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CAPITOLO 56
Le illusioni che subiscono quelli che fanno affidamento sulle proprie risorse intellettuali e sulla sapienza umana, piuttosto che sulla dottrina e sugli insegnamenti della santa chiesa

Ci sono poi alcuni che se anche non cadono nell’errore che ho appena esposto, tuttavia, a causa del loro orgoglio, della loro mente speculativa e avida di sapere, e della loro erudizione, abbandonano la dottrina e gli insegnamenti della santa chiesa. Tutti costoro, e anche i loro sostenitori, fanno troppo affidamento sul proprio sapere. E poiché non sono fondati, né lo sono mai stati, sull’umile cieca esperienza contemplativa e su una vita virtuosa, allora meritano di avere un’esperienza falsa e illusoria, contraffatta e prodotta dal nemico spirituale.
Avviene così che alla fine prorompono in bestemmie contro tutti i santi, i sacramenti, e gli ordinamenti della santa chiesa. Non mancano poi uomini di mondo dediti ai piaceri della vita, i quali ritengono troppo dure le leggi imposte dalla santa chiesa a chi vuol emendarsi. Costoro, con prontezza e leggerezza sconcertante, passano dalla parte di questi eretici e sostengono fermamente, perché pensano di poter fare, sotto la loro guida, una via più comoda di quella ordinata dalla santa chiesa.
In verità, chi non vorrà percorrere la via stretta che porta al cielo, si ritroverà su quella larga che porta all’inferno. Questo è quel che penso io, ma ognuno potrà rendersene conto di persona. E credo pure che se noi potessimo vedere chiaramente questi eretici e i loro sostenitori, così come saranno l’ultimo giorno, li vedremmo oppressi dal peso della loro impudente sfrontatezza nel sostenere l’errore; ma anche dal peso dei grossi e orribili peccati del mondo e della loro carne corrotta, che hanno commesso in segreto. E a buon diritto allora si può chiamarli discepoli dell’Anticristo, poiché di essi si dice che, nonostante la loro apparente virtù, in privato sono libertini e depravati.