00 25/09/2014 15:49
Nel trattare il presente brano della lavanda dei piedi da parte di Gesù, qualcuno fa osservare che ciò che Gesù mostra di fare nei confronti dei discepoli, anche questi ultimi avrebbero dovuto farlo nei confronti del Maestro.

Ma non compare nel testo una simile conclusione.
Il Maestro infatti non aveva richiesto che si lavasse i piedi a Lui. Tant' vero che al verso 14, Gesù specifica:
Giov 13,14 Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri.

Voi...gli uni gli altri.
Non chiedeva perciò che venisse fatto a Lui stesso un gesto che solo Lui poteva fare evidentemente in forza del sacrificio che stava per compiere, come atto di espiazione per i loro peccati in cui trovava ragion d'essere quella lavanda.
Infatti Gesù precisa al verso 8
«Se io non ti laverò, non avrai parte con me». Mentre Pietro non avrebbe potuto fare altrettanto verso il Maestro che legava quella lavanda addirittura alla partecipazione eterna con Lui. Non un semplice esempio di reciproca carità e servizio, che pure vi è connesso. Ma questo solo aspetto non risponde e non risolve la domanda: perchè se Gesù non avesse lavato i piedi dei discepoli essi non avrebbero potuto partecipare con Lui nel suo regno?

Potevano imparare i concetti anche senza nessun lavacro che invece in quel caso assumeva un carattere necessario: quello di essere totalmente purificati in vista dell'ingresso nel regno in cui non si ammette che la veste completamente bianca.
[Modificato da Credente 29/09/2014 19:16]