00 07/09/2014 18:39
L`anima e il corpo, nella loro stretta unità, sono in rapporto a Dio (La risurrezione della carne, 8-9)

La carne è il cardine della salvezza. Infatti se l`anima diventa tutta di Dio è la carne che glielo rende possibile! La carne viene battezzata, perché l`anima venga mondata; la carne viene unta, perché l`anima sia consacrata; la carne viene segnata della croce, perché l`anima ne sia difesa; la carne viene coperta dall`imposizione delle mani, perché l`anima sia illuminata dallo Spirito; la carne si nutre del corpo e del sangue di Cristo, perché l`anima si sazi di Dio. Non saranno separate perciò nella ricompensa, dato che sono state unite nelle opere.

Anche i sacrifici grati a Dio, le mortificazioni, cioè, i digiuni, i pasti consumati tardi e senza cibi liquidi, la trascuratezza esteriore dei penitenti, viene tutto compiuto dalla carne e a sue spese. Così l`osservanza della verginità e della castità vedovile, come l`unione coniugale apparente e con nascosta continenza (nozze di Giuseppe), sono sacrifici a Dio, consumati nella carne. Orsù: che ne pensi di lei quando, per la fedeltà al nome cristiano, viene esposta al pubblico e deve combattere contro l`odio delle folle? Quando è macerata nelle carceri, in quell`orrenda privazione della luce, nella carenza di tutto il necessario, nello squallore, nella sporcizia, nell`obbrobrio; neppure libera di dormire, legata anche nel riposo e lancinata dallo stesso giaciglio? Dilaniata poi, alla luce, con ogni genere di tormenti, quando infine in pieno sole viene esposta al supplizio, viene costretta a dare il contraccambio a Cristo morendo per lui, e spesso sulla stessa croce o con altre pene ancor più atroci? O beatissima e gloriosissima carne, che può contraccambiare a Cristo per un debito così grande, tanto da dover essere a lui obbligata solo di averla fatta cessare di essere in debito; e ciò più nei vincoli che in libertà!

Perciò, per riassumere: quella che Iddio ha strutturato con le sue mani facendone una propria immagine, quella che ha vivificato col suo spirito a somiglianza della sua vita, che ha preposto a tutta l`opera della sua creazione per abitarla, farla fruttificare e dominare; che ha rivestito con i suoi sacramenti e i suoi precetti; della quale ama la purezza, della quale approva la mortificazione, della quale apprezza le sofferenze: questa dunque non dovrebbe risorgere, che tanto appartiene a Dio? Non sia mai! La cura del suo pensiero, il vaso del suo soffio, la regina della sua creazione, l`erede della sua bontà, la sacerdotessa della sua religione, la combattente per la sua testimonianza, la sorella del suo Cristo! Sappiamo che Dio è buono e abbiamo appreso da Cristo che egli solo è ottimo; egli ci comanda l`amore al prossimo, dopo che a lui; egli farà certo ciò che lui stesso ha comandato: amerà la carne che in tanti modi gli è prossima, anche se è debole, perché la virtù si perfeziona nella debolezza (2Cor 12,9); anche se inferma, perché i malati hanno bisogno del medico (Lc 5,31); anche se meschina, perché le nostre membra, meno oneste, le circondiamo di maggior onore (1Cor 12,23); anche se perduta, perché io sono venuto a salvare ciò che era andato perduto (Lc 19,10); anche se peccatrice, perché preferisco la salvezza del peccatore che la sua morte (Ez 18,23); anche se dannata, perché io sono colui che colpisce e risana (Dt 32,39). Perché rivolgi i tuoi rimproveri alla carne, per ciò che aspetta Dio, per ciò che in lui spera, che da lui viene onorato e a cui egli soccorre? Oserei anzi dire che se ciò non fosse accaduto alla carne, la grazia, la misericordia, ogni influenza benefica di Dio sarebbero state vane.
[Modificato da Credente 07/09/2014 18:41]