00 28/06/2014 20:03

Penso che i motivi di contrasto fra noi siano semplicemente legati ad una diversa attenzione sulle fasi della nostra vita cristiana: tu vedi solo l’uomo terreno, io mi concentro su quello eterno.



Caro Andrea
Se io vedessi solo l'uomo terreno, sicuramente non sarei qui a cogestire questo gruppo, professando di credere in Cristo e in tutto ciò che insegna la Chiesa .
Tu dici di concentrarti sull'aspetto della eternità, ma dai tuoi post emerge che nel fare questa operazione, parti da un fondamento diverso da quello della Fede autentica e che inficia tutta la costruzione del tuo pensiero.
Dicesti che vuoi "spingerti un po' oltre", ma con ciò tenti in realtà di scansare o meglio di scalzare il fondamento su cui si regge l'edificio spirituale del cristianesimo, forse senza rendertene conto, costruendo un sistema di pensiero che non è compatibile con quello della Chiesa, a cui, per quanto ho potuto capire, tu ci tieni ad appartenere, e mi fa piacere; ma occorre fare chiarezza.

Anche se nel tuo ultimo post hai smussato parecchio alcuni concetti, oggetto di divergenza, mi preme riportare alla tua attenzione il punto che mi sembra cruciale di tutto il trhed e che resta tutt'ora irrisolto.

Cerco di farti capire meglio quello che voglio dire:
Se si parte dal fondamento che noi siamo Dio, la conclusione più ovvia sarebbe che non può esistere nessuna ribellione contro Dio che siamo noi stessi, e non può esistere nessun reale peccato, neanche quelli più atroci e crudeli, ma solo sprechi di energie o contraddizioni in Dio in via di armonizzazione e di ricomposizione nella unità divina, trattandosi di semplici manifestazioni delle Sue potenzialità che si vanno man mano manifestando nel corso di tempi indefiniti.
Il che, se ci poni bene attenzione, porta a ritenere del tutto inutile il sacrificio di Cristo per redimere i peccati dell'uomo con la sua passione e morte offerta per la salvezza di ognuno: Ma se ognuno fosse Dio che si manifesta con quelle modalità a che serve una redenzione e la salvezza? Il punto nodale della nostra fede viene così troncata alla radice: comprendi?
Inoltre porta o può portare a minimizzare ogni atrocità umana, dando ai vari totalitarismi perfino la dottrina di base per ulteriori genocidi , o ai singoli la certezza che tanto non dovranno rendere conto a nessuno dei propri atti, essendo Dio essi stessi. Tu vi vedi l'adesione al Bene e all'amore del prossimo, ma molti altri vi potrebbero vedere esaltati i connotati del male che nel tuo sistema di pensiero si trovano pure essi in Dio.
Niente peccato e quindi ne consegue che sono fuori luogo anche i sacramenti, specialmente il Battesimo che serve a togliere il peccato originale e a metterci in comunione con Dio (ma se fossimo Dio non servirebbe far questo) e specialmente la Confessione che rimette i peccati che sono per il cristiano veri atti di infedeltà a Dio. Ma neppure i Comandamenti avrebbero un senso, in tale ottica. Infatti, come concepire che uno adori un altro Dio, o nominare invano Dio, se è Dio egli stesso?

Già solo queste deduzioni, che vengono direttamente dalla tua idea di base, dovrebbero farti capire a quali conclusioni diametralmente opposte alla vera Fede, si perviene applicando già uno solo dei principi da te professati, e che finora non hai mai sconfessato esplicitamente, prendendone le distanze dovute.

Certe premesse quindi vanno analizzate con cura per capire dove ci possono portare e non cercare di conciliare l'inconciliabile anche se resta apprezzabile il tentativo di far andare insieme la fede e la ragione. Ma quando la ragione accetta idee di questa natura, allora si rischia di gettare le basi per una dottrina inaccettabile, su cui ti invito a riflettere molto prima di propagandarla per cristiana.
[Modificato da Credente 28/06/2014 20:51]