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A voler riassumere si potrebbe dire:

1. Da un lato, e negativamente, la secolarizzazione porta a delle spaventose conseguenze, di cui le principali sono:
- La mutilazione radicale del messaggio cristiano, privandolo di tutta la componente teologica;
- Riduce la figura di Cristo a una figura storica pur eccezionale, ma sempre e solo umana;
- Sradica la Chiesa, distrugge la liturgia e priva l'etica di qualsiasi solido fondamento;
- Le persone che credono in Dio e nella Scrittura da Dio ispirata, in una Chiesa fondata divinamente e in una legge morale proveniente da Dio, sono trattati come adulti che in qualche modo continuano a credere a babbo Natale. Sono giudicati pericolosamente al di fuori del contatto con la realtà, persone senza speranza, che per il loro bene e per il bene della gente vanno spogliati di quella falsa credenza.

2. D'altro canto, e positivamente, la secolarizzazione si identifica con il conseguimento - da parte dell'uomo d'oggi - di una età culturale adulta e maggiorenne, per cui egli non intende più rimettersi né a giudizi né a direttive superiori in nessun campo del pensare (scienza, filosofia), del fare (tecnica) e dell'agire (morale), ma vuole essere lasciato libero, quale unico e totale arbitro dei suoi progressi, delle sue scelte e del suo destino.

La secolarizzazione porta così anche preziosi insegnamenti, di cui i principali sono:

- L’urgenza di affrontare con idee nuove e con rinnovato impegno il difficilissimo problema della teologia naturale, cioè il problema relativo all'esistenza e alla natura di Dio.
- L'aver denunciato e demolito tante concezioni errate di un Dio “sempre e comunque interventista”. In questo modo ha contribuito a purificare il concetto teologico e l'immagine di Dio.
- L'aver contribuito alla purificazione dell'immagine della Chiesa mediante le critiche da una parte dell'eccessivo spiritualismo e clericalismo e dall'altra delle strutture trionfalistiche ereditate dal passato.
- L'aver insistito sul fatto che la vita cristiana non è una vita fuori del mondo, ma nel mondo; che l'amore di Dio non si distingue da quello del prossimo; che l'apostolato non si esercita soltanto con la predicazione, ma anche con la pratica della propria professione.
- Ha contribuito allo sviluppo di una nuova teologia del mondo e delle realtà terrestri, una teologia più positiva, che considera il mondo una realtà estremamente nobile e grande, destinata ad entrare a far parte, in modo misterioso, del Regno di Dio, già presente anche se non ancora raggiunto nella sua pienezza.

In conclusione possiamo dire che la teologia della secolarizzazione, ossia la teologia delle realtà terrestri va promossa, incoraggiata e sviluppata; essa deve costituire uno dei principali obiettivi della ricerca teologica del nostro tempo. Invece la secolarizzazione della teologia deve essere respinta energicamente e categoricamente condannata.