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Luca 16,17-19

"... e si gettò ai piedi di Gesù con la faccia a terra, ringraziandolo. Or questo era un Samaritano. Gesù, rispondendo, disse: «I dieci non sono stati tutti purificati? Dove sono gli altri nove? 18 Non si è trovato nessuno che sia TORNATO PER DARE GLORIA A DIO tranne questo straniero?» 19 E gli disse: «Àlzati e va'; la TUA FEDE ti ha salvato».

Si trattava di un lebbroso samaritano e quindi oggetto di ostracismo morale e fisico. Gesù non solo non lo ostracizza nè prima di guarirlo, nè dopo averlo guarito, ma neppure lo rimprovera per essersi GETTATO AI SUOI PIEDI. Anzi lo loda dicendo che era TORNATO da LUI a rendere GLORIA A DIO. Avrebbe potuto rendere gloria a Dio, in ogni luogo, ma Gesù sottolinea che col suo RITORNARE DA LUI egli stava rendendo effettivamente gloria a Dio, diversamente dagli altri che stavano andando a mostrare la propria guarigione presso il tempio.
Il samaritano tornando da Gesù, stava con ciò mostrando la sua FEDE IN LUI, e per tale motivo Gesù gli dice che oltre alla guarigione fisica, stava avvenendo anche la guarigione spirituale. Gli altri lebbrosi non tornando indietro, non avevano mostrato tale fede specifica in Gesù e perciò pur essendo stati guariti nel corpo, non aveva conseguito la salvezza.
Anche se in maniera velata e indiretta, possiamo dedurre ANCHE da questo brano la divinità di Gesù.

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Matteo 12,6-8
6 Ora io vi dico che qui c'è qualcosa più grande del tempio. 7 Se aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato individui senza colpa. 8 Perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato».

Marco 2,28
Perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato».

Luca 6,5
E diceva loro: «Il Figlio dell'uomo è signore del sabato».


Gesù si dichiara "più grande del tempio" e ciò rimandava a Colui che lo abitava, cioè Dio stesso.
Inoltre si dichiara di essere "Signore del sabato" il che equivaleva a dire che era lui stesso il Legislatore, e cioè Dio, lo stesso che diede la legge originaria e che su di essa può esprimere ogni parere.

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Matteo 18:20
Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro».

Gesù dichiara di essere PRESENTE tra chiunque si riunisca IN SUO NOME.
Nessuno, di natura umana o angelica, potrebbe garantire una tale PRESENZA.
Si pensi a quanti milioni di credenti in Cristo fanno questo, in ogni parte del mondo e in ogni momento,
anche contemporaneamente.
Ebbene, se consideriamo veritiera la promessa di Gesù a tutti i suoi seguaci di ogni tempo, sparsi nel mondo,
dobbiamo concludere che questa può realizzarsi solo se egli è di NATURA DIVINA, in grado cioè di essere PRESENTE OVUNQUE E SEMPRE.





[Modificato da Credente 30/12/2020 15:32]