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III. UTILITA` DELLO STUDIO DELLE TRE VIE.

Il fin qui detto mostra quanto sia utile e necessario il savio studio
delle tre vie.

633. 1^ E` necessario prima di tutto ai direttori spirituali. Infatti
e` chiaro "che gl'incipienti e i perfetti devono essere guidati con
regole diverse" 633-1; perche`, aggiunge il P. Grou 633-2, "la
grazia degli incipienti non e` la stessa di quella delle anime
proficienti, ne` la grazia delle anime proficienti e` la stessa di
quella delle persone consumate nella perfezione".

Quindi la meditazione discorsiva, necessaria agl'incipienti,
intorpiderebbe le anime piu` progredite. Parimenti, riguardo alle
virtu`, vi e` un modo di praticarle che corrisponde alla via purgativa,
un altro alla via illuminativa, un terzo alla via unitiva. Ora un
direttore che non ha approfondito queste questioni, sara` tentato di
dirigere quasi tutte le anime allo stesso modo e consigliare ad ognuna
cio` che riesce bene a lui. Se l'orazione affettiva semplificata e`
utilissima a lui, sara` tentato di consigliar lo stesso metodo a tutti
i suoi penitenti, dimenticando che a tale orazione non si giunge se
non a grado a grado. Chi nella pratica abituale dell'amor di Dio trova
tutto cio` che e` necessario alla sua santificazione, sara` indotto a
consigliare a tutti la via dell'amore come la piu` breve e la piu`
efficace, dimenticando che l'uccellino senz'ali e` incapace di volare a
tali altezze. Un altro che non abbia mai praticato l'orazione di
semplice sguardo biasimera` le persone che vi si provano, parendogli
che cosiffatto metodo non sia che pigrizia spirituale. Il direttore
invece che ha diligentemente studiato le progressive ascensioni delle
anime fervorose, sapra` adattare i consigli e la direzione al vero
stato dei suoi penitenti, a maggior bene dell'anima loro.

634. 2^ Anche i semplici fedeli studieranno con vantaggio queste
diverse tappe; essi devono certamente lasciarsi dirigere dalla loro
guida spirituale; ma quando, con letture bene scelte, abbiano
afferrato, almeno nelle grandi linee, le differenze che corrono fra le
tre vie, capiranno meglio i consigli del direttore e sapranno trarne
maggior profitto.

Verremo dunque ordinatamente studiando le tre vie spirituali, ma senza
dimenticare che non vi sono quadri rigidi, e che ogni via comporta
molte varieta` e molte forme diverse.
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618-1 S. Tommaso, IIa. IIae, q. 24, a. 9; q. 183, a. 4; Tom. di
Vallgornera, Mystica Theol., q. II, a. II; Le Gaudier, De perf. vitae
spiritualis, IIa. p., sez. I, c. 1; Scaramelli, Direttorio ascetico.
Tr. 2^, Introd.; Schram, Instit. theol. mysticae, XXVI; A. Saudreau, I
gradi della vita spirituale, Prefazione; A. Desurmont, Charite'
sacerdotale, 138-140.

619-1 Cosi`, nella via unitiva, si distinguono generalmente due
forme: la via unitiva semplice e la via unitiva accompagnata da
contemplazione infusa, come spiegheremo piu` avanti.

620-1 Ps. XXXIII, 25.

621-1 Luc., IX, 23.

622-1 I Cor., IX, 26-27.

622-2 Phil., III, 13-14.

622-3 Phil., III, 15, 17.

622-4 I Cor., IV, 16.

622-5 Gal., II, 20.

622-6 II Cor., XII, 2.

623-1 Stromata, VI, n. 12.

623-2 Confer., X1, 6-8.

623-3 De nat. et gratia^, c. LXX, n. 84.

623-4 Epist. XI, n. 8; P. L., CLXXXII, 113-114.

624-1 Matth., V, 8.

626-1 S. Giovanni della Croce, seguito da un certo numero
d'autori, ha una terminologia speciale sulle tre vie che e` necessario
conoscere: chiama incipienti quelli che sono prossimi alla
contemplazione oscura, o notte dei sensi: proficienti, quelli che sono
gia` nella contemplazione passiva: perfetti, quelli che hanno gia`
attraversata la notte dei sensi e quella dello spirito. Cf. Hoornaert,
nota sulla Notte oscura, t. III delle Opere spirituali (p. 5-6).

626-2 I Petr., IV, 10.

633-1 Articles d'Issy, n. XXXIV.

633-2 Manuale delle anime interiori, Parigi, 1901, p. 71.