00 29/08/2022 21:23
NC
ne gli Ebrei dell'epoca, ne quelli attuali (anche nella pluralità delle opinioni rabbiniche) interpretano la disubbidienza di Adamo ed Eva come "peccato originale" (cioè una colpa da loro ereditata con la quale nasciamo). Si tratta di qualcosa di prettamente cristiano e che verrà elaborato secoli dopo Gesù. Principalmente da Agostino. Nemmeno i Vangeli ne parlano. Siamo nel campo della teologia ...letteratura fantastica.

CR
il peccato che i progenitori commisero produsse la morte per loro e per i loro discendenti, ecco perchè è stato coniato il termine peccato originale, cioè commesso all'origine. Di questo peccato è stato trattato in ambito ebraico e per quanto non ne sia stata elaborata una dottrina univoca, nessun ebreo osservante si sogna di negarne l'avvenimento e le nefaste conseguenze per l'umanità. Per quanto riguarda l'ambito cristiano non è vero che l'elaborazione dottrinale cominciasse da Agostino, perchè già Cristo stesso aveva detto in Gv 12,47 " non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo." E da cosa? Ovviamente dal peccato commesso dagli uomini a partire dal primo all'ultimo. RIporta infatti Matteo 1:21
Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati». Paolo, successivamente scrivendo ai Romani (cap 5) precisò: 17 Infatti, se per la trasgressione di uno solo la morte ha regnato a causa di quell'uno, tanto più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo di quell'uno che è Gesù Cristo. 18 Dunque, come con una sola trasgressione la condanna si è estesa a tutti gli uomini, così pure, con un solo atto di giustizia, la giustificazione che dà la vita si è estesa a tutti gli uomini. 19 Infatti, come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati resi peccatori, così anche per l'ubbidienza di uno solo i molti saranno costituiti giusti. 20 La legge poi è intervenuta a moltiplicare la trasgressione; ma dove il peccato è abbondato, la grazia è sovrabbondata, 21 affinché, come il peccato regnò mediante la morte, così pure la grazia regni mediante la giustizia a vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore.---- In sostanza occorre conoscere bene tutta la questione e non liquidarla con poche battute spesso errate.

NC
questo dimostra che dio è, psicopatico. Quale padre amorevole farebbe pagare ad altri figli , un reato commesso dal primo figlio . Sarebbe come dire, un padre ha 5 figli. Il primo che nasce commette una rapina . Il padre mette in galera anche gli altri quattro. Quindi. Non c’è né amore né giustizia.

CR
eppure ognuno di noi porta delle tare ereditarie che sa che trasmetterà ai suoi discendenti e nonostante questo mette al mondo dei figli. Dio sapeva che il genere di peccato commesso dai progenitori, si sarebbe trasmesso e per questo li aveva avvisati in modo perentorio. Il caso del padre che punisce i fratelli del colpevole, è diverso dai figli nati dal colpevole che ne prendono le tare erediatarie. Per quanto riguarda il tipo di peccato commesso dai progenitori, considerato che si vergognarono della loro nudità, del fatto che si coprirono le parti intime e il fatto che i parti sarebbero stati dolorosi, possiamo ipotizzare che si trattasse di una ibridazione con una specie diversa e priva di quello spirito di cui erano dotati i progenitori. Per cui divennero carnali e mortali, trasmettendo tali caratteri ai discendenti. Ma sono ovviamente ipotesi. A noi basta sapere che fu una trasgressione tremenda che stravolse il piano divino per la nostra felicità.-- Per quanto riguarda quindi la psicopatia, dovremmo pensare che se Dio fosse uno psicopatico, allora non si comprenderebbero le innumerevoli specie di fiori, di erbe medicinali, di piante fruttifere, di cicli integrati dell'acqua, della fotosintesi, delle leggi della natura, dell'equilibrio esistente tra le specie animali, delle coppie complementari di tutte le innumerevoli specie, e così via.
Inoltre se fosse psicopatico, come tu sostieni, si potrebbe dire che anche noi lo siamo, essendo derivati da Lui, e a questo punto si potrebbe dire che quello che noi pensiamo di Lui sia il frutto delle conseguenti nostre psicopatie. Siccome abbiamo ereditato anche delle psicopatie, non da DIo ma dai nostri avi, allora faremmo bene a non giudicare nessuno, men che meno Dio, che invece vorrebbe riportarci nella condizione originaria, ed ha fatto l'inaudito pur di offrirci la possibilità di raggiungere questo traguardo.

[Modificato da Credente 29/08/2022 21:32]