00 17/11/2023 17:57
NC
Vi è una divergenza nella narrazione di Atti 9,7 e Atti 22,9. Non è questa una prova della inattendibilità del libro degli Atti?

CR
Atti 9,7 riporta: Udendo la voce, ma non vedendo alcuno...
Atti 22:9, riporta : videro la luce e furono spaventati, ma non udirono la voce di colui che parlava...

La spiegazione va ricercata nel testo di Gv 12,28 che riporta: "la gente che assisteva quando i greci si avvicinavano per adorare alla festa, avevano udito la voce "che veniva dal cielo, ma l'avevano udita in modo indistinto tanto che alcuni pensavano fosse un tuono, mentre altri pensarono si trattasse della voce di un angelo. ---
In modo simile gli accompagnatori di Paolo pur sentendo una voce non riuscirono in sostanza a capirne il senso. Sono stati comunque spettatori di un fenomeno inusuale che li turbò. Paolo invece udì esattamente le parole che gli venivano proferite da Gesù, a cui rispondeva e che egli anche vedeva, mentre gli altri vedevano solo una luce.
Queste apparenti diversità, ci forniscono un quadro composito, che rende i compagni di Saul, testimoni di un evento eccezionale, e forniscono piuttosto una prova indiretta che queste narrazioni non sono state articolate a tavolino ma riportano con immediatezza i diversi dettagli e punti di vista o di udito percepiti dagli astanti. ---
Le parole, che Saulo afferrò, perchè dirette proprio a lui e che aveano per lui un significato profondo, dai suoi compagni furono sentite ma non recepite, come fosse un suono confuso e disarticolato.