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3. Di meraviglia in meraviglia.

Quando però tu contempli queste cose non illuderti di comprendere l’incomprensibile. Hai ancora da considerare infatti a proposito di questi sei modi, qualcosa che suscita forte stupore e ammirazione nell’occhio della nostra mente. Infatti vi è ancora somma comunicatività congiunta alle proprietà delle persone, somma consustanzialità con la pluralità delle ipostasi; la massima somiglianza con la distinzione personale; la somma coeguaglianza con l’ordine gerarchico. La somma coeternità è congiunta alla emanazione e la somma cointimità con la emissione.
Chi nel contemplare tante meraviglie non si leva in ammirazione? Ma tutte queste cose riusciamo a comprenderle con certezza come presenti nella Santissima Trinità, soltanto se leviamo gli occhi alla suprema eccellenza del bene. Se infatti vi è somma comunicatività e vera diffusione, vi è anche vera origine e vera distinzione: e poiché non una parte, ma il tutto viene comunicato, viene dato proprio quello che si ha e tutto: per cui l’emanante e il producente mantengono la distinzione delle proprietà pur essendo essenzialmente uno.
Distinguendosi secondo le proprietà, essi hanno proprietà personali, pluralità di ipostasi, origine per emanazione, ordine di successione per origine e non per posteriorità, emissione non per mutamento di luogo, ma per libera spirazione dell’autorità di colui che produce e invia rispetto a colui che è inviato.
Poiché però essi sono una sola sostanza, dev’esserci unità nell’essenza, nella forma, nella dignità, nell’eternità, nell’esistenza e nell’incircoscrivibilità.
Se tu consideri una per una queste cose, sei in grado di contemplare la verità; se le confronti tra di loro, hai motivo di abbandonarti a profondissima ammirazione. Devi perciò considerare insieme tutte queste cose per poter passare con la tua mente dall’ammirazione alla contemplazione ammirabile.