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15. Invito a vedere e udire.

Perciò colui che non viene illuminato da tanti splendori, è davvero cieco; è sordo se non si risveglia tra tante voci; è muto chi di fronte a tante opere, non loda Dio; ed è stolto colui che con tante prove non s’accorge del primo Principio.
Apri dunque gli occhi, accosta l’orecchio della tua anima, sciogli le labbra, avvicina il tuo cuore (Prov. 22, 17): e potrai vedere, udire, lodare, amare e adorare, magnificare e onorare il tuo Dio; perché non si rivolti contro di te l’universo. Per questo infatti l’universo combatterà contro gli insensati (Sap. 5, 21), e, al contrario, per i saggi sarà motivo di gloria, in quanto essi potranno dire: Tu mi hai dato gioia, Signore, con le cose che hai fatto; io esulterò nelle opere delle tue mani (Sal. 91, 5). Quanto sono grandi le tue opere, o Signore! Tu hai fatto con sapienza ogni cosa; la terra è tutta piena del tuo dominio (Sal. 103, 24).