15/02/2014 19:46
Non deve esserci una frattura tra il laico e il consacrato quasi che fossero due uomini diversi; uno svolge un servizio (Clero) e l'altro ne svolge un altro (laico), nessun' altra differenza; è esclusivamente e solo differenza di ruoli.

Caro Lorenzo,
condivido questo tuo pensiero.
Siamo tutti fratelli, con pari dignità.
CI distingue però il ruolo, che nel caso dei vescovi è di grande e grave responsabilità ed sarà chiesto conto della loro amministrazione.
Penso quindi che il vescovo abbia considerato la tua richiesta con la dovuta attenzione anche in considerazione di questo. Ora, in questi casi, vale molto più l'obbedienza che ogni altro sacrificio e la tua accettazione di quanto disposto rientra nel messaggio di Paolo:
Ebrei 13,17 Obbedite ai vostri capi e state loro sottomessi, perché essi vegliano su di voi, come chi ha da renderne conto; obbedite, perché facciano questo con gioia e non gemendo: ciò non sarebbe vantaggioso per voi.

Sono certo che il Signore abbia gradito il tuo sacrificio interiore, soprattutto perchè avevi messo tanto impegno nella preparazione proprio per poterlo meglio servire.
Sono persuaso che non mancheranno al Signore i modi per permetterti di far fruttare i talenti che ti ha dato e che forse non avresti potuto ben trafficare da diacono. Si può dare e fare molto anche da laici. E a volte si riesce ad essere anche più persuasivi proprio perchè non si ha una carica che sembra quasi dare l'obbligo di essere in un certo modo.
Con affetto