00 23/12/2014 00:10
Movimento Apostolico - rito romano
Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome»

La Parola di Dio infallibilmente si compie. Quando la profezia è assoluta, cioè non condizionata da un nostro obbligo, essa si realizza con infallibile certezza. Ora la profezia fatta dall'Angelo a Zaccaria è assoluta. Non gli viene chiesto nessun parere o consiglio. Neanche è soggetta alla sua accettazione o meno. Zaccaria neanche deve dare il suo assenso. Le parole sono di una limpidezza divina: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto» (Lc 1,13-17).
L'uomo deve prestare la sua collaborazione in ogni cosa. Il Signore Onnipotente questo ha deciso e questo compirà. Lo farà in un modo soprannaturale: muovendo cuori e menti ad una collaborazione perfetta. Anche questa è via che il Signore può scegliere e adottare, essendo Lui l'unico e solo Signore dell'uomo. Zaccaria è uomo giusto assieme ad Elisabetta ed è proprio della giustizia sottomettersi in tutto alla divina volontà. Il mondo che è attorno alla casa di Elisabetta e Zaccaria vede questo prodigio o mistero che si è compiuto, ed esulta, si rallegra, gioisce. Sa che tutto questo non è opera umana. È qualcosa che discende da Dio. Mai una cosa simile potrebbe venire dalla terra, dal cuore degli uomini. Qui è veramente il dito di Dio che agisce.
Quando si è piccoli, umili, poveri, affamati e assetati di giustizia, verità, santità, misericordia e compassione da parte del nostro Dio, sempre si riesce a vedere l'opera del Signore nella nostra storia. Sempre si innalza dal nostro cuore l'inno di grazia e di benedizione. Ognuno è obbligato a riconoscere ciò che è da lui e ciò che viene dal Signore, cioè che è dalla terra e ciò che invece viene dal Cielo. Giovanni il Battista viene dalla misericordia e dalla grazia di Dio. Viene per preparare la via al Signore. Anche se il mondo non sa di preciso perché viene, sa però che viene perché Dio si accinge a fare cose stupende per il suo popolo.
Per Elisabetta intanto si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei. Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccaria. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All'istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.
Non appena Zaccaria dona il nome al bambino, la profezia ascoltata si compie, la sua lingua si scioglie, può lodare e benedire il suo Dio. Ora lui sa che nessuna parola proferita dal Signore rimane incompiuta. Dio è l'Onnipotente che dice e fa', promette e compie, profetizza e dona storicità ad ogni sua promessa. Oggi tutto desta meraviglia e stupore. Tutto suscita anche un grande timore. Si è alla presenza di un fatto divino. Cosa mai vorrà fare il Signore con questa bambino? Quali saranno i suoi progetti su di lui? Quando Dio è all'opera, sempre compirà grandi cose. Quali saranno questi grandi cose? Per il momento nessuno le conosce. Sappiamo però che essi ci saranno.