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Mezzi soprannaturali per lavorare alla riunione dei cristiani. -

a) La preghiera. - Tra questi mezzi il primo posto spetta alla preghiera, che si pone spontaneamente e naturalmente nel solco della preghiera Ut unum sint. La cosa è visibile tanto nella preghiera liturgica (due volte nel canone della messa, la messa Ad tollendum schisma), come nella preghiera extra liturgica, che gravita attorno a due settimane annuali. La prima settimana è quella dell'ottava per l'unità e va dalla festa della Cattedra di S. Pietro a Roma (18 gennaio) alla festa della conversione di S. Paolo (25 gennaio); è d'origine anglicana, ma dal 1910 viene praticata nella Chiesa con l'approvazione e l'incoraggiamento dei papi. Sotto l'impulso dell'abate Couturier di Lione, dal 1985 ha preso un andamento che permette più facilmente una partecipazione dei cristiani non cattolici e quindi ha mutato il nome in k settimana della preghiera universale dei cristiani ". In realtà non ha cessato di crescere, specialmente tra gli anglicani, la partecipazione non cattolica, che dal 1940 si estese ufficialmente al Movimento ecumenico, sezione Faith and Order. La seconda settimana di preghiere, la novena tra l'Ascensione e la Pentecoste, insistentemente raccomandata dal Papa Leone xra, pare che attualmente sia in declino in favore della prima.

b) L'espiazione e la riparazione. - Tra i mezzi soprannaturali accanto alla preghiera ci sono l'espiazione e la riparazione. Espiazione, perché gli scismi furono peccati alla cui origine potevano in molti modi aver la loro parte di colpa i cattolici d'ogni condizione, mentre la Chiesa, come tale, come. Sposa di Cristo, è rimasta santa e immacolata.

Si devono ancora aggiungere i peccati più o meno coscienti che gli stessi cattolici commettono mantenendo gli scismi con il loro atteggiamento insufficientemente caritatevole verso i fratelli separati; tutte mancanze contro la comunione fraterna, per la quale questi ultimi si mostrano cosi sensibili, mancanze da cui domanda a Dio di preservare la sua Chiesa la bella preghiera del papa Benedetto xv per l'unità cristiana.

Riparazione, come per tanti altri peccati, ma specialmente appropriata quando si tratta del peccato di scisma, che causa grandi mali nella cristianità e anche nella Chiesa. Si può dire, senza esagerare, che il lavoro per la riunione corporativa è un lavoro di riparazione.

L'espiazione e la riparazione unioniste nella Chiesa cattolica non hanno ancora l'estensione che vi ha preso la preghiera.

Come lavorare visìbilmente per la riunione. - Ora passiamo agli aspetti più visibili dei mezzi di lavoro per la riunione corporativa che com'è evidente, non escludono, anzi, richiedono i mezzi soprannaturali. Diremmo volentieri che si tratta di un " rimembramento "; che, per poter essere fatto dopo una separazione di una certa durata, occorre un riadattamento reciproco delle membra e del corpo.

a) La parte del lavoratore cattolico nel riadattamento del membro sepa rato dal corpo non è grande, se ci fermiamo ai risultati che possono essere constatati visibilmente.

Come si può fare questo riadattamento? Sappiamo che nelle società cristiane separate, se non interviene un movimento di te ricatolicicizzazione ", si produce un deperimento dell'eredità cattolica. Il migliore riadattamento si potrà avere con la morte " ecclesiastica " della società scismatica " ecclesiasticamente " malata, oppure col suo arricchimento mediante elementi cattolici? La prima eventualità esula dal campo che noi studiamo e rientra in quello delle conversioni individuali. La seconda, come ci fa vedere per esempio la storia di San Cirillo, è riuscita quando le separazioni non avevano avuto lunga durata. D'altra parte l'esperienza del Movimento di Oxford e d'altri movimenti analoghi ha fatto vedere, nel caso di scismi già antichi che, salvo per qualche individuo, la a ricatolicizzazione " non è mai giunta a un " rimembramento ". Questo naturalmente non vuoi dire che un tale risultato non sia possibile ma certamente vuoi dire che non bisogna lasciar ancora invecchiare gli scismi.

b) Nel riadattamento del corpo alle membra separate, va da sé che la parte del lavoratore cattolico è grande. Ma prima di tutto un cattolico può parlare di un riadattamento della Chiesa? L'espressione a prima vista è urtante, ma a rifletterci, poiché c'è nella Chiesa un elemento umano, ci può essere cambia mento che però, qualunque forma assuma, per essere veramente ecclesiastico dev'essere fatto con la partecipazione della gerarchia. Il grande convertito Cardinal Newman ci parla di questo riadattamento, benché sotto una forma
meno societaria, quando ci dice che la n Chiesa dev'essere preparata per i convertiti, come pure i convcrtiti devono essere preparati per la Chiesa " (P. Thureau-Dangin, Newman catholique, p. 98).

Due compiti essenziali.

- a) La restaurazione d'alcuni valori tradizionali. II lavoro di riadattamento del corpo sarà compiuto in due direzioni del resto interdipendenti e corrispondenti ai mali che abbiamo esaminato.

Senza nulla sopprimere degli sviluppi legittimi, ma talvolta unilaterali, che la Chiesa ha acquisito dopo che furono consumati gli scismi, il lavoratore cattolico unionista potrà sforzarsi per rianimarvi tradizioni che erano diventate meno vive, se non dimenticate. E qui bisogna collocare i rinnovamenti patristici (soprattutto per i padri greci) e biblici, che si manifestano un po' ovunque nel mondo cattolico.

Già questo lavoro da solo prepara il corpo a reintegrarvi i suoi membri ortodossi e protestanti, con alcuni valori religiosi autentici in loro possesso ai quali sono affezionati, e che, nuovamente inseriti nella cattolicità della Chiesa, acquisterebbero un carattere di cattolicità e di pienezza che non hanno finché ne restano fuori. Ma resta da fare ancor di più in questo stesso orientamento generale. Da una parte, occorrerebbe discernere esattamente e accuratamente la totalità di questi valori, di cui s'ignora molto, e, dall'altra parte, adoprarsi per trovare loro un posto adatto e un'espansione nella Chiesa, posto che in fondo reclamano spesso inconsciamente. È un lavoro molto complesso, teologicamente simile a quello che si compie negli ambienti di Faith and Order, e che per questo si può chiamare ecumenico, e specialmente perché esso mira a rendere alla Chiesa quello che avrebbero potuto perdere in cattolicità attuale, per causa degli scismi.

b) L'avvicinamento psicologico. - II lavoratore unionista cattolico dovrà certo avere qualità tecniche di teologo e storico, ma avrà soprattutto bisogno d'una determinata psicologia, che cercherò di precisare alquanto, e che ha permesso di chiamare questa modalità di lavoro il " riavvicinamento psicologico ".

Tale lavoratore dev'essere animato da un amore della verità rivelata che gli imporrà una scrupolosa lealtà verso tutto ciò che essa implica nella Chiesa e, nello stesso tempo, gli permetterà di discernerla nelle società cristiane separate, sotto forme che potrà comprendere e stimare, pur riprovando gli errori ai quali si può trovare mescolata. Qui si riconosce la forma più alta della carità intellettuale. La carità teologale, poi, porta questo lavoratore ad amare la Chiesa come l'amò Cristo, soffrendo alla vista delle ferite imposte dagli scismi, e a sforzarsi per guarirle nella misura dei suoi mezzi.

Più che nell'arida enumerazione di qualità, la psicologia frenica (altro nome di cui si servono volentieri gli ambienti ecumenici dove esiste egualmente questa mentalità) ci si rivela in figure umane.

Il lavoratore unionista è felice e fiero di prendere come primo modello Nostro Signore Gesù Cristo. Oltre l'amore per la Chiesa, che abbiamo menzionato, si trova in lui un insieme d'atteggiamenti verso i Samaritani che erano i dissidenti giudei dell'epoca. Egli riconosce che in loro c'è la virtù, la buona fede e altre qualità religiose. Ma questa benevolenza e questo desiderio di riconciliazione non lo indussero mai a dissimulare la verità per compiacerli. " La salute viene dai Giudei ", diceva loro. Vi sono poi coloro che, nel corso della storia della Chiesa e anche della cristianità, parteciparono altamente alle sue qualità. Più vicini a noi si ergono le grandi figure d'un Padre Portai (f 1926), d'un Cardinal Mercier _(f 1926) d'un Lord Halifax (f 1934) ai quali l'abate Gratieux e Giovanni Guitton hanno dedicato un attraente opuscolo: Trois serviteurs de l'Unite, Parigi, 1937. C'è poi una bella biografia del Portai, opera collettiva di amici e di discepoli. Invece il Cardinal Mercier aspetta ancora una biografia degna di lui.

La mentalità frenica non è necessariamente legata a qualifiche tecniche e potrebbe, anzi dovrebbe, trovarsi in tutti i cattolici, che dal loro proprio posto nel Corpo mistico di Cristo, potrebbero collaborare all'opera di riadattamento di questo ai membri separati. Il Padre Congar allarga l'orizzonte di questo lavoro in modo molto consolante per chi fosse tentato considerarlo ristretto a un'elite o addirittura a un'elite delle élites. Mi permetto di citarlo: et Tutto quello che in essa (la Chiesa) si fa di vivente "nel Cristo", ha valore ecumenico: ogni volta che in una rivista, in un libro, in una parrocchia, in un'opera d'arte, in uno sforzo educativo o caritativo, in una conversazione, nel segreto della vita personale e nascosta un'autentica realtà è ricapitolata nel Cristo, animata dal suo spirito, integrata nella sua nuova creazione, la Chiesa si realizza e, nello stesso tempo, sviluppa il suo valore ecumenico. È poi utile e anche necessario che tutto questo accompagni, riguardo ai nostri fratelli separati, tutto uno sforzo d'informazione, di confutazione, di spiegazione, di contatti e di scambi, insomma quanto comunemente si dice lavoro ecumenico; però il vero lavoro ecumenico, è quello che compie la Chiesa sforzandosi di realizzare pienamente la sua grazia di cattolicità" (Op. àt., p. 341).

Possiamo riassumere ancora una volta questo lavoro ecumenico cosi: lavorare al riadattamento del corpo per ciascuno dei suoi membri è soprattutto vivere veramente in questa qualità, mentre lo scisma, del quale questo riadattamento combatte le conseguenze, è precisamente il rifiuto di vivere in qualità di membro.

Dopo che ne abbiamo passato in rassegna i principali caratteri, il riadattamento ci appare come un processo che deve rendere la Chiesa cattolica attraente alle società cristiane separate. Qui sottolineiamo il suo aspetto formalmente apologetico.

Non abbiamo dimenticato l'insistenza dei non cattolici nel sottolineare l'elemento fraternità nella comunione ecclesiastica. I processi per la riunione corporativa devono appunto consistere, almeno in parte, nel far loro considerare i cattolici come fratelli possibili e desiderarli.