Eva invece, si svuota della Grazia e diventa causa della perdita della grazia per Adamo, per l’Umanità;
Maria rimane Figlia di Dio e non ne vuole sapere del padre della Menzogna, Eva diviene figlia prodiga e ribelle e aderisce al padre della menzogna;
Maria per ammaestramento e intervento divino viene elevata alla singolare dignità di Sposa di Dio e Madre del Verbo Incarnato. Eva non viene abbandonata da Dio mistico sposo che anzi continuerà ad influire in ogni coniugio comunicando allo sposo umano energia fecondante, presiedendo arcanamente alla formazione del corpo, creando e infondendo l’anima d’ogni figlio di Eva sino alla fine del mondo; più sposo d’ogni sposo umano, più padre d’ogni padre umano. Ma Eva e perciò Adamo e tutta la razza che dai Due primi per via di generazione eredita l’umana natura, ammaestrata e sedotta da Satana, ha tradito e abbandonato Iddio divenendone sposa infedele, fornicante e adulterante con Satana il quale continua a iniettare universalmente e incessantemente quel superbo, disubbidiente, goloso e lussurioso desiderio d’essere procreatore non secondo ma contro la volontà divina. Nell’istante in cui Dio crea ‘pura’ un’anima e la infonde in una carne che nei due primi s’imparentò con Satana, in quell’identico momento l’anima stessa contrae il Peccato Originale, cioè l’imparentamento col Demonio seduttore e l’oscuramento (per mancanza del nitore della Grazia) della parentela figliale e sponsale con Dio (per cui la donna, dopo il parto, nell’Antico Testamento sente la necessità e nel Nuovo il desiderio, di sottoporsi alla Purificazione).