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6. Anche le scienze sono immagine della Trinità.

A tale speculazione che l’anima è in grado di fare sul suo Principio trino e uno per mezzo della trinità delle sue potenze che ne fanno un’immagine di Dio, sono di aiuto i lumi delle scienze che la perfezionano, la integrano, e rappresentano la beatissima Trinità in tre modi.
Infatti tutta la filosofia è naturale o razionale o morale. La prima tratta della causa dell’essere, e perciò conduce alla potenza del Padre; la seconda della ragione dell’intendere, e perciò conduce alla sapienza del Verbo; la terza della norma di vita e quindi porta alla bontà dello Spirito Santo.
Ancora: la prima si divide in metafisica, matematica, fisica. La prima tratta delle essenze delle cose; la seconda dei numeri e delle figure; la terza delle cose naturali, delle loro forze e influenze. Perciò la prima rimanda al Primo Principio, il Padre; la seconda al Figlio che ne è l’Immagine; la terza al Dono dello Spirito Santo.
La seconda si divide in grammatica, che ci rende idonei ad esprimerci; logica che ci fa acuti nell’argomentare; retorica che abilita a convincere e commuovere. Anche questo suggerisce il mistero della stessa beatissima Trinità.
La terza si divide in monastica, economica, politica. Perciò la prima rappresenta l’innascibilità del primo Principio; la seconda la familiarità del Figlio; la terza la liberalità dello Spirito Santo.

7. Conclusione.

Tutte queste scienze hanno regole certe e infallibili che sono come lumi e raggi che dalla legge eterna scendono nella nostra mente. Innondata e irradiata da tanti splendori, a meno che non sia cieca, essa può venir condotta attraverso se stessa fino a contemplare quella luce eterna.
Questa irradiazione di luce e questa riflessione eleva gli spiriti sapienti all’ammirazione; e al contrario induce al turbamento gli stolti che rifiutano di credere per intendere.
Così si avvera il detto profetico: Tu illumini mirabilmente dai tuoi monti eterni; ma sono turbati coloro che sono stolti nel loro cuore (Sal. 75, 5-6).