00 28/09/2013 12:39

I libri canonici sono in armonia gli uni e gli altri;  nel caso ad esempio della morte di Giuda il traditore raccontata in modi diversi, dobbiamo prendere tutto il contesto della morte di Giuda e quindi viene fuori che Giuda il traditore si è impiccato e quindi la fune non ha retto e quindi è precipitato.
Ciò sussegue un ordine ben preciso, così dicosi per tutti i libri Ispirati, come nel caso della creazione, del diluvio, e altri argomenti, sono tutti in armonia. Non può dirsi dei libri dei Maccabei anche se dall'argomento storico, i personaggi sono esistiti,  alcuni fatti non reggono, in quando non è possibile che Giuda Maccabeo, dopo morto scrive una lettera e ne tantomeno la morte di Antioco Epifane raccontata in tre modi diversi , Teofilo fa questa tesi, ma non regge

Inoltre, la morte del re Antioco Epifane è raccontata in tre modi diversi. La prima volta muore di tristezza (1 Mac. 6:13-16). La seconda volta muore in Persia nel tempio di Nanea fatto a pezzi dai sacerdoti (2 Mac. 1:11-16). La terza volta muore ritornando dalle regioni della Persia colpito da una piaga incurabile (Mac. 2:9:5-29).

Nel caso in questione,  possiamo pensare che Antioco, gravemente ammalato e colpito da una piaga può essere stato anche massacrato e ucciso, e poi roso dai vermi.


Si obietta:

Non può dirsi dei libri dei Maccabei anche se dall'argomento storico, i personaggi sono esistiti, alcuni fatti non reggono, in quando non è possibile che Giuda Maccabeo, dopo morto scrive una lettera.

 

Ma la ricerca storica ha portato al ritrovamento di una tavoletta cuneiforme che riporta una cronologia dei re seleucidi  e si è potuto determinare che nei due libri dei Maccabei vengono utilizzati almeno due diversi calendari: quello giudeo-babilonese e un altro che segue il calendario macedone.

Ma non è escluso che possano trovarsi anche computi relativi ad altri calendari. Pertanto vi possono essere date che sembrano in contraddione fra loro ma in realtà non lo sono.

Tanto per fare un esempio al riguardo di cronologia apparentemente contradditoria abbiamo un caso emblematico proprio nei Vangeli. Si tratta dello svolgimento dei fatti della passione di Cristo , che rappresentava un cavallo di battaglia per i detrattori della storicità dei vangeli e che ha assillato per molto tempo i difensori di essi.

Non si riusciva infatti a conciliare in modo attendibile la divergenza tra i tre vangeli sinottici e il vangelo di Giovanni.

Infatti seguendo i sinottici Gesù sarebbe morto il 15 Nisan, mentre seguendo la narrazione di Giovanni, Gesù sarebbe morto il 14 Nisan.

Questo aveva delle implicazioni sul piano dell’intero racconto che non trovava più quella rispondenza storica rispetto a tutte le azioni compiute nei giorni solenni della Pasqua, che non sarebbero stati possibili inficiando l’attendibilità dei Vangeli.

Le risposte tentate furono molte ma tutte insoddisfacenti, finchè lo studio di documenti rabbinici ha permesso di verificare che i sistemi con cui all’epoca si fissava il tempo, era di una elasticità appena concepibile per noi moderni (vedi paragrafo 180 del libro Vita di Gesù Cristo di G Ricciotti). E’ stato anche rilevato che vi era divergenza tra il calendario dei Sadducei e quello dei Farisei.

Questo spiegherebbe l’apparente divergenza della cronologia della Passione.

Al tempo stesso consente di sostenere che le stesse apparenti contraddizioni possano essere presenti in altri libri biblici, come anche quelli dei Maccabei.

Non vi è nessuna difficoltà nel fatto che possa essere uccisa una persona che abbia già una malattia e che dopo la morte manifesti la presenza di vermiQuesti particolari di per sé possono coesistere e integrarsi a vicenda.

E come si spiega che una volta muore in Persia e un'altra volta ritornando dalle regioni della Persia?

 E’ possibile che l’autore intendesse riferire fatti distinti da attribuire ad Antioco IV e ad Antioco III il quale, morì in una imboscata col suo esercito dopo aver saccheggiato un tempio in Elimaide . (vedi nota Bibbia di Gerusalemme)

 

Considerando quanto sopra, per poter dire con assoluta certezza che vi è contraddizione nelle affermazioni della Scrittura, occorrerebbe poter disporre di tutti gli elementi, mentre spesso invece si dispone solo di una parte di tali elementi. Possiamo essere certi di possedere tutti i calendari dell’epoca o di sapere quali erano stati applicati in tutti i singoli casi?

Stessa domanda andrebbe fatta per ogni singola questione controversa.

 Se, di fronte agli attacchi dei detrattori, i cattolici avessero messo al bando il Vangelo di Giovanni solo perché la cronologia non corrisponde agli altri tre sinottici, ora avremmo un canone monco, privato praticamente del cuore stesso della Scrittura. Bisogna dare atto invece che, forti della tradizione che ci ha consegnato tale libro come ispirato, la Chiesa non ha mai ceduto neanche ai critici più implacabili, tenendo ben stretto il Vangelo di Giovanni.

La stessa cosa farà per tuttii gli altri libri.

 Anche se oggi non potessimo avere nessun elemento di risposta ai perché che possano sorgere riguardo a qualsiasi libro biblico, resteremmo ancorati al canone così come ci è stato trasmesso, così come lo avevano anche Gesù e gli apostoli dicendo a noi stessi, analogamente a come già diceva S.Agostino:  non è la Bibbia che sbaglia ma sono io che non comprendo.