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La regalità di Cristo (Contro i giudei, 7)

Che verrà un messia, sappiamo che neppure i giudei lo negano, che anzi pongono in lui tutta la loro speranza. Tutti i profeti del passato hanno predetto di lui, come per esempio Isaia: Così dice il Signore Dio all`Unto, mio signore, la cui destra tengo perché i popoli pagani lo ascoltino: Abbatterò la forza dei re, aprirò davanti a lui la porta e le città non gli staranno chiuse (Is 45,1). E lo vediamo adempiuto. A chi il Padre tiene la destra, infatti, se non a Cristo, suo figlio? Chi tutte le genti hanno ascoltato, cioè in chi tutte hanno creduto, i cui predicatori vengono così dipinti nei salmi di Davide: In tutta la terra uscì la loro voce e fino ai confini della terra le loro parole (Sal 18,5)? In chi altro tutte le genti hanno mai creduto, se non in Cristo, già venuto? In chi hanno creduto tutte le stirpi, come i parti, i medi, gli elamiti e coloro che abitano la Mesopotamia, l`Armenia, la Frigia e la Cappadocia; e gli abitanti del Ponto, dell`Asia Minore, e della Panfilia; coloro che stanno nell`Egitto e nelle regioni dell`Africa al di là di Cirene, romani e stranieri; i giudei che allora erano a Gerusalemme e tutti gli altri popoli: le varie tribù di getuli, le province dei mauri, i confini della Spagna, le varie nazionalità della Gallia, le regioni della Britannia a cui i romani non sono ancora giunti e sono invece suddite a Cristo, le stirpi dei sarmati, dei daci, dei germani, degli sciti e di molte altre genti; e province e isole molte che non conosciamo e che non possiamo numerare? In tutti questi luoghi regna il nome di Cristo già venuto; avanti a lui si sono aperte le porte di tutte le città e nessuna è rimasta chiusa; i catenacci ferrei si sono sciolti e i battenti si sono spalancati. Anche se tutto ciò è da intendere in senso spirituale, nel senso che l`intimo degli uomini, oppresso in vario modo dal diavolo, si è spalancato a Cristo, tuttavia tutto ciò si è adempiuto apertamente, perché in tutti i luoghi abita il popolo che ha nome da Cristo. E chi altri avrebbe potuto regnare ovunque, se non Cristo, Figlio di Dio? Egli è stato preannunciato come colui che avrebbe regnato in eterno su tutte le genti. Salomone fu re, ma entro i confini della Giudea: i termini del suo regno erano tracciati da Bersabea a Dan. Dario regnò sui babilonesi e sui parti, ma non ebbe potere su tutte le genti. Sugli egiziani regnò il faraone o chiunque gli è successo nel regno: ma il suo dominio si estende solo a quel territorio. Nabucodonosor estese il suo potere, con i suoi satrapi, dall`India fino all`Etiopia; e così Alessandro il Macedone non ebbe affatto tutta l`Asia e tutte le altre regioni dopo la sua vittoria. I germani non riescono a uscire dai loro confini; i britanni sono chiusi nell`ambito del loro oceano. I romani si oppongono alle stirpi maure e alle barbare tribù dei getuli, perché non trascendano i confini delle loro regioni. E che dirò dei romani, che difendono il loro impero con la barriera delle loro legioni, ma non possono diffonderlo tra le genti ricordate? Ma il regno, ma il nome di Cristo si diffonde ovunque, ovunque in lui si ha fede, da tutte le genti ricordate viene venerato, ovunque regna, ovunque è adorato e ovunque gli viene tribuito eguale onore. Nessun onore regale è troppo grande davanti a lui; nessuna brama barbarica gli è troppo inferiore, nessun merito di dignità o di nobiltà di fronte a lui troppo si distingue: a tutti è uguale, su tutti è re, per tutti è giudice, di tutti è Signore e Dio. Non dubitare a credere ciò che insegniamo, perché lo vedi con i tuoi occhi.