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* II. BENEDIZIONI PARTICOLARI
1653. Le benedizioni al pane al vino, all'olio, al sale e all acqua, indicate in questi formulari
più specifici, si possono usare con lo schema proposto sopra (I) per la Benedizione
comune: senza la Messa (1) o durante la Messa nel giorno della festa (2).
1. BENEDIZIONE AL PANE
Premesse
1654. Il pane, base del nutrimento quotidiano, è dono di Dio e frutto del lavoro. Sorgente di
energia, oggetto di condivisione fraterna, il pane è l'emblema della tavola di famiglia. Nella
preghiera che Cristo ci ha insegnato, il pane compendia tutto ciò che è necessario
all'esistenza umana ed è il segno del pane della vita offerto e spezzato per tutti. In ogni
luogo la vicenda del pane, dalla semina del frumento all'agape familiare, è circondata di
amorosa attenzione e di rispetto sacro.
Nella cultura contadina si suole incidere una croce sulle grandi forme di pasta lievitata
prima di cuocerle nel forno, oppure in particolari circostanze si benedicono piccoli pani da
distribuire tra i membri di una comunità.
Rito breve
1655. Il ministro inizia il rito dicendo:
V. Sia benedetto il nome del Signore
R. Ora e sempre.
1656. Quindi, secondo l'opportunità, introduce il rito di benedizione con brevi parole.
1657. Poi uno dei presenti legge un brano della Sacra Scrittura:
Es 23, 25
Dice il Signore:
Voi servirete al Signore, vostro Dio.
Egli benedirà il tuo pane e la tua acqua.
Terrò lontana da te la malattia.
Is 58,1Oa
Dice il Signore:
Se offrirai il pane all'affamato,
se sazierai chi è digiuno,
ti guiderà sempre il Signore,
ti sazierà in terreni aridi.
1 Cor 5, 6-8
(Specialmente nel Tempo di Pasqua) - 454 -
Non sapete che un po' di lievito fa fermentare tutta la pasta?
Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova,
poiché siete azzimi.
E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato!
Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio,
nè con lievito di malizia e di perversità,
ma con azzimi di sincerità e di verità.
Mt 4,4
Dice il Signore Gesù:
«Sta scritto: Non di solo pane vive l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».
Mt 6,8-13
Dice il Signore Gesù:
«Il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima
che gliele chiediate. Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli
sia santificato il tuo nome;
venga il tuo regno;
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male».
Mc 8,6
Gesù ordinò alla folla di sedersi per terra.
Presi allora quei sette pani,
rese grazie, li spezzò e li diede ai discepoli
perché li distribuissero;
ed essi li distribuirono alla folla.
Lc 1,47.53
Maria disse:
«L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio,
mio salvatore;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato a mani vuote i ricchi.
Gv 6,26-27
Dice il Signore Gesù:
«In verità, in verità vi dico,
voi mi cercate
non perché avete visto dei segni,
ma perché avete mangiato di quei pani
e vi siete saziati. - 455 -
Procuratevi non il cibo che perisce,
ma quello che dura per la vita eterna,
e che il Figlio dell'uomo vi darà».
1658. Quindi il ministro invita i presenti alla preghiera dicendo:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
Segue la preghiera del Signore:
Padre nostro.
1659. Il ministro, con le braccia allargate, prosegue:
Sii benedetto, Dio nostro Padre,
creatore del cielo e della terra:
nel pane quotidiano
tu ci doni un segno della tua bontà
e l'alimento essenziale della tavola di famiglia.
Stendi la tua mano su di noi e su questi pani
[che ti presentiamo nel ricordo di N.]
e concedi a tutti i tuoi figli
che abitano in ogni parte della terra
il cibo necessario per il nutrimento del corpo
e la tua parola di vita eterna.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
1660. Oppure:
Noi ti glorifichiamo, Dio nostro Padre,
per Gesù Cristo, tuo Figlio,
che ha benedetto i cinque pani nel deserto
e li ha moltiplicati per nutrire la folla affamata.
Tu che in questo giorno di festa..
ci hai riuniti intorno alla tua mensa
per spezzare con noi il pane della parola e della vita eterna,
fa' che impariamo a condividere anche il pane terreno,
per gustare la gioia di un'autentica fraternità
a lode e gloria del tuo nome.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen. - 456 -
1661. Il ministro, secondo le consuetudini locali, traccia un segno di croce sui presenti e
sul pane dicendo:
Nel nome del Padre e del Figlio + e dello Spirito Santo.
R. Amen.
2 BENEDIZIONE AL VINO
Premesse
1662 Nel linguaggio profetico il grappolo d'uva pigiato nel torchio è simbolo di passione, e
la vendemmia è un cantico dell'amore di Dio per il suo popolo (cfr Is 5, 7). Sulla tavola
imbandita il vino versato nei calici è motivo di gioia e fraternità, e nell'Eucaristia è richiamo
e preludio del banchetto messianico (cfr Mt 26,29).
Giustamente il ciclo dell'uva, dalla piantagione della vite alla festa della vendemmia, è
occasione per rendere grazie a Dio e ricordare i benefici della creazione e della
redenzione.
Rito breve
1663. Il ministro inizia il rito dicendo.
V. Sia benedetto il nome del Signore.
R. Ora e sempre.
1664. Quindi, secondo l'opportunità, introduce il rito di benedizione con brevi parole.
1665. Poi uno dei presenti legge un brano della Sacra Scrittura:
Sir 31,27-28
Dice il Signore:
Il vino è come la vita per gli uomini,
purché tu lo beva con misura.
Che vita è quella di chi non ha vino?
Questo fu creato per la gioia degli uomini.
Allegria del cuore e gioia dell'anima
è il vino bevuto a tempo e a misura.
Sir 40,20
Dice il Signore:
Vino e musica rallegrano il cuore,
ma più ancora lo rallegra l'amore della sapienza.
Ger 31, 10-12
Ascoltate la parola del Signore, popoli, - 457 -
annunziatela alle isole lontane e dite:
«Chi ha disperso Israele lo raduna
e lo custodisce come fa un pastore con il gregge»
perché il Signore ha redento Giacobbe,
lo ha riscattato dalle mani del più forte di lui.
Verranno e canteranno inni sull'altura di Sion;
affluiranno verso i beni del Signore,
verso il grano, il mosto e l'olio,
verso i nati dei greggi e degli armenti.
Essi saranno come un giardino irrigato,
non languiranno più.
Mt 26,29
Gesù disse:
«Da ora non berrò più di questo frutto della vite
fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi
nel regno del Padre mio».
Gv 2, 7-9
Gesù disse:
«Riempite d'acqua le giare»,
e le riempirono fino all'orlo.
Disse loro di nuovo:
«Ora attingete e portatene al maestro di tavola».
Ed essi gliène portarono.
E come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino,
il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse
[ma lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua],
chiamò lo sposo.
1666. Quindi il ministro invita i presenti alla preghiera dicendo:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
Segue la preghiera del Signore:
Padre nostro.
1667. Il ministro, con le braccia allargate, prosegue:
Sii benedetto, Dio nostro Padre,
creatore del cielo e della terra:
nel succo della vite che allieta la nostra mensa,
tu ci hai dato un segno della tua bontà
e della grazia che sgorga dalle sorgenti del Salvatore;
stendi la tua mano su di noi e su questo vino
[che ti presentiamo nel ricordo di N.];
fa' che nella gioia fraterna e nella solidarietà operosa - 458 -
pregustiamo il festoso banchetto del tuo regno.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Premesse
3. BENEDIZIONE ALL'OLIO
1668. L'olio è uno degli alimenti tipici dell'area mediterranea; della sua abbondanza Dio ha
favorito il suo popolo dandogli in eredità una terra ricca di olivi (Dt 6,11; 8,8)
L'abbondanza dell'olio è una benedizione divina (Dt 7,13 ss ), segno di salvezza (Gl 2,19)
e simbolo di felicità escatologica (Os 2, 24).
Dall'olio deriva l'unguento che profuma il capo (Sal 132 (133), 2; Am 6, 6) e fortifica le
membra (Ez 16,19), il farmaco che cura le piaghe (Lc 10, 34), l'elemento che ravviva le
lampade e diviene sorgente di luce e di benedizione (cfr Es 27, 20 ss; Mt 25, 3-8). I due
olivi da cui proviene l'olio per il candelabro dalle sette lampade, richiamano una
consuetudine cultuale, attestata dal profeta Zaccaria (Zc 4,11-14). La lampada che arde
davanti al tabernacolo eucaristico o davanti a una sacra immagine, è motivo di lode a Dio,
che fa risplendere su tutti la gioia del suo volto (Sal 103, 15). Anche la luce votiva che la
pietà cristiana accende a ricordo dei morti, è un'espressione di fede e di speranza nella
vita eterna.
Rito breve
1669. Il ministro inizia il rito dicendo:
V. Sia benedetto il nome del Signore.
R. Ora e sempre.
1670. Quindi, secondo l'opportunità, introduce il rito di benedizione con brevi parole.
1671. Poi uno dei presenti legge un brano della Sacra Scrittura:
Es 27,20-21
Dice il Signore:
Tu ordinerai agli Israeliti che ti procurino olio puro di olive schiacciate per il candelabro, per
tener sempre accesa una lampada. Nella tenda del convegno, al di fuori del velo che sta
davanti alla Testimonianza, Aronne e i suoi figli la prepareranno, perché dalla sera alla
mattina essa sia davanti al Signore: rito perenne presso gli Israeliti di generazione in
generazione.
Dt 7,11-13a
Dice il Signore:
Osserverai i comandi, le leggi e le norme che oggi ti do. mettendole in pratica. Per aver voi
dato ascolto a queste norme e per averle osservate e messe in pratica, il Signore tuo Dio
conserverà per te l'alleanza e la benevolenza che ha giurato ai tuoi padri. Egli ti amerà, ti - 459 -
benedirà, ti moltiplicherà; benedirà il frutto del tuo seno e il frutto del tuo suolo: il tuo
frumento, il tuo mosto e il tuo olio, i parti delle tue vacche e i nati del tuo gregge, nel paese
che ha giurato ai tuoi padri di darti.
Mt 25, 1-4
Dice il Signore Gesù:
Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade,
uscirono incontro allo sposo.
Cinque di esse erano stolte e cinque sagge;
le stolte presero le lampade ma non presero con sé olio;
le sagge invece, insieme alle lampade
presero anche dell'olio in piccoli vasi.
Mc 6, 13
I Dodici predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano di
olio molti infermi e li guarivano.
1672. Quindi il ministro invita i presenti alla preghiera dicendo:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
Segue la preghiera del Signore:
Padre nostro.
1673. Il ministro con le braccia allargate, prosegue:
Sii benedetto, Dio nostro Padre,
creatore del cielo e della terra:
nel frutto delle olive
tu ci hai dato un segno della tua provvidenza
e un messaggio di pace e di amore;
stendi la tua mano su di noi e su quest'olio
[che ti presentiamo nel ricordo di N.];
ravviva nei nostri cuori la luce della fede
e il fuoco del tuo amore,
perché possiamo riconoscere Cristo tuo Figlio,
presente nel sacramento dell'Eucaristia,
nella Chiesa e nel più piccolo dei fratelli.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen. - 460 -
4. BENEDIZIONE AL SALE
Premesse
1674. Nel linguaggio biblico il sale, condimento indispensabile delle vivande (cfr Gb 6, 6),
è farmaco che preserva dalla corruzione e risana le acque (2 Re 2,19-22), simbolo di
sapienza, segno di ospitalità (cfr Es 4,14), elemento cultuale per la preparazione delle
offerte sacre (cfr Lv 2,13; Esd 6,9; 7,28; Ez 43,24).
Il divino Maestro esorta i suoi discepoli a diventare sale della terra, vigilando perché il sale
non diventi insipido e quindi inservibile (Mt 5,13; Lc 14, 34). L'apostolo Paolo ci invita a
condire il nostro parlare di sapienza, per sapere come rispondere a ciascuno
Rito breve
1675. Il ministro inizia il rito dicendo:
V. Sia benedetto il nome del Signore.
R. Ora e sempre.
1676. Quindi, secondo l'opportunità, introduce il rito di benedizione con brevi parole.
1677. Poi uno dei presenti legge un brano della Sacra Scrittura:
Lv 2, 13
Dice il Signore:
Dovrai salare ogni tua offerta di oblazione:
nella tua oblazione non lascerai mancare
il sale dell'alleanza del tuo Dio;
sopra ogni tua offerta offrirai del sale.
Ez 43,24
Dice il Signore:
Tu presenterai le offerte al Signore
e i sacerdoti getteranno il sale su di loro,
poi le offriranno in olocausto al Signore.
Mt 5,13
Dice il Signore Gesù:
«Voi siete il sale della terra;
ma se il sale perdesse il sapore,
con che cosa lo si potrà render salato?
A null'altro serve che ad essere gettato via
e calpestato dagli uomini».
Lc 14,34
Dice il Signore Gesù:
«Il sale è buono,
ma se anche il sale perdesse il sapore,
con che cosa lo si salerà?». - 461 -
1678. Quindi il ministro invita i presenti alla preghiera.
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
Segue la preghiera del Signore:
Padre nostro.
1679. Il ministro, con le braccia allargate, prosegue:
Sii benedetto, Dio nostro Padre,
creatore del cielo e della terra:
nel sale, che preserva dalla corruzione,
ci hai dato un segno della tua sapienza
e della vita incorruttibile;
stendi la tua mano su questo dono della tua provvidenza
[che ti presentiamo nel ricordo di N.];
fa' che alla scuola del Vangelo
diventiamo anche noi sale della terra,
per rendere ragione della speranza
infusa in noi dal tuo Spirito.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
5. BENEDIZIONE ALL'ACQUA
1680. L'acqua è sorgente di vita. Come l'aria e la luce, è uno degli elementi essenziali del
cosmo.
Senza di essa la terra non sarebbe che un deserto; l'uomo, le piante e gli animali non
potrebbero vivere. Nell'esistenza quotidiana, l'acqua ha un uso multiforme è lavacro,
bevanda, refrigerio; può essere torrente o rigagnolo, onda impetuosa e fontana limpida e
tranquilla. L'acqua è giustamente motivo di supplica e di benedizione
Rito breve
1681. Il ministro inizia il rito dicendo:
V. Sia benedetto il nome del Signore.
R. Ora e sempre.
1682. Quindi, secondo l'opportunità, introduce il rito di benedizione con brevi parole. - 462 -
1683. Poi uno dei presenti legge un brano della Sacra Scrittura:
Sal 103 (104), 1. 10-11
Benedici il Signore, anima mia.
Fai scaturire le sorgenti nelle valli
e scorrono tra i monti;
ne bevono tutte le bestie selvatiche
ed estinguono la loro sete.
Is 35,7-10
Dice il Signore:
In quei giorni, la terra bruciata diventerà una palude,
il suolo riarso si muterà in sorgenti d'acqua.
I luoghi dove si sdraiavano gli sciacalli
diventeranno canneti e giuncaie.
Ci sarà una strada appianata
e la chiameranno Via santa;
nessun impuro la percorrerà
e gli stolti non vi si aggireranno.
Non ci sarà più il leone,
nessuna bestia feroce la percorrerà,
vi cammineranno i redenti.
Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore
e verranno in Sion con giubilo;
felicità perenne splenderà sul loro capo;
gioia e felicità li seguiranno
e fuggiranno tristezza e pianto.
Is 41, 17-18
Dice il Signore:
I miseri e i poveri cercano acqua ma non ce n'è,
la loro lingua è riarsa per la sete;
io, il Signore, li ascolterò;
io, Dio d'Israele, non li abbandonerò.
Ap 21,6
Dice il Signore:
Io sono l'Alfa e l'Omega,
il Principio e la Fine.
A colui che ha sete darò gratuitamente
acqua della fonte della vita.
Gv 7, 37-38
Nell'ultimo giorno, il grande giorno della festa,
Gesù levatosi in piedi esclamò ad alta voce:
«Chi ha sete venga a me e beva, chi crede in me.
Come dice la Scrittura,
fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno».
1684. Quindi il ministro invita i presenti alla preghiera dicendo: - 463 -
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
Segue la preghiera del Signore:
Padre nostro.
1685. Il ministro, con le braccia allargate, prosegue:
Sii benedetto, Dio onnipotente,
origine e fonte della vita;
stendi la tua mano su di noi e su quest'acqua
[che ti presentiamo nel ricordo di N.]
a sollievo del corpo e dell'anima;
nella tua misericordia
fa' scaturire in noi l'acqua viva della salvezza,
perché possiamo accostarci a te con cuore puro.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
6. BENEDIZIONE IN FAMIGLIA NEL GIORNO DI PASQUA quando si porta a
casa l'acqua benedetta
Premesse
1686. Cristo Signore, nella Pasqua di morte e risurrezione, dà in abbondanza agli uomini
l'acqua che zampilla per la vita eterna. Quest'acqua trabocca dal pozzo della Samaritana e
diventa fiume che bagna e vivifica la nuova Gerusalemme e i suoi abitanti.
1687. In vari luoghi è consuetudine per le feste pasquali «attingere» l'acqua dal fonte
battesimale, per portarla nelle case. Con quest'acqua benedetta si fa il segno della croce e
talvolta se ne prende anche un sorso prima di sedersi alla mensa di famiglia, come
«segno» dell'acqua viva che disseta per la vita eterna.
1688. Dove vige questa consuetudine è opportuno che prima del pasto si faccia
un'apposita preghiera.
Rito breve
1689. Dopo una breve introduzione di chi guida la preghiera, un familiare legge un brano
della Sacra Scrittura scelto tra i seguenti o tra quello indicato al n. 1646.
Ez 36,25-26
Così dice il Signore:
«Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati;
io vi purificherò da tutte le vostre sozzure - 464 -
e da tutti i vostri idoli;
vi darò un cuore nuovo,
metterò dentro di voi uno spirito nuovo,
toglierò da voi il cuore di pietra
e vi darò un cuore di carne».
Tt 3,5-6
Dio ci ha salvati
non in virtù di opere di giustizia da noi compiute,
ma per sua misericordia,
mediante un lavacro di rigenerazione
e di rinnovamento nello Spirito Santo,
effuso da lui su di noi abbondantemente
per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro.
Gv 4, 13-14a
Disse Gesù alla donna Samaritana:
«Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete,
ma chi beve dell'acqua che io gli darò
non avrà mai più sete».
1690. Il capofamiglia:
Questo è il giorno che ha fatto il Signore, rallegriamoci ed esultiamo.
1691. Quindi dice:
Preghiamo.
Benedetto sei tu, Signore del cielo e della terra,
che nella grande luce della Pasqua
manifesti la tua gloria
e doni al mondo la speranza della vita nuova;
guarda a noi tuoi figli,
radunati intorno alla mensa di famiglia:
fa' che possiamo attingere alle sorgenti della salvezza
la vera pace,
la salute del corpo e dello spirito
e la sapienza del cuore,
per amarci gli uni gli altri
come Cristo ci ha amati.
Egli ha vinto la morte,
e vive e regna nei secoli dei secoli.
R. Amen.
1692. Il capofamiglia con un ramoscello d'olivo porge l'acqua benedetta e ciascuno si fa il
segno della croce.