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SESSUALITA' ALIENANTE O CREATRICE

OGNI AMORE E' UN GRIDO!

"Lasciare libero il desiderio sessuale in un mondo assediato dalla morte, in cui Dio è rifiutato, equivale esattamente a far uscire dalla sua gabbia una belva inferocita, inferocita dall'assenza della preda, perché non trova, in ultima istanza, ciò che cerca" .

Il desiderio sessuale, infatti, che cosa è?.. in fondo... E' desiderio di Dio! Un desiderio ignorato, inavvertito, smussato nel suo stimolo, alterato, falsificato, sfigurato, ma sempre desiderio di Dio...

Il tuo bisogno di Dio, quando Dio viene rifiutato, si proietta su un altro. Cosi la sessualità è diventata un gigantesco ascesso, artificialmente provocato, di una società malata di Dio.

Tale società è ossessionata dal sesso perché patisce la mancanza di Dio. Donde deriva il mostruoso successo del mercato del sesso se non dal bisogno d'amore d'un cuore umano che potrà essere soddisfatto solo da Dio? Di qui la continua inquietudine umana. Finché non avrai incontrato colui che ha plasmato il tuo cuore a immagine del suo, non potrai mai realmente amare con la stessa intensità che vorresti. I negozi del sesso di certe città sono lì a dimostrare l'esistenza di Dio!

Forse niente sconvolge di più il cuore di Dio che tale folle bisogno di dare e ricevere amore. Dio deve scorgervi, come in negativo, il suo stesso volto.

Ogni atto sessuale, anche impuro, alla stessa stregua d'ogni gesto di violenza, è un'enorme invocazione alla vita, una richiesta straziante d'aiuto. Il tuo cuore urla d'essere stato plasmato per ben altro scopo che non siano il denaro e il sesso. Urla di essere più importante dei suoi stessi problemi, di essere più vasto del mondo. Oh sì, questo mondo è troppo piccolo per il tuo cuore. Tu scoppi e vorresti far saltare tutto. Piangi e urli. Pianto e grido fanno parte dell'amore, non ti pare? E cercano di tonificare i muscoli raggrinziti dei cuore.

In ogni rapporto sessuale il tuo cuore grida: "Esisto veramente per te? Ho veramente un posto nella tua vita? Dimmi che non sono solo al mondo!". Cerchi disperatamente d'uscire dalla tua solitudine, di trovare un compagno che sia all'altezza del tuo cuore. E non lo trovi. Ogni volta ritorni tristemente sui tuoi passi e ti ritrovi ancora più solo di prima.

Ogni desiderio sessuale che non si risolve in un immenso desiderio di Dio porterà sempre a esacerbate delusioni, non sarà mai gratificante. La sessualità non va mai di pari passo con l'amore, porta sempre con sé un sentimento indefinito di tristezza.

Mi rivolgo a voi, giovani occidentali: siamo immersi fino al collo in una società permissiva, bombardati continuamente da una pubblicità sfrontata, aggrediti dal "maligno". Ci vuole dell'eroismo per rimanere casti. Abbiamo bisogno d'un supplemento d'amore proporzionato alle nostre tristezze. Ci occorre un supplemento di forza proporzionata alla nostra debolezza e ai mezzi satanici studiati apposta per corromperci. Ecco, abbiamo bisogno dello Spirito di Dio, della sua Eucaristia. Dobbiamo sapere chi realmente siamo ed essere quello che siamo.

COINVOLTO CON TUTTO TE STESSO

Dobbiamo, innanzitutto, denunciare un comunissimo errore che consiste nel confondere sessualità e funzione genitale. Quest'ultima implica l'aspetto, per così dire, animale della trasmissione della vita, mentre la sessualità coinvolge l'essere nella sua totalità.

Mai un rapporto sessuale potrà ridursi a un atto "neutro". Non lo si può separare dall'anima. Tutta la persona vi è coinvolta .

E questo perché il tuo corpo, come abbiamo già detto, non è un carcere o un involucro intercambiabile o un accessorio, e nemmeno uno strumento di lavoro o di piacere.

Nessuno scambio fisico può avere luogo senza che la tua anima ne sia investita, appunto perché il corpo è la manifestazione dell'anima, è te stesso. E l'anima del tuo compagno o della tua compagna ne rimane coinvolta. La qual cosa rivela tanto la gravità quanto la grandezza dell'atto, facendo vibrare remotissime corde nella profondità dell'essere.

Ne vuoi una prova? Osserva fino a che punto possa traumatizzare la violenza carnale, soprattutto su un fanciullo. Può lasciare dietro a sé lesioni per tutta la vita, ferite tali che possono essere guarite solo dal Signore. Chiamo a testimoni di queste terribili devastazioni, sia spirituali che psicologiche, medici e sacerdoti che raccolgono certe confidenze. Si rimane atterriti dalle proporzioni raggiunte dallo sfruttamento sessuale dei fanciulli.

In questi casi capiamo veramente fino a che punto la persona sia immediatamente coinvolta nella sua identità più profonda, e non solo nella sua libertà. Spesso si sente ripetere: "Non farti problemi, è come bere un bicchiere d'acqua". Ah sì? Costringere un fanciullo a bere un bicchiere d'acqua significa rovinarlo per tutta la vita? Un briciolo di buon senso ci dice che si tratta di ben altra cosa!

Dovremmo inoltre riflettere su un fatto straordinario cui non prestiamo mai attenzione, tanto abbiamo fatto il callo alle cose più straordinarie: ed è che lo sperma porta con se noi stessi, la nostra anima. Sarei tentato di affermare che vi si profila già il volto dell'eventuale bambino di cui noi potremmo essere i creatori assieme a Dio. Non si tratta, quindi, di un materiale neutro ma di una sostanza già animata!

E allora anche gli organi sessuali, alla stessa stregua del volto, dello sguardo, degli occhi che trasmettono qualcosa di noi stessi, costituiscono, e giustamente, le membra più preziose in quanto sono capaci di trasmettere ciò che noi siamo.

Non esiste un fatto più fantastico, dato che ci permette di entrare nell'ordine stesso della creazione.. Non si può, quindi, giocare con la propria sessualità come non si gioca coi propri occhi e, soprattutto, con la propria anima. Specialmente se pensiamo che entra in gioco una partecipazione al soffio vitale di Dio.