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- 384 -
La tua Chiesa canta la sapienza dei santi,
l'assemblea ne proclama le lodi.
CONCLUSIONE
1405. Il sacerdote stendendo le mani sui presenti dice:
Dio, gloria e letizia dei suoi servi fedeli,
che ci ha dato in san N.
un segno della sua protezione,
faccia risplendere il suo volto su di voi.
R. Amen.
L'intercessione di san N. vi liberi dai mali presenti,
e il suo esempio vi sproni a vivere secondo il Vangelo,
nel servizio di Dio e dei fratelli.
R. Amen.
Possiate godere con Maria, regina di tutti i santi,
la gioia e la pace di quella patria,
nella quale la Chiesa esulta in eterno
per la comunione gloriosa di tutti i suoi figli.
R. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio + e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
R. Amen.
1406. Un canto corale può chiudere la celebrazione.
CAPITOLO XLVI - BENEDIZIONE DI UNA SEDE PER IL SACRAMENTO DELLA
PENITENZA
Premesse
1407. La sede per la celebrazione del sacramento della Penitenza, se collocata nella
chiesa, esprime con maggior evidenza che la confessione e l'assoluzione dei peccati è
un'azione liturgica che appartiene al corpo stesso della Chiesa, ed è ordinata alla
rinnovata partecipazione dei fratelli al sacrificio di Cristo e della Chiesa.
1408. Questo rito di benedizione non si deve mai inserire nella celebrazione della Messa;
si unisce invece opportunamente con qualche celebrazione penitenziale. - 385 -
1409. Il rito qui proposto può essere usato dal sacerdote.
1410. Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno
adattare le singole parti alle particolari circostanze di persone e di luoghi.
Rito della benedizione
INIZIO
1411. Quando tutti sono riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di
raccoglimento. Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il sacerdote dice:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.
SALUTO
1412. Il sacerdote saluta i presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di
preferenza dalla Sacra Scrittura o dal «Rito della Penitenza», n 49.
La grazia, la misericordia e la pace
da parte di Dio Padre, per mezzo di Gesù Cristo
nello Spirito Santo,
che è la remissione di tutti i peccati,
sia con voi.
R. E con il tuo spirito.
o in un altro modo adatto.
MONIZIONE INTRODUTTIVA
1413. Il sacerdote, o un altro ministro idoneo, introduce il rito di benedizione con queste
parole o altre simili:
Questo rito di benedizione, celebrato con fede, susciti in noi l'esigenza di rendere grazie a
Dio che manifesta la sua onnipotenza soprattutto nel perdono e nella misericordia.
A questo luogo riservato alla confessione ci presentiamo peccatori e ne usciamo
giustificati in virtù del ministero della riconciliazione, che Cristo Gesù ha affidato alla sua
Chiesa. A tutti coloro che oppressi dal peso dei peccati si accostano a questa sede, il
Signore conceda di essere liberati; e a quanti sono intrisi della polvere del mondo, di
ritornare purificati nel sangue dell'Agnello.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
1414. Un lettore o uno dei presenti legge uno o più testi della Sacra Scrittura scegliendoli
fra quelli indicati nel «Rito della Penitenza» ed. it., nn. 67-98, 114-141 e 142-167, o quelli
proposti qui di seguito (per esteso vedi a p. 876 ss.): - 386 -
2 Sam 12,1-9.13
Davide disse a Natan: Ho peccato contro il Signore.
Ez 18,20-32
Se il malvagio farà penitenza, vivrà e non morrà?
Rm 5,6-11
Ci gloriamo in Dio, per mezzo di Gesù Cristo, dal quale abbiamo ottenuto la
riconciliazione.
2 Cor 5,17-21
E' stato Dio a riconciliare a sé il mondo.
Mt 9, 1-8
Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati.
Lc 7, 36-50
Le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato.
Gv 8, 1-11
Va', e d'ora in poi non peccare più.
RESPONSORIO
1415. Secondo l'opportunità si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso
vedi a p. 996 ss.) o eseguire un altro canto adatto.
Sal 31 (32), 1-2 3-4 5 6-7
R. Confesserò al Signore le mie colpe.
Sal 50 (51), 3-4 5-6 7-8 9-10 11-12
R. Rendimi, Signore, la gioia di essere salvato.
Sal 129 (130), 1-2 3-4 5-6 7-8
R. Il Signore è bontà e misericordia.
OMELIA
1416. Il sacerdote rivolge una breve omelia ai presenti, illustrando le letture bibliche e
l'importanza ecclesiale del sacramento della Penitenza, perché percepiscano il significato
della celebrazione.
Breve silenzio
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
1417. Segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere
alcune ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di
persone o necessità del momento . - 387 -
Benediciamo Dio Padre onnipotente, che nella morte e risurrezione del suo Figlio, per la
potenza dello Spirito Santo, ci ha liberato dal potere delle tenebre e ci ha elargito il
perdono dei peccati.
R. Rendiamo grazie a te, Signore.
Benedetto sei tu, Signore,
che hai dato il tuo Figlio in espiazione delle nostre colpe,
e dalle tenebre del peccato
ci hai trasferito nella luce del tuo regno. R.
Benedetto sei tu, Signore,
che per mezzo dello Spirito Santo
purifichi le nostre coscienze dalle opere morte. R.
Benedetto sei tu, Signore,
che hai affidato alla santa Chiesa
le chiavi del regno dei cieli,
per aprire a tutti le porte della misericordia. R.
Benedetto sei tu, Signore,
che nel ministero della riconciliazione
rinnovi i prodigi della salvezza,
perché i figli prodighi da te perdonati
ricevano la vita eterna. R.
1418. Quindi il sacerdote, con le braccia allargate, prosegue:
E' doveroso e santo renderti grazie
in ogni tempo e in ogni luogo,
Dio onnipotente ed eterno:
tu sei giusto nel correggere
e clemente nel perdonare;
in ogni intervento della tua provvidenza
manifesti la tua misericordia di Padre;
non risparmiando la correzione,
ci salvi dalla rovina eterna;
e offrendo il perdono,
ci apri uno spazio favorevole alla conversione;
per questo segno del tuo immenso amore
innalziamo a te la nostra lode.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
CONCLUSIONE
1419. Il sacerdote stendendo le mani sui presenti dice:
Ci benedica Dio Padre, - 388 -
che ci ha chiamati a essere suoi figli.
R. Amen.
Ci aiuti il Figlio,
che ci ha accolti come fratelli.
R.
Ci assista lo Spirito Santo,
che ha fatto di noi il suo tempio.
R. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio + e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
1420. Un canto corale può chiudere la celebrazione.
CAPITOLO XLVII – BENEDIZIONE DELL'ACQUA LUSTRALE FUORI DELLA
MESSA
Premesse
1421. Tra i segni di cui la Chiesa si serve per benedire i fedeli, è di uso frequente, per
antica consuetudine, quello dell'acqua. L'acqua benedetta richiama alla mente dei fedeli
Cristo Signore in lui si compendia la benedizione divina, che si riversa su di noi, è lui che
ha chiamato se stesso «acqua viva», e ha istituito per noi il Battesimo, sacramento
dell'acqua, segno della benedizione che salva.
1422. La benedizione e l'aspersione dell'acqua si fa d'ordinario in domenica, secondo il rito
prescritto nel Messale Romano (ed. it. pp. 1031-1036). Quando invece la benedizione
dell'acqua viene fatta fuori della Messa, si usa il formulario seguente.
1423. Il rito qui proposto può essere usato dal sacerdote e dal diacono.
1424. Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno
adattare le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.
Rito della benedizione
INIZIO
1425. Quando tutti sono riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di
raccoglimento. Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il ministro dice: - 389 -
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.
SALUTO
1426. Il ministro saluta i presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza
dalla Sacra Scrittura:
Dio, che ci ha rigenerati in Cristo
dall'acqua e dallo Spirito Santo,
sia con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.
o in un altro modo adatto.
MONIZIONE INTRODUTTIVA
1427. Il ministro introduce il rito di benedizione con queste parole o altre simili:
Con la benedizione dell'acqua noi facciamo memoria di Cristo, acqua viva, e del
sacramento della nostra rinascita dall'acqua e dallo Spirito Santo. Ogni volta che ne
saremo aspersi, o faremo con essa il segno della croce all'entrata
della chiesa o nelle nostre case, renderemo grazie a Dio per il dono inestimabile del
Battesimo e imploreremo il suo aiuto, perché possiamo confermare con la vita ciò che è
stato trasmesso nella fede.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
1428. Un lettore o uno dei presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura:
Ez 36,25-26
Dice il Signore:
«Vi prenderò dalle genti,
vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo.
Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati;
io vi purificherò da tutte le vostre sozzure
e da tutti i vostri idoli;
vi darò un cuore nuovo,
metterò dentro di voi uno spirito nuovo.
I Pt 2,9
Dice il Signore:
Voi siete la stirpe eletta,
il sacerdozio regale,
la nazione santa,
il popolo che Dio si è acquistato
perché proclami le opere meravigliose di lui
che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua ammirabile luce. - 390 -
Gv 7,37-39
Nell'ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù, levatosi in piedi, esclamò ad alta
voce: «Chi ha sete, venga a me e beva chi crede in me. Come dice la Scrittura, fiumi
d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno». Questo egli disse riferendosi allo Spirito, che
avrebbero ricevuto i credenti in lui.
Breve silenzio.
1429. Oppure (per esteso vedi a p. 899 ss.):
Sir 15, 1-6
Lo disseterà con l'acqua della sapienza.
Is 12, 1-6
Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza.
Is 55,1-11
O voi tutti assetati, venite all'acqua!
Gv 5,1-6
E' venuto con acqua e sangue.
Ap 7,13-17
L'Agnello li guiderà alle fonti delle acque della vita.
Ap 22, 1-5
Un fiume d'acqua viva scaturiva dal trono di Dio e dell'Agnello.
Gv 13,3-15
Voi siete mondi.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
11430. Quindi il ministro dice:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
* Segue la preghiera del Signore:
Padre nostro.
Il ministro, con le braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:
Sii benedetto, Signore, Dio onnipotente,
che in Cristo, acqua viva della nostra salvezza,
ci hai colmato di ogni benedizione
e hai fatto di noi una creatura nuova.
Fa' che, mediante l'aspersione - 391 -
e il devoto uso di quest'acqua,
richiamiamo la realtà del Battesimo,
perché purificati e fortificati
con la grazia del tuo Spirito,
ricuperiamo la giovinezza interiore
e camminiamo sempre in novità di vita.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
1431. Oppure:
Padre santo, sorgente di ogni benedizione,
volgi il tuo sguardo su di noi
redenti dal tuo Figlio
e rinati dall'acqua e dallo Spirito
mediante il Battesimo;
fa' che aspersi con quest'acqua benedetta,
ci rinnoviamo nel corpo e nell'anima,
per renderti un servizio puro e santo.
A te lode e gloria nei secoli.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
1432. Oppure:
Noi ti lodiamo, o Dio creatore,
che nell'acqua e nello Spirito
hai dato forma e volto all'uomo e all'universo.
R. Gloria a te, Signore.
Noi ti benediciamo, o Cristo,
che dal petto squarciato sulla croce
hai fatto scaturire i sacramenti della nostra salvezza.
R. Gloria a te, Signore.
Noi ti glorifichiamo, o Spirito Santo,
che dal grembo battesimale della Chiesa
ci hai fatto rinascere come nuove creature.
R Gloria a te, Signore.
Dio onnipotente
che nei santi segni della nostra fede
rinnovi i prodigi della creazione e della redenzione, - 392 -
benedici + quest'acqua
e fa' che tutti i rinati nel Battesimo
siano annunziatori e testimoni della Pasqua
che sempre si rinnova nella tua Chiesa.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
1433. Dopo la preghiera di benedizione, il ministro asperge se stesso e i presenti con
l'acqua benedetta dicendo, secondo l'opportunità:
Ravviva in noi, Signore,
nel segno di quest'acqua benedetta,
il ricordo del Battesimo e l'adesione a Cristo Signore,
crocifisso e risorto per la nostra salvezza.
R. Amen.
Nel frattempo si può eseguire un canto adatto.
CAPITOLO XLVIII - BENEDIZIONE DELLA PORTA DI UNA CHIESA
Premesse
1434. In alcune celebrazioni liturgiche, come nel Battesimo, nel Matrimonio, nelle Esequie,
i fedeli sono accolti alle porta della chiesa, attraverso le quali, in determinati giorni
dell'anno liturgico, entrano processionalmente nella chiesa stessa.
Per questo è opportuno che la porta della chiesa, nella sua struttura e nelle sue opere
d'arte, sia come il segno di Cristo, che disse; «Io sono la porta del gregge», (Gv 10, 7) e
insieme di tutti coloro che hanno percorso la via della santità, che conduce alla casa di
Dio.
1435. In occasione dell'erezione delle nuove porte della chiesa si può cogliere l'occasione
per sottolineare ai fedeli sia l'avvenimento esteriore sia il significato interiore dell'intero
edificio, al quale le porte aprono l'accesso.
Sembra dunque opportuno rivolgere a Dio una particolare preghiera per la benedizione
della porta e raccogliere i fedeli per ascoltare la parola di Dio e rivolgere a lui le loro
suppliche.
Per quanto possibile, si faccia in modo che l'inaugurazione e la benedizione della nuova
porta si celebri nella IV domenica di Pasqua, detta del Buon Pastore.
1436. Il rito qui proposto può esser usato dal sacerdote.
1437. Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno
adattare le singole parti alle situazioni di persone e di luoghi.
Rito della benedizione
INIZIO - 393 -
1438. Quando tutti sono riuniti fuori della chiesa, si canta l'antifona seguente con il suo
salmo (vedi n. 2496) o si esegue un altro canto adatto.
Antifona:
Sollevate, o porte, i vostri frontali,
alzatevi, porte antiche:
deve entrare il Re della gloria.
Salmo 23 (24).
1439. Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il sacerdote dice:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.
SALUTO
1440. Il sacerdote saluta i presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di
preferenza dalla Sacra Scrittura:
La grazia e la pace,
nella santa Chiesa di Dio,
sia con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.
o in un altro modo adatto.
MONIZIONE INTRODUTTIVA
1441. Il sacerdote, o un altro ministro idoneo, introduce il rito benedizione con queste
parole o altre simili:
Siamo qui riuniti come fratelli di fede, per benedire 1a nuova porta di questa chiesa.
Preghiamo umilmente il Signore, perché quanti varcheranno la soglia della casa di Dio per
ascoltare la Parola e celebrare i divini misteri, seguano con docilità la voce del Cristo che
proclama: io sono la porta della vita eterna.
COLLETTA
1442. Terminata la monizione, il sacerdote, a mani giunte, dice:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
Poi il sacerdote, con le braccia allargate, dice:
O Dio, che hai voluto chiamare tua Chiesa - 394 -
la moltitudine dei credenti,
fa' che il popolo radunato nel tuo nome
ti adori, ti ami, ti segua,
e sotto la tua guida giunga ai beni da te promessi.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
1443. Un lettore o uno dei presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura:
Ap 21, 2-3.23-26
Vidi la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio.
Ascoltate la parola di Dio dal libro dell'Apocalisse
Vidi la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una
sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente che usciva dal trono:
Ecco la dimora di Dio con gli uomini!
Egli dimorerà tra di loro
ed essi saranno suo popolo
ed egli sarà il "Dio-con-loro".
La città non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna perché la gloria di Dio
la illumina e la sua lampada è l'Agnello.
Le nazioni cammineranno alla sua luce e i re della terra a lei porteranno la loro
magnificenza.
Le sue porte non si chiuderanno mai durante il giorno, poiché non vi sarà più notte.
E porteranno a lei la gloria e l'onore delle nazioni.
1444. Oppure (per esteso vedi a p. 911 ss. ):
Is 26, 1-9
Aprite le porte: entri il popolo giusto.
Ger 7, 1-7
Sta alla porta del tempio del Signore e pronunzia questo discorso.
Gv 10, 1-10
Io sono la porta delle pecore
RESPONSORIO
1445. Secondo l'opportunità si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso
vedi a p. 1013 ss.) o eseguire un altro canto adatto.
Sal 99 (100), 2 3 4 5
R. Servite il Signore nella gioia.
Sal 117 (118) 1.4 15-16 19-20 22-23
R. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. - 395 -
OMELIA
1446. Secondo l'opportunità, il sacerdote rivolge una breve omelia ai presenti, illustrando
la lettura biblica, perché percepiscano significato della celebrazione.
Breve silenzio.
PREGHIERA DEI FEDELI
1447. Segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte si possono scegliere alcune
ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di persone o
necessità del momento.
Fratelli e sorelle carissimi, edificati come pietre vive in tempio spirituale sulla pietra
angolare che è Cristo, preghiamo per la Chiesa sua sposa e rinnoviamo la nostra ferma
adesione lei nella fede.
R. Qui è la casa di Dio e la porta del cielo.
Signore Gesù, pastore eterno e porta dell'ovile,
accresci, raduna e proteggi il tuo gregge. R.
Signore Gesù, che hai edificato la tua casa sulla roccia,
confermaci nella fede e nella speranza. R.
Signore Gesù, che dal tuo petto squarciato
hai fatto scaturire sangue e acqua,
purifica e rinnova la tua Chiesa
con i sacramenti della nuova alleanza. R.
Signore Gesù,
presente in mezzo a coloro che si riuniscono nel tuo nome,
esaudisci la preghiera unanime della tua Chiesa. R.
Signore Gesù, che non respingi coloro che ritornano a te,
accogli tutti i peccatori nella casa del Padre. R.
Signore Gesù, che insieme con il Padre e lo Spirito Santo
stabilisci la tua dimora in coloro che ti amano,
rendi perfetta la tua Chiesa
nell'esperienza del tuo amore. R.
1448. Quando si omettono le invocazioni sopra indicate, prima della formula di
benedizione il sacerdote invita alla preghiera con queste parole o altre simili:
Carissimi, siamo riuniti in fraterna letizia
per inaugurare la nuova porta della chiesa.
Preghiamo, perché il Signore ci assista e ci protegga.
Tutti pregano per qualche momento in silenzio.