00 06/09/2014 18:31
Letizia nella parola di Dio

Non ti sembra di abitare già, qui sulla terra, nel regno dei cieli, quando si vive fra questi testi sacri, quando li si medita, quando non si conosce o non si cerca di conoscere nessun`altra cosa? Non vorrei che ti fosse di danno, nella sacra Scrittura, la semplicità e - vorrei dire - la banalità delle parole. Può essere che simile stesura dipenda da un difetto di interpretazione, oppure che sia stata voluta appositamente per renderne più facile la comprensione al pubblico, e per far sì che, in un`unica e medesima frase, tanto l`uomo di cultura quanto l`ignorante potessero coglierne il senso secondo la propria capacità.

Da parte mia, non sono così superficiale e stupido da farmi passare per uno che tutte queste cose le conosce o che vuole cogliere in terra i frutti di quelle radici che sono piantate nel cielo. Confesso però che ne ho il desiderio e che ho pure voglia di mettercela tutta.

Se rifiuto di farti da maestro, ti assicuro però che puoi avermi come compagno. A chi chiede si dà, a chi bussa si apre, chi cerca trova. Cerchiamo d`imparare qui in terra quelle verità la cui conoscenza non verrà meno in cielo.


Girolamo, Le Lettere, II, 53,10 (al sacerdote Paolino)



La morte di ogni giorno e la nostra unità nell`amore di Cristo


Serse, quello strapotente re che demolì montagne e colmò mari, si dice che abbia pianto al vedere da un altipiano una sterminata folla umana e un esercito che non finiva più; fra cento anni - pensava - non sarebbe esistito più nessuno di quelli che gli stavano sotto gli occhi. Oh, se ci fosse possibile salire su un osservatorio del genere, da cui poter vedere tutta la terra ai nostri piedi! Ti mostrerei allora le rovine del mondo intero, popoli che si scagliano contro popoli, regni contro regni; persone torturate, altre uccise, altre inghiottite dal mare, altre messe in schiavitù; qui un matrimonio, là un lamento; uomini che nascono, altri che muoiono; chi ha ricchezze da vendere e chi va mendicando; e non soltanto gli uomini dell`esercito di Serse, ma gli uomini di tutto il mondo, che se al presente sono ancora in vita fra poco non ci saranno più.

Ma il tema è troppo grande e un discorso non ce la fa; qualunque cosa dico è sempre inferiore alla realtà.

Torniamo a noi, dunque; caliamo giù dal cielo - per così dire - e vediamo quello che ci interessa. Ti domando: tu hai avuto la percezione del passaggio dall`infanzia alla fanciullezza, alla giovinezza, alla maturità e alla vecchiaia? Ogni giorno si muore un po`; ogni giorno subiamo trasformazioni e, malgrado ciò, viviamo con l`illusione di essere eterni. Queste stesse cose che sto dettando, che vengono scritte e che poi rileggo e correggo, sono tutti momenti che mi restano in meno da vivere. Ogni punto che l`amanuense segna sulla pagina, è un punto tolto alla curva della mia vita. Si scrive, si riscrive, le lettere attraversano i mari, e mentre lo scafo traccia solchi nell`acqua, ogni onda che vi si infrange segna un momento in meno alla nostra vita. L`unico vero guadagno che resta è la nostra unità nell`amore di Cristo. La carità è paziente, è benigna; la carità non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia... tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta; la carità non viene mai meno (1Cor 13,4.7.8); essa vive continuamente nel cuore. Girolamo, Le Lettere, II, 60,18-19 (a Eliodoro)