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II. PER L'ESPOSIZIONE DI UN'IMMAGINE DELLA BEATA VERGINE MARIA
Rito della benedizione
INIZIO
1379. Quando tutti sono riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di
raccoglimento. Poi tutti si fanno il segno della croce mentre il sacerdote dice:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.
SALUTO
1380. Il sacerdote saluta i presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di
preferenza dalla Sacra Scrittura:
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo,
nato da Maria Vergine,
l'amore di Dio Padre
e la comunione dello Spirito Santo,
sia con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.
o in un altro modo adatto
MONIZIONE INTRODUTTIVA
1381. Il sacerdote, o un altro ministro idoneo, introduce il rito di benedizione con queste
parole o altre simili:
Siamo riuniti nella gioia, fratelli e sorelle carissimi, nel momento in cui viene esposta alla
pubblica venerazione l'immagine di santa Maria venerata sotto il titolo di...
Questa immagine sta a significare quanto forte e vitale sia il vincolo che unisce la beata
Vergine al Cristo e alla Chiesa. Maria infatti è la santa Madre del Verbo fatto uomo, icona
del Dio invisibile; ed è essa stessa immagine, tipo, modello della Chiesa: immagine, nella
quale la Chiesa contempla con gioia il pieno compimento di ciò che desidera e spera di
essere; il tipo, in cui riconosce la via e la norma per una perfetta unione con Cristo; il
modello a cui la Sposa di Cristo ispira per l'adempimento della missione apostolica.
Con animo devoto e filiale partecipiamo insieme a questo sacro rito.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
1582. Un lettore o uno dei presenti legge uno o più testi della Sacra Scrittura, scelti di
preferenza tra quelli proposti nel Lezionario del Messale Romano o nella Liturgia delle
Ore, specialmente nel Proprio o nel Comune della Madonna, intercalando alle letture un - 375 -
responsorio adatto o momenti di silenzio. Alla lettura del Vangelo si dia sempre il posto
d'onore
Si possono leggere anche i testi proposti qui di seguito.
Lc 1,42-50
Tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Ascoltate la parola del Signore dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Elisabetta, piena di Spirito Santo, esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le
donne, e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore
venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha
esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle
parole del Signore».
Allora Maria disse:
«L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono».
1383. Oppure (per esteso vedi a p. 984 ss.):
Ap 11,19; 12,1-6.10
Nel cielo apparve un segno grandioso.
Lc 1,26-38
Ecco, concepirai un figlio e lo darai alla luce.
Gv 19, 25-27
Ecco il tuo figlio. Ecco la tua madre.
RESPONSORIO
1384. Secondo l'opportunità si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso
vedi a p. 1021 e p 1035) o eseguire un altro canto adatto.
Sal 112 (113), 1-2 3-4 5-6 7-8
R. Benediciamo il nome del Signore,
Lc 1,46-48 49-50 51-52 54-55 (Magnificat)
R. Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente.
OMELIA
1385. Secondo l'opportunità, il sacerdote rivolge una breve omelia ai presenti, illustrando
le letture bibliche e la parte della beata Vergine Maria nella storia della salvezza, perché
percepiscano il significato della celebrazione. - 376 -
Breve silenzio
PREGHIERA DEI FEDELI
1386. Segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere
alcune ritenute più adatte, o aggiungerne altre sintonia con particolari situazioni di persone
o necessità del momento.
Animati dalla fede in Cristo Salvatore, che si è degnato di nascere da Maria Vergine,
diciamo insieme:
R. Interceda per noi la Madre tua, Signore.
Salvatore del mondo,
che nella tua potenza redentrice
hai preservato la Madre tua da ogni colpa,
liberaci da ogni peccato. R
Redentore nostro,
che hai fatto della Vergine di Nazaret
la dimora della tua presenza
e il santuario dello Spirito Santo,
edifica anche noi in tempio vivo del tuo Spirito. R.
Sacerdote sommo ed eterno,
che hai voluto Maria accanto a te ai piedi della croce,
per le sue preghiere donaci la gioia
di comunicare alla tua passione. R.
Re dei re,
che hai assunto con te nella gloria
in corpo e anima la Madre tua,
fa' che cerchiamo e gustiamo le realtà del cielo. R.
Signore del cielo e della terra,
che hai posto come regina alla tua destra la Vergine Maria,
rendici coeredi della tua gloria. R.
1387. Quando si omettono le invocazioni sopra indicate, prima della formula di
benedizione, il sacerdote invita alla preghiera con queste parole o altre simili:
Uniti in preghiera,
come la Madre di Gesù e gli Apostoli nel Cenacolo,
supplichiamo Dio nostro Padre.
Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
* Segue la preghiera del Signore - 377 -
Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
1388. Poi il sacerdote, con le braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:
Ti benediciamo e ti glorifichiamo, Dio trascendente ed eterno:
prima della creazione del mondo
hai costituito il Cristo principio e fine dell'universo
e hai congiunto a lui nel mirabile disegno del tuo amore
la beata Vergine Maria, genitrice e socia del tuo Figlio,
immagine e modello della Chiesa,
avvocata e madre di tutti.
E' lei la donna nuova,
che ha risollevato le sorti dell'umanità,
decaduta per la colpa della prima Eva,
l'eletta Figlia di Sion,
che unendo la sua voce implorante ai gemiti dei patriarchi,
ha raccolto nel cuore le attese dell'antico Israele;
la serva povera e umile,
da cui è sorto il sole di giustizia,
il tuo Figlio, il Signore nostro Gesù Cristo.
Padre santo, ascolta la preghiera dei tuoi fedeli,
che ti presentano questa effigie della beata Vergine,
perché confortati dalla sua protezione
imprimano nel cuore l'immagine che contemplano.
Dona loro una fede indefettibile,
una salda speranza,
una carità sollecita
e un'umiltà sincera.
Fa' che siano forti nel dolore,
dignitosi nella povertà,
pazienti nelle avversità,
aperti ana condivisione nel benessere,
operatori di giustizia e costruttori di pace,
finché giunti al termine del cammino ,
nell'amore a te e ai fratelli
entrino nella città eterna,
dove la beata Vergine intercede per noi come Madre
e risplende come Regina.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
1389. Oppure:
O Dio, che alla tua Chiesa pellegrina nella fede
hai dato in Maria Vergine - 378 -
l'immagine della futura gloria,
concedi ai tuoi fedeli
che ti presentano questa sua icona,
di poter sempre alzare gli occhi con fiducia
verso di lei, fulgido modello di virtù
per tutto il popolo degli eletti.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
1390. Dopo la preghiera di benedizione, il sacerdote, secondo l'opportunità pone l'incenso
nel turibolo e incensa l'immagine.
Nel frattempo si canta un salmo o un inno in onore della Madonna con riferimento al titolo
rappresentato nell'immagine, oppure una delle antifone seguenti o un altro canto adatto.
Antifona:
Benedetta fra tutte le donne,
o Vergine Maria,
benedetta dall'Altissimo.
Oppure:
Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio,
santa Madre di Dio:
non disprezzare le suppliche
di noi che siamo nella prova,
e liberaci da ogni pericolo,
o Vergine gloriosa e benedetta.
CONCLUSIONE
1391. Il sacerdote stendendo le mani sui presenti dice:
Dio misericordioso,
che per mezzo del suo Figlio, nato dalla Vergine,
ha redento il mondo,
vi colmi della sua benedizione.
R. Amen.
Dio vi protegga sempre
per intercessione di Maria, vergine e madre,
che ha dato al mondo l'autore della vita.
R. Amen.
A tutti voi,
qui radunati con devozione filiale,
conceda il Signore la salute del corpo - 379 -
e la consolazione dello Spirito.
R. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio + e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
R. Amen.
1392. Un canto corale può chiudere la celebrazione.
III. PER L'ESPOSIZIONE DI UN'IMMAGINE DI SANTI
Rito della benedizione
INIZIO
1393. Quando tutti sono riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di
raccoglimento. Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il sacerdote dice:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.
SALUTO
l394. Il sacerdote saluta i presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza
dalla Sacra Scrittura:
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo,
corona di tutti i santi,
l'amore di Dio Padre
e la comunione dello Spirito Santo,
sia con voi.
R. E con il tuo spirito.
R. Amen.
o in un altro modo adatto.
MONIZIONE INTRODUTTIVA
1395. Il sacerdote, o un altro ministro idoneo, introduce il rito d benedizione con queste
parole o altre simili: - 380 -
Carissimi, il rito di benedizione che stiamo per celebrare esponendo alla venerazione del
popolo cristiano una nuova immagine di san N., rende anzitutto gloria a Dio, fonte di ogni
santità. Disponiamo i nostri animi a comprendere il vero significato di questa celebrazione.
Offrendo alla devota attenzione dei fedeli le immagini dei santi, la Chiesa madre vuole
porre sotto i nostri occhi l'effigie di coloro che, guidati dallo Spirito Santo, hanno seguito
Gesù in vita e in morte, perché innalzando lo sguardo alla città futura possiamo scorgere
la via per la quale i santi sono giunti alla perfetta unione con Cristo. Essi sono amici ed
eredi del Signore Gesù, nostri modelli e patroni. Ci amano, ci soccorrono, intercedono per
noi, in forza del misterioso vincolo di comunione fra i membri della Chiesa pellegrina nel
mondo e coloro che sono già entrati nella Gerusalemme del cielo.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
1396. Un lettore o uno dei presenti legge uno o più testi della Sacra Scrittura, scegliendoli
di preferenza tra quelli proposti nel Lezionario del Messale Romano o nella Liturgia delle
Ore, sia nel Comune che nel Proprio dei santi, intercalando alle letture un responsorio
adatto o momenti di silenzio. Alla lettura del Vangelo si dia sempre il posto d'onore. Si
possono leggere anche i testi proposti qui di seguito.
Mt 5, 1-12
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.
Ascoltate la parola del Signore dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, vedendo le folle, salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si
avvicinarono i suoi discepoli.
Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di
male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra
ricompensa nei cieli.
1397. Oppure (per esteso vedi a p. 963 ss.):
Ef 3, 14-19
Conoscere l'amore di Cristo, che sorpassa ogni conoscenza. - 381 -
Pt 4,7-11
Ciascuno viva secondo la grazia ricevuta, mettendola a servizio degli altri.
1 Gv 5,1-6
Questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.
RESPONSORIO
1398. Secondo l'opportunità si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso
vedi a p. 987 ss. ) o eseguire un altro canto adatto.
Sal 1,1-2 3 4.6
R. Beato chi spera nel Signore.
Sal 14 (15), la.2-3a 3b-4a 5
R. Il giusto abiterà nella casa del Signore.
Sal 33,2-3 4-5 6-7 8-9 10-11
R. Benedetto il Signore gloria dei suoi santi.
OMELIA
1399. Secondo l'opportunità, il sacerdote rivolge una breve omelia al presenti, illustrando
la lettura biblica e la parte che hanno i santi nella vita della Chiesa, perché percepiscano il
significato della celebrazione.
Breve silenzio
PREGHIERA DEI FEDELI
1400. Segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere
alcune ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di
persone o necessità del momento.
Supplichiamo con fede Dio, Padre misericordioso. Con la potenza dello Spirito Santo egli
continuamente santifica la Chiesa e ci offre nelle sorelle e fratelli santi una fedele
immagine di Cristo suo Figlio.
R. Per intercessione di san N., salvaci, Signore.
Dio, fonte di ogni santità,
che fai risplendere nei santi i prodigi della tua grazia,
concedi a noi di riconoscere in loro
i segni della tua grandezza. R.
Dio di infinita sapienza,
che hai costituito gli Apostoli
come colonna e fondamento della Chiesa di Cristo,
conferma il tuo popolo - 382 -
nell'adesione piena e cordiale al loro insegnamento. R.
Tu che hai dato ai martiri la fortezza
per testimoniare il Vangelo fino all'effusione del sangue,
rendici fedeli testimoni del tuo Figlio. R.
Tu che hai ispirato alle vergini
il santo proposito di imitare Cristo
vergine, povero e obbediente,
fa' che non manchi mai alla Chiesa
il segno della verginità consacrata
come testimonianza dei beni futuri. R.
Tu che riveli la tua presenza in tutti i santi
e manifesti in loro il tuo volto e la tua parola,
concedi al popolo cristiano che li onora
di sentirsi sempre più unito a te, sommo bene. R.
1401. Quando si omettono le invocazioni sopra indicate, prima della formula di
benedizione, il sacerdote invita alla preghiera con queste parole o altre simili:
Convocati in un solo Spirito da molte genti
per un unico progetto di santità,
invochiamo Dio, Signore e Padre.
Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
* Segue la preghiera del Signore:
Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
1402. Il sacerdote, con le braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:
Ti glorifichiamo, o Padre:
tu solo sei santo
e nella tua immensa misericordia,
hai mandato nel mondo il tuo Figlio,
principio e compimento di ogni santità.
Egli ha effuso sulla Chiesa nascente
il tuo Santo Spirito:
voce che ci ammaestra nel cammino della perfezione;
soffio che alita su di noi con soavità e forza;
fuoco che accende di carità i nostri cuori;
germe divino che dà frutti rigogliosi di grazia.
Ti benediciamo, Signore,
perché hai voluto arricchire
dei doni dello Spirito il beato N. - 383 -
che è proposto alla comune venerazione
attraverso questa immagine.
Fa' che illuminati dal suo esempio,
procediamo sulle orme del Signore,
fino a che si formi in noi l'uomo perfetto
nella misura piena della statura di Cristo.
Donaci di annunziare in parole e opere il tuo Vangelo
non esitando a dare anche la vita.
Rendici lieti di portare la croce di ogni giorno
nel servizio di te e dei fratelli.
Fa' che impegnandoci nell'edificare la città terrena
per arricchirla dello Spirito di Cristo,
teniamo fisso lo sguardo alla città futura,
dove tu, o Padre, ci accoglierai
nella gloria del tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
R. Amen.
1403. Oppure:
Dio, fonte di ogni grazia e santità,
guarda con amore i tuoi fedeli
che hanno preparato questa immagine di san N.,
amico ed erede di Cristo
fedele testimone del Vangelo:
donaci di sperimentare l'efficacia della sua intercessione
presso il trono della tua gloria.
Per Cristo nostro Signore.
R Amen.
1404. Dopo la preghiera di benedizione, il sacerdote, secondo opportunità, pone l'incenso
nel turibolo e incensa la nuova immagine, mentre si canta un salmo o un inno in onore del
santo rappresentato nell'immagine, oppure una delle antifone seguenti, o un altro canto
adatto.
Antifona:
Lodate il nostro Dio, voi tutti suoi servi,
voi che lo temete, piccoli e grandi.
Ha preso possesso del suo regno il Signore,
il nostro Dio, l'Onnipotente.
Rallegriamoci ed esultiamo,
rendiamo gloria al suo nome.
Oppure: La tua Chiesa canta la sapienza dei santi,
l'assemblea ne proclama le lodi.