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1490-1 S. Teresa, Vita, c. XXV-XXX; Castello, Mansione sesta, et
alibi passim; S. Giovanni della Croce, Salita, l. II, c. XXI-XXX, et
alibi passim; Alvarez de Paz, op. cit., t. III, l. V, p. IV, De
discretione spirituum; M. Godinez, Praxis theol. myst., l. X;
Benedetto XIV, De beatificat, l. IV, p. I; Ribet, La mystique divine,
t. II; A. Poulain, Delle Grazie d'Orazione, c. XX-XXIII, (Marietti,
Torino); A. Saudreau, L'Etat mystique, ed. 1921, c. XVII-XXI;
P. Garrigou-Lagrange, Perfect. et contemplation, t. II, p. 536-562;
Mgr A. Farges, Phe'nom. mystiques,
P. IIa..

1490-2 De serv. Dei beat., l. II, c. 32, n. 11: "Siquidem hisce
revelationibus taliter approbatis, licet non debeatur nec possit
adhiberi assensus fidei catholicae, debetur tamen assensus fidei
humanae, juxta prudentiae regulas, juxta quas nempe tales revelatione
sunt probabiles pieque credibiles"

1490-3 Decreto di Urbano VIII, 13 marzo 1625; di Clemente IX, 23
maggio 1668.

1491-1 Sum. theol., III, q. 76, a. 8. -- Il che risulta pure
dalla testimonianza di S. Teresa, Relat. XIII, t. II, dell'edizione
critica spagnuola: "Capi`i, da certe cose che mi disse, che, dopo
essere salito al cielo, non ne discese mai sulla terra per comunicarsi
agli uomini, tranne nel SS. Sacramento.

1492-1 Vita, c. XXVIII.

1492-2 Vita, c. XXIX.

1493-1 Vita, c. XXVII, n. 2 e segg.; (edizione italiana, p.
88-89).

1493-2 Castello, Mansione sesta, c. X, n. 2; (versione italiana,
p. 308).

1494-1 S. Giovanni della Croce tratta a lungo di tre sorte di
locuzioni o parole soprannaturali: successive, formali, sostanziali.
"Chiamo successive certe parole e ragioni che lo spirito, quando sta
raccolto in se`, suole seco andar formando e ragionando... Quantunque
sia il medesimo spirito che cio` fa come strumento, lo Spirito Santo lo
aiuta bene spesso a formar quei concetti, parole e ragioni vere...
Parole formali sono certe parole distinte e formali che lo spirito
riceve non da se`, ma da una terza persona, talora stando raccolto e
talora no. Parole sostanziali sono altre parole che si fanno pure
formalmente nello spirito, talora raccolto e talora no. Le quali fanno
e causano nella sostanza dell'anima quella sostanza e virtu` che
significano". Salita del Monte Carmelo, c. XXVI, n. 2 e c. XXVII, n.
1. Il che spiega poi piu` ampiamente nei capi XXVII-XXIX (alias
XXVIII-XXXI).

1495-1 S. Tom., Ia. IIae, q. 113, a. 8; De veritate, q. 28, a. 3;
cfr. Garrigou-Lagrange, op. cit., t. II, p. 560.

1496-1 La Salita al Carmelo, l. II, c. XVI, n. 2, 3, 5. (alias
XVIII).

1500-1 Tale fu soprattutto Maddalena della Croce, francescana di
Cordova, del secolo XVI^, che, dopo essersi data al demonio fin
dall'infanzia, a diciassette anni entro` in convento e vi fu tre volte
badessa. Aiutata dal demonio, simulo` tutti i fenomeni mistici, estasi,
levitazione, stimate, rivelazioni, profezie piu` volte avverate.
Credendosi in punto di morte, confesso` la cosa, ma poi la ritratto`, fu
esorcizzata e rinchiusa in un altro convento dell'ordine. Cfr.
Poulain, Delle Grazie d'orazione,
c. XXI, n. 36 (Marietti, Torino).

1500-2 S. Teresa ne parla piu` volte: "Accade a certe persone (e
so che e` vero, avendomelo esse comunicato, e non tre o quattro ma
molte) di aver la fantasia cosi` debole o l'intelletto cosi` efficace o
non so che altro, che si fissano talmente nell'immaginazione da
credere di veder veramente tutto cio` che pensano". Castello, Mansione
sesta, c. IX, n. 9 (versione italiana, p. 305).

1501-1 Galat., I, 8.

1502-1 Cosi`, verso la meta` del secolo XIX, una visionaria,
chiamata Canzianilla, carpi` la fiducia d'un pio vescovo che pubblico`
una pretesa rivelazione contenente una pittura orribile dei costumi
dei sacerdoti della sua diocesi; onde fu presto obbligato a dimettersi
(Poulain, op. cit., c. XXII). E questa forse fu la ragione per
cui venne proibita la pubblicazione del Segreto di Melania.

1502-2 Sulla tomba del diacono giansenista Paris, morto nel 1727
e sepolto nel cimitero di S. Medardo a Parigi, avvenivano dei pretesi
miracoli, consistenti in convulsioni accompagnate da gesti poco
modesti, con cui si pretendeva di accreditare il Giansenismo
(N. d. T.)

1502-3 Cosi` si legge nella vita di S. Caterina da Bologna che il
demonio le appariva talora in forma di Cristo crocifisso, ordinandole
sotto pretesto di perfezione cose impossibili, nell'intento di
gettarla nella disperazione. (Vita altera, c. II, 10-13, nei
Bollandisti, 9 marzo).

1504-1 Castello, Mansione sesta, c. VIII, n. 4, 3; (versione
italiana, p.302-303).

1506-1 Mistica citta` di Dio, p. II, n. 128; p. I, n. 122.

1506-2 Bollandisti, 25 maggio, p. 247.

1506-3 Benedetto XIV (De beat.,
l. III, c. LIII, n. 16) discute un'estasi di S. Caterina da Siena, in
cui la SS. Vergine le avrebbe detto di non essere immacolata.

1506-4 Bollandisti, 13 gennaio, prefazione alla vita della
B. Veronica di Binasco; S. A. de' Liguori, Orologio della Passione.

1507-1 S. Bernardo, Lettere, LVI.

1507-2 Il P. Fages, O. P., nell'Histoire de S. V. Ferrier, spiega
che si trattava di profezia condizionata, come quella di Giona su
Ninive e che il mondo fu appunto salvato per le numerose conversioni
operate dal Santo.

1508-1 Rivelazioni supplementari, c. XLIX.

1508-2 Nei libri di Maria Lataste si rinvennero, tra le
rivelazioni, passi presi alla lettera dalla Somma di S. Tommaso.

1511-1 Castello, Mansione sesta, c. III, n. 3 (versione italiana,
p. 286).

1511-2 Salita del Monte Carmelo, l. II, c. X, n. 10 (alias c.
XI); tutto il capitolo e` da leggersi attentamente.

1512-1 Salita del Monte Carmelo, l. II, c. XX, n. 18 (alias c.
XXII).

1513-1 Storia di S. Teresa, scritta da una Carmelitana di Caen
(Libreria Lega Eucaristica, Milano).

1514-1 F. Prat, La Teologia di S. Paolo, T. I, pp. 120-123;
405-498 (Salesiana, Torino); P. Garrigou-Lagrange, op. cit., t.
II, p. 536-538.

1515-1 Bella ed utile lettura e` quella dell'articolo della Somma
in cui S. Tommaso compendia queste varie grazie (Ia. IIae, q. III, art.
4), mostrando quanto siano utili al predicatore della fede: 1) per
dargli una piena conoscenza delle cose divine; 2) per confermare con
miracoli cio` che dice; 3) per predicare la parola di Dio con maggiore
efficacia.

1517-1 Questo termine, ormai tecnico, non e` poi cosi` barbaro come
a prima vista potrebbe parere, avendo per radicale il latino levitas,
leggerezza, privazione di peso, agilita`. (N. d. T.)

1517-2 E` il miracolo di certe martiri che, condannate al
lupanare, non poterono per nessuna forza umana essere smosse dal luogo
in cui stavano (N. d. T.).

1518-1 De beatificat., l. III, c. XLIX.

1519-1 Ribet, La mystique, P. IIa., c. XXIX; Mgr Farges, op.
cit., P. IIa., c. III, a. 3.

1519-2 De beatificat., l. IV, P. Ia., c. XXVI, n. 8-30.

1520-1 Questo miracolo fu accuratamente esaminato nel processo di
canonizzazione, e gli esaminatori conchiusero che non v'era
spiegazione naturale. (Bollandisti, 15 ottobre, t. LV, p. 368, n.
1132).

1520-2 De beatificat., l. IV, P. I, c. XXXI, n. 19-28.

1521-1 La stigmatisation, t. II, p. 183.

1521-2 Benedetto XIV, op. cit., l. IV, P. I, c. XXVII.

1525-1 Questa differenza e` messa in luce anche da increduli come
il Signor De Montmorand, Psychologie des Mystiques, 1920, benche` poi
attribuisca questi fenomeni all'allucinazione. -- Per la confutazione
di tali teorie, cfr. A. Huc, Ne'vrose et mysticisme, Rev. de
Philosophie (P. Peillaube), luglio-agosto 1912, pp. 5, 128;
Mgr. A. Farges, op. cit., p. 522-585.

1526-1 Tale e` il compendio dei caratteri indicati da P. Janet,
L'automatisme psychologique, P. IIa., c. III-IV.

1529-1 Em. Gebhart, Rev. hebdomadaire, 16 marzo 1907.

1531-1 Del Rio, Disquisitiones magicae, 1600; Thyraeus, De locis
infestis; De spirituum apparitionibus; De Daemoniacis, 1699; Ribet,
Mystique divine, t. III; A. Poulain, op. cit., c. XXIV, sez. 6-8;
A. Saudreau, L'e'tat mystique, c. XXII-XXIII.

1531-2 Gli scrittori francesi sogliono chiamare ossessione
diabolica quella che per noi e` infestazione diabolica; e possessione
quella che noi diciamo ossessione. La terminologia italiana puo`
giustificarsi coll'uso nostro e coll'autorita` del linguaggio ufficiale
ecclesiastico, per esempio del Rituale Romano, che, nel titolo De
exorcizandis obsessis a daemone, denomina evidentemente ossessi quelli
che per i Francesi sono posseduti; e la terminologia francese puo`
giustificarsi coll'uso loro e coll'etimologia. (N. d. T.)

1533-1 M. de Lantages, Vie de la Ve'n. M. Agne`s, 1863, P. Ia., c.
X.

1533-2 P. Poulain, op. cit., c. XXIV, n. 94.

1533-3 Bollandisti, 22 febbraio, t. VI, p. 340, n. 178.

1533-4 A. Monnin, Il Curato d'Ars, l. III, c. II, (Marietti,
Torino).

1533-5 Storia di S. Teresa, t. II, c. XXVIII, (Lega Eucaristica,
Milano).

1533-6 P. Poulain, l. cit.

1533-7 Inst. theol. mysticae, sez. 219.

1537-1 Oltre gli autori citati, si confronti Mgr Waffelaert, al
vocabolo possessione nel Dict. d'Apologe'tique.

1538-1 Lettera del 3 maggio 1635 al P. d'Attichy.

1540-1 De exorcizandis obsessis a daemonio. [sic]

1540-2 Si citano infatti casi di esaltazione morbosa, che
risveglia nella memoria lingue dimenticate, o almeno frammenti
sentiti: cosi` una domestica di un ministro protestante recitava passi
greci ed ebraici sentiti leggere dal padrone. -- Prudente quindi e` il
Rituale che dice: ignota^ lingua^ loqui pluribus verbis vel loquentem
intelligere".

1542-1 J. M. Charcot et Richer, Les de'moniaques dans l'art;
Bourneville et Regnard, L'iconographie de la Salpe^trie`re; Richer,
Etudes cliniques sur la grande hyste'rie.

1543-1 Essai de the'ol. morale, c. IV, ed. rifusa dal Dr Ferrand,
1884, p. IV, c. III, sez. 2.

1544-1 "Admoneatur obsessus, si mente et corpore valeat, ut pro
se oret Deum ac jejunet et sacra confessione et communione saepius ad
arbitrium sacerdotis se communiat". (Rituale, De exorciz. obsessis).

1544-2 "Ut fias aqua exorcizata ad effugandam omnem potestatem
inimici, et ipsum inimicum eradicare et explantare valeas cum angelis
suis apostaticis"... (Rituale, Ordo ad fac. aquam benedictam).

1544-3 Prefazio della Croce.

1544-4 Marc., XVI, 17. -- S. Alfonso Rodriguez aveva costume di
far un gran segno di croce nel momento dell'infestazione e di
comandare al tentatore di prostrarsi e adorare Gesu`, in virtu` del
testo di S. Paolo: "Nel nome di Gesu` si pieghi ogni ginocchio in
cielo, in terra e nell'inferno". (Phil., II, 10); il che, dice il
Santo, lo metteva in fuga.

1545-1 Lehmkuhl, Theol. moralis, t. II, n. 574, ed. 1910.

1546-1 Marc., IX, 28.

1548-1 "Circumstantes, qui pauci esse debent, admoneat ne... ipsi
interrogent obsessum, sed potius humiliter et enixe Deum pro eo
precentur (Rituale, l. c.). -- Forse per aver trasgredito una tal
regola, si dovettero gli esorcismi di Loudun cosi` lungamente ripetere,
accompagnati da incresciosi episodi.

1549-1 Rom., VIII, 31.