00 29/05/2014 13:21

Penso che le tinte fosche da te citate di diversi passi dell’antico e anche del nuovo Testamento debbano essere interpretate in senso anagogico piuttosto che letterale. La pena peggiore per un soggetto penso che sia costituita dalla perdita della visione di se stesso come ordinato e conciliato a Dio in tutto il suo vissuto attualizzato.
Ammettere una realtà separata da Dio ed eterna, seppure sottoposta a pene infernali, equivale a mettere in dubbio l’onnipotenza dello Spirito Santo.



L'onnipotenza dello Spirito Santo, terza Persona della Trinità, può fare ciò che vuole, ed Egli vuole il rispetto della libertà degli uomini ed angeli creati. Non fa ciò che non vuole e cioè la forzatura contro la loro volontà .

Siccome stiamo trattando di questione che oltrepassa l'esperienza terrena e riguarda ciò che non possiamo ancora verificare, personalmente mi affido all'autorità sia della Scrittura che di chi è autorizzato alla sua corretta interpretazione e cioè del Magistero che in questo caso ha definito l'argomento.
Pertanto le tue argomentazioni, per quanto rispettabili, non recano fonti autorevoli a sostegno, che abbiano la stessa autorità a cui faccio riferimento.
Mi pare perciò che possiamo ritenere concluso il punto in questione. Cercherò qualche altro punto appena possibile.