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10. Causazione e controllo basati sulla contingenza di scelta (CCCC)

La CCCC è un formalismo basato sulla teoria delle decisioni che definisce come ottenere funzione e organizzazione potenziale, ed è l’unica causa nota in grado di produrre funzione e organizzazione non banali. In nessun caso la CCCC può essere spiegata o prodotta mediante il caso e/o la necessità. Essa è l’essenza stessa di ogni formalismo: l’evoluzione non può produrla o spiegarla. L’evoluzione non ha finalità, e non può fare scelte di programmazione a livello genetico molecolare (il principio di selezione genetica (GS); vedere alla Sezione 12) [178,179]. La selezione naturale può unicamente favorire i migliori fenotipi tra quelli già “calcolati”, già viventi. La vita è controllata, non semplicemente vincolata in senso fisico-dinamico, da scelte pragmatiche che mirano alla funzione formale. Né la fisico-dinamica né l’evoluzione possono fare tali scelte di programmazione in corrispondenza delle porte logiche e dei commutatori configurabili della vita.

Come si insegnava decenni fa, e ancora si dovrebbe, “La vita non è ‘un sacchetto di enzimi’.” La vita è una sinfonia di algoritmi genetici altamente ottimizzati e coordinati. Il metabolismo e l’omeostasi fuori dall’equilibrio sono impossibili da ottenere senza ottimizzazione algoritmica collettiva e cooperativa [88]. L’ottimizzazione algoritmica è un obiettivo formale; non può essere conseguita tramite il determinismo di causa-effetto. Il determinismo di causa-effetto della fisico-dinamica non è l’unica forma di causazione. La programmazione della PI e il successo computazionale per cui essa determina le istruzioni possono essere ottenuti solo tramite CCCC [84,85,107,180]. La CCCC è in definitiva di gran lunga più importante per qualsiasi sistema formale noto; essa dirige gli eventi verso i risultati pratici che vengono valutati dagli agenti. La CCCC è una vera causa primaria che porta a effetti molto reali, in particolare all’effetto di un lavoro utile invece di un mero vincolo fisico-dinamico. Essa è in grado di generare livelli straordinari di funzionalità peculiari che non sono mai state osservate come conseguenza della casualità o della necessità definita dalla legge. Né la fisico-dinamica né l’evoluzione possono prefiggersi l’utilità potenziale (come per esempio la programmazione del successo computazionale prima della sua realizzazione). La CCCC lo fa: essa è l’unica causa conosciuta, l’unico timoniere dei formalismi.

 

11.  La vita organizza i suoi componenti in sistemi funzionali stabili (SFS)

In primo luogo, dobbiamo chiarire ciò che è veramente un “sistema”. Un “sistema” è un’organizzazione concettuale, astratta, generata da contingenze di scelta, non dal caso o dalla necessità, che tipicamente genera processi o procedure formali aventi risultati pragmatici [82,83,88]. Un “sistema meteorologico” non è un vero e proprio sistema. Si tratta semplicemente di un’interfaccia fisico-dinamica di vento, temperatura e differenziale di pressione atmosferica. Un fronte meteorologico può comportare cambiamenti di fase e manifestare auto-ordinamento (per esempio un uragano); ma non è organizzato. Non manifesta alcuna contingenza di scelta, nessun obiettivo o scopo, nessuna realizzazione di funzioni o di utilità. I fronti meteo non hanno componenti formali, né risultati computazionali, né ottimizzazione algoritmica, e nemmeno alcuno scopo intenzionale.

Neanche i più semplici sistemi funzionali stabili (Sustained Functional Systems, SFS) [82,84,88] (per esempio il primo motore termico non banale) possono essere organizzati senza il controllo del diavoletto di Maxwell (un agente) che sceglie volontariamente quando aprire e chiudere lo sportellino tra i compartimenti [88]. La natura inanimata produrrà ciecamente l’equilibrio (mediante leggi fisse, inviolabili) tutte le volte, piuttosto che la separazione e la compartimentazione delle particelle di gas inerte più veloci da quelle più lente. Non può essere creato alcun potenziale energetico da un gas inerte, in assenza delle scelte intenzionali del diavoletto. Le decisioni del diavoletto allo sportello sono puramente formali e non fisiche. Esse non sono soggette alla Seconda Legge della Termodinamica: solo il movimento di apertura e chiusura fisica della porticina lo è. Per questo, è necessario che dell’energia utilizzabile come lavoro venga generata, impiegata, accumulata e richiamata all’occorrenza per muovere lo sportello. Dei meccanismi formali devono essere organizzati e ottimizzati algoritmicamente per ottenere il pagamento del prezzo energetico dell’apertura e chiusura della porticina.

La capacità del diavoletto di Maxwell di generare un motore termico da molecole di gas inerte è fondamentale per la discussione sulla vita. Un siffatto motore termico non può essere attribuito a  fenomeni fisico-chimici di causa-effetto come reazioni, interazioni o cambiamenti di fase. I gas ideali non sono reattivi. In questo modello la questione riguarda esclusivamente la termodinamica. La Seconda Legge può essere temporaneamente e localmente aggirata solo attraverso causazione (meccanismi  di attuazione) e controllo per contingenza di scelta (CCCC) operanti sullo sportello [1,2], non mediante il caso e la necessità della fisico-dinamica. Lo stesso vale per il metabolismo e la vita. Sono i controlli, non i vincoli, a rendere possibile la vita. Sebbene la vita usi reazioni chimiche piuttosto che molecole di gas inerte, deve pur sempre dirigere algoritmicamente molte migliaia di eventi fuori dall’equilibrio per organizzare formalmente gli “organismi” viventi.

Qualcuno ha affermato che è necessario più lavoro per far funzionare la porticina di quanto se ne ottenga mediante il suo funzionamento. Questo può essere vero per un dato ciclo individuale di lavoro; tuttavia, mediante un’accorta programmazione del funzionamento dello sportello, è possibile conquistare la sinergia degli effetti di separazione delle particelle calde e fredde. I formalismi sono sempre stati la chiave dell’elusione temporanea e locale della Seconda Legge. Modalità più efficienti di utilizzo formale dell’energia immagazzinata possono rendere efficace il funzionamento dello sportello originale. La generazione del lavoro utile per attivare fisicamente lo sportello, tuttavia, richiede l’attenta gestione di sportelli ancora più formalmente controllati (porte logiche e commutatori configurabili in dispositivi e macchine aggiuntive). La vita fabbrica e impiega proprio simili macchine molecolari e sofisticati nanocomputer [108].