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La carne partecipa alla lode e al biasimo dell`anima (La risurrezione della carne, 10)

Tu ti richiami sempre ai brani scritturistici in cui la carne vien biasimata; tieni presente anche quelli in cui viene lodata. Leggi i passi che deprimono la carne: aguzza gli occhi e vedi quelli in cui viene innalzata. Ogni carne è fieno (Is 40,6); però Isaia non ha detto questo solo, ma anche: Ogni carne vedrà la salvezza di Dio (Is 40,5). Spicca il fatto che nel Genesi Dio dice: Il mio spirito non resterà in questi uomini, perché sono carne (Gen 6,3); ma per voce di Gioele si ode anche: Effonderò del mio spirito in ogni carne (Gl 3,1). Anche gli scritti dell`Apostolo non li devi conoscere solo ove egli combatte la carne (cf. Rm 7,18); se afferma che coloro i quali vivono nella carne non possono piacere a Dio, perché le sue brame sono contrarie allo spirito (cf. Gal 5,17) e se ha altre espressioni simili, che sono di disonore alla carne - non nella sua sostanza ma nei suoi atti -, dobbiamo asserire tuttavia che in altri passi egli non si oppone ad essa se non per rimproverare l`anima in quanto essa, cioè, è intimamente unita all`anima, al cui comando si sottomette. Sono poi lettere di Paolo anche quelle ove egli dice che porta le stigmate di Cristo nella carne (cf. Gal 6,17), dove ci comanda di custodire la nostra carne come tempio di Dio (cf. 1Cor 3,16), ove considera il nostro corpo membro di Cristo (cf. 1Cor 6,15) e ove ci ammonisce di onorare e portare Dio nel nostro corpo (cf. 1Cor 6,20).