00 24/10/2013 13:32
sez. I. Dell'infestazione.

1532. I. Natura. L'infestazione e` in sostanza una serie di
tentazioni ordinarie. E` esterna quando opera sui sensi esterni con
apparizioni; interna, quando produce interne impressioni. Trattandosi
non di luoghi ma di persone infestate dal demonio, e` raro che
l'infestazione sia puramente esterna, perche` il demonio non opera sui
sensi se non per turbare piu` facilmente l'anima. Vi sono pero` dei
Santi, che, pur essendo esteriormente infestati da ogni sorta di
fantasmi, conservano nell'anima inalterabile pace.

1533. 1^ Il demonio puo` operare su tutti i sensi esterni:

a) Sulla vista, apparendo ora sotto forme ributtanti, per atterire le
persone e distoglierle dalla pratica della virtu`, come fece con la
V. Madre Agnese de Langeac 1533-1 e con molti altri; ora sotto
forme seducenti, per attirare al male, come avvenne spesso a
S. Alfonso Rodriguez 1533-2.

b) Sull'udito, facendo sentire parole o canti blasfemi od osceni, come
si legge nella vita di S. Margherita da Cortona 1533-3; o
cagionando rumori per spaventare, come qualche volta accadeva a
S. Maddalena de' Pazzi e al S. Curato d'Ars 1533-4.

c) Sul tatto, in doppio modo: ora con percosse e ferite, come si legge
nelle bolle di canonizzazione di S. Caterina da Siena e di
S. Francesco Saverio e nella vita di S. Teresa 1533-5; ora con
amplessi provocanti al male, come narra di se` S.Alfonso
Rodriguez 1533-6.

Vi sono dei casi, come osserva il P. Schram 1533-7, in cui queste
apparizioni sono semplici allucinazioni prodotte da soverchia
eccitazione nervosa; ma sono anche allora terribili tentazioni.

1534. 2^ Il demonio opera pure sui sensi interni, la fantasia e la
memoria, e sulle passioni, per eccitarle. Uno si sente, quasi a suo
dispetto, invaso da fantasie importune, noiose, che persistono non
ostante i vigorosi sforzi di cacciarle via; si trova in preda a
fremiti d'ira, ad angosce di disperazione, a moti istintivi
d'antipatia; o prova invece pericolose tenerezze senza ragione alcuna
che le giutifichi. E` difficile, e` vero, molte volte determinare se si
tratti di vera infestazione diabolica, ma quando tali tentazioni sono
nello stesso tempo repentine, violente, tenaci, e difficili a spiegare
con cause naturali, vi si puo` vedere una speciale azione del demonio.
Nei casi dubbi, e` bene consultare un medico cristiano, che esamini se
tali fenomeni dipendano da stato morbosa che possa essere da buona
igiene attenuato.

1535. II. Condotta del direttore. Deve associare la piu` oculata
prudenza alla piu` paterna bonta`.

a) Non prestera` certamente fede, se non ne abbia prove serie, a una
vera infestazione. Ma, infestazione o no, deve usar compassione coi
penitenti assaliti da tentazioni violente e tenaci e aiutarli con savi
consigli. Ricordera` loro in particolare quanto dicemmo sulla
tentazione, sul modo di resistervi, n. 902-918, e sui rimedi
speciali contro la tentazione diabolica, n. 223-224.

b) Se, sotto la violenza della tentazione, avvenissero disordini senza
alcun consenso della volonta`, rammenti che non si da` peccato senza
consenso. Nel dubbio, giudichera` che non ci sia stata colpa, almeno
grave, quando si tratti di persona abitualmente ben disposta.

c) Trattandosi di persone fervorose, il direttore esaminera` se queste
persistenti tentazioni non entrino forse nel novero delle prove
passive che abbiamo piu` sopra descritte, al n. 1426; e allora dara`
a queste persone consigli adatti al loro stato interiore.

1536. d) Se l'infestazione diabolica e` moralmente certa o molto
probabile, si possono adoperare, in forma privata, gli esorcismi
prescritti dal Rituale Romano o altre formole piu` brevi; e` bene in
questo caso non avvertire la persona che si sta per esorcizzarla, ove
si temesse che questo avviso possa turbarne o esaltarne la fantasia;
basta dirle che le si recita una preghiera approvata dalla Chiesa. Per
gli esorcismi solenni occorre la licenza dell'Ordinario e le
precauzioni che indicheremo parlando dell'ossessione.