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San Teodosio di Oria Vescovo

30 agosto


secolo IX







Nell'ultimo quarto del secolo IX resse la Cattedra di Oria un grande Vescovo, Teodosio. Secondo la tradizione locale egli fu educato in Oria da monaci orientali, meglio da anacoreti e trascorse la sua giovinezza presso la corte di Costantinopoli. Eletto vescovo, Teodosio si distinse per la sua attività pastorale, indicendo pure, attorno all'881, un Sinodo. Egli ebbe anche il merito di conservare la pace tra Bizantini e Longobardi e fare convivere nella diocesi la Chiesa latina e quella greca. Si vuole che Teodosio abbia svolto una missione diplomatica a Costantinopoli per conto del papa Stefano V, da cui nell'886 ricevette in dono per la sua Chiesa le reliquie dei santi martiri romani Crisanto e Daria, che depose nella chiesa ipogea a loro dedicata, posta sull'acropoli cittadina e ancora esistente. Lo stesso vescovo Teodosio accolse in Oria, trasportate dalla Palestina, le reliquie di Barsanufio, santo eremita del V secolo, e le depose in una grotta-chiesa, presso la porta della Città, dove su un'architrave monolitico è incisa l'epigrafe +Theodosius episcopus corpus sci Barsanophii condidit et dicabit. Distrutta Oria dai Saraceni, per lungo tempo si perdette il ricordo del Santo. Ritrovate in seguito, le reliquie di Barsanufio furono trasferite nella Cattedrale, dove sono conservate tuttora. S. Barsanufio è il protettore della Città e della Diocesi, che ne celebrano la memoria il 30 agosto.


Autore: Damiano Nicolella