00 24/10/2014 06:33
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Romani 7, 19.24-25

Io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. (...) Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte? Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore!
Rm 7, 19.24-25

Come vivere questa Parola?

Da ragazzina il mio parroco mi aveva consegnato questo capitolo 7 della lettera ai Romani come parola da meditare dopo la confessione. Da allora il dramma che Paolo qui descrive, mi accompagna e mi interroga: il dissidio interiore per cui compio ciò che non voglio è solo del cosiddetto uomo vecchio, che la grazia di Cristo ha cancellato? L'uomo nuovo non vive più questa ambiguità?

Il nostro non è più un corpo votato alla morte, è un corpo redento che si offre a Dio come culto, come offerta gradita! E allora... perché è ancora così vivace in noi la situazione del non fare quello che intuiamo giusto, buono?

Paolo non dà immediatamente soluzioni e risposte; descrive minuziosamente questo dissidio interiore e esteriore e lo lascia a noi. Una rappresentazione emblematica del già e non ancora, di una salvezza arrivata definitivamente, ma non ancora compiuta nella vita personale di ciascuno. Quel non ancora determinato dalla libertà della persona di scegliere o non scegliere l'amore di Dio. Spazio per la ricerca, per intuire la promessa e desiderarla, per dire sì ad un dono senza superficialità. Luogo interiore dove la persona e lo Spirito si incontrano per fare spazio all'amore di Dio. Questa lancinante situazione dell'umanità apre il capitolo della vita nello Spirito e ci introduce pienamente nella vita teologale.

Tutta la riflessione si conclude con un'invocazione di lode a Dio. Come nei salmi, che dopo aver narrato e dato spazio al lamento o alla supplica a volte anche un po' arrabbiata del salmista, si concludono con una lode piena, diretta a Dio!

Signore, fa' che lo Spirito in me oggi lodi e renda grazie a te, per mezzo di Gesù Cristo!

La voce di un Evangelista

Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno. Mt 11, 25


Commento di Sr Silvia Biglietti FMA