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Gesù, con il suo sacrificio, ci ha fornito la chiave di lettura: sta a noi, allora, rileggere la nostra vita in modo da capire quali lettere mancano per renderla armonica, in modo che configuri una redenzione verso l’ordine divino.
La chiave di lettura è infatti l’amore per il prossimo e la disponibilità al sacrificio, al dono gratuito per l’altro.
Solo così possiamo dimostrare di non essere legati ad una particolare forma, concatenazione di eventi, ma di essere disposti a trovare Dio anche nella vita più umile, più apparentemente infelice, priva di fasti e di gloria. Questa raggiunta flessibilità ci rende possibile mantenere in ogni istante della nostra vita la centratura sull’armonia divina, e fornisce un modo di realizzare in noi quel obiettivo di amore che Gesù per primo ci ha indicato con il suo personale sacrificio.

Come vedi io parlo di un processo eminentemente spirituale



Anche queste proposizioni hanno bisogno di chiarimenti. A prima vista sembrano in linea con gli insegnamenti evangelici e di carattere spirituale ma, alla luce delle premesse che stanno alla base del tuo pensiero, mostrano una carenza fondamentale che è questa:

Gesù, con il suo sacrificio sulla croce, non è venuto solo a dare un esempio da seguire, o come tu dici, una chiave di lettura della nostra vita, o a mantenere una centratura con l'armonia divina. Anche questo, certamente, ma non è il motivo principale.
Il motivo è innanzitutto quello di REDIMERCI dai nostri peccati, da quello originale a tutti gli altri possibili peccati, che ci terrebbero separati per sempre da Dio.
Redenzione non significa che noi dobbiamo imparare a seguire un esempio per arrivare a Dio, ma significa prima di tutto che Cristo, sacrificandosi ha pagato il prezzo del riscatto per la nostra vita che era irrimediabilmente condannata all'allontanamento dal Creatore.
In sostanza è venuto a fare ciò che nessun uomo avrebbe potuto fare con tutti gli sforzi possibili, e che la giustizia di Dio richiedeva.
Dice s.Paolo in 1Tim 2,4...Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità. Uno solo, infatti, è Dio e uno solo il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù, 6 che ha dato se stesso in riscatto per tutti. : da notare il termine RISCATTO, che trova conferma anche nelle parole stesse di Colui che definiamo il Salvatore, appunto perchè ci ha salvati con l'offerta libera e volontaria della sua vita, in riscatto per tutti coloro che vogliono farsi riscattare:

Giov 10,15 come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore.

Giov 10,17 Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita,

Sei d'accordo con questa precisazione, da cui si deduce però che l'uomo NON E' DIO, essendo necessario che Dio stesso lo salvi?
Attendo una conferma che sia SI oppure NO, e poi magari se vuoi puoi fare tutte le dissertazioni che ritieni utili , ma che non sempre mi permettono di arrivare a capire il nodo della questione. [SM=g7474]