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3. Per questo anche nostro Signore ha minacciato la Geenna a chi si adira contro il proprio fratello a capriccio e senza motivo e lo chiama sciocco. Purtuttavia, non ha promesso il regno dei cieli a coloro che non si adirano senza ragione e che non muovono dei rimproveri: dicendo "Amate i vostri nemici", Egli ha preteso qualcosa di più importante e di più grande. Nell'intento di mostrare come il non adirarsi con i propri fratelli sia una cosa infima, di poco conto ed indegna di una qualsiasi ricompensa, ha detto che neanche l'amore per loro - che pure vale già molto di più dell'altro atteggiamento - è sufficiente per essere ritenuti degni di un premio. E come potrebbe esserlo, se comportandoci così non abbiamo nulla in più dei pagani? Per poter chiedere un premio, occorre fare in aggiunta un'altra cosa molto più importante. "Non ritenerti degno di una corona - dice il Signore - solo perché non ti condanno alla Geenna perché non hai rimproverato e non ti sei adirato. Io non mi limito a pretendere questa piccola misura di bontà: anche se dici che non solo non biasimi tuo fratello ma lo ami, resti ancora in basso e stai in compagnia dei pubblicani. Se invece vuoi essere perfetto e diventare degno dei cieli, non fermarti a questo ma sali più in alto, e pensa ad una cosa che oltrepassa la natura stessa: si tratta dell'amore per i nemici..

4. Una volta ammessa l'assoluta verità di queste parole, cessino gli eretici di mortificarsi senza ragione: tanto, non riceveranno alcuna ricompensa. Non è che il Signore sia ingiusto - lungi da me quest'idea! Al contrario, sono essi a comportarsi da stolti e da malvagi. Come mai? Abbiamo mostrato che nessun premio tocca a chi si limita a non compiere azioni cattive. Gli eretici evitano il matrimonio, perché lo ritengono una cosa cattiva. Come potranno dunque richiedere un premio, per essersi tenuti lontani da una cosa cattiva? Come noi non riteniamo degno di una ricompensa chi non è stato adultero, così essi dovrebbero comportarsi verso chi non si sposa. Chi in quel giorno li giudicherà dirà loro: "Io non ho riservato gli onori a chi si è limitato soltanto a non commettere azioni cattive - questo è per me troppo poco - ma conduco all’eredità dei cieli che non invecchia mai coloro che hanno percorso tutta quanta la strada della virtù". Come mai allora voi, che ritenete il matrimonio una cosa impura ed abominevole, solo perché lo evitate pretendete i premi riservati a chi compie delle buone azioni?