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TAVOLETTE CON SCRITTE CUNEIFORMI SCOPERTE AD EBLA


LE SCOPERTE DI EBLA

Nel 1964 a Tell Mardikh, una collinetta poco lontana da Aleppo, una missione archeologica italiana inizia una felice serie di scavi; la missione è guidata dal giovane archeologo Paolo Matthiae, professore all'Università di Roma. 

Nel 1968, dopo cinque anni di lavori, accade un fatto non comune: viene alla luce una statua mutila con un'iscrizione cuneiforme in accadico, nella quale viene menzionato per la prima volta un re di Ebla. E' dunque possibile localizzare a Tell Mardikh questa città misteriosa, che prima era stata nominata nei testi mesopotamici del periodo della dinastia di Accad (2350-2150 a.C.). 
Si arriva, nel 1975, alla grande scoperta dell'Archivio di Stato, ricco di oltre 15.000 tavolette d'argilla, cotte e indurite dal fuoco dell'incendio che aveva distrutto il Palazzo Reale. La scrittura era in caratteri cuneiformi, ma la lingua risultava "nuova", sconosciuta. L'assiriologo della missione, che allora era Giovanni Pettinato, riuscì, dopo sei mesi di intenso lavoro, a decifrare la lingua misteriosa. Ed ecco la sorpresa: la lingua eblaita risultò essere una lingua semitica, imparentata strettamente con l'ugaritico, il fenicio e l'ebraico.

I giornalisti misero le mani su queste notizie e ne nacque una polemica che accentuò le tensioni internazionali, già presenti nella zona esplosiva del Medio Oriente. Gli stati arabi si ersero a difensori della "verità scientifica" negando ogni cosa, ma in realtà non volendo che si accennasse ad un eventuale rapporto tra la città di Ebla, in piena Siria, e la Bibbia, il Libro sacro per Israele.
Ma, a parte la lingua, che cosa si può dire di questa antica città-stato della Siria settentrionale? 
Ebla ebbe due fasi: la prima culminò intorno al 2400-2300 a.C., epoca a cui risalgono il palazzo reale e gli archivi.
Questa fase di Ebla coincise con il periodo delle città-stato sumeriche in Mesopotamia e con l'epoca delle Grandi Piramidi in Egitto. Fu un periodo splendido, la cui rivelazione lasciò stupefatti e attoniti gli studiosi. Infatti la lettura delle tavolette rivelò resoconti economici, testi storici, testi lessicali e letterari. 



La prima fase di Ebla terminò con la sua distruzione ad opera degli Accadi. Probabilmente ne fu artefice Sargon I, il quale se ne vanta nelle sue iscrizioni.
Ebla rifiorì di nuovo attorno al 2000-1800 a.C., quando a Babilonia regnava Hammurabi, con la 1° Dinastia Babilonese, detta "amorrita" (questa seconda fase di Ebla è perciò anche conosciuta come "periodo amorreo"'). In questo periodo Ebla fu contemporanea di Mari, mentre in Egitto era in pieno sviluppo il cosiddetto Medio Regno.
Ora, questo fu proprio il periodo dei patriarchi. Quindi possiamo dire che al tempo dei padri fondatori d'Israele, Ebla era una città fiorente e prospera. E il modo di vivere dei suoi abitanti, le leggi, le consuetudini, in una parola la sua "cultura", gettano indubbiamente una luce notevole sull'epoca che ci interessa studiare.
Seguono altre due immagini relative ad Ebla