00 07/09/2013 12:31
CAPITOLO 49
La sostanza della perfezione sta tutta in una retta intenzione; tutte le armonie e dolcezze e consolazioni che si possono avere in questa vita sono puramente accidentali

Perciò, ti prego, disponiti di buona voglia a seguire quest’umile slancio d’amore del tuo cuore, perché esso vuol essere la tua guida in questa vita e vuol condurti alla felicità eterna nell’altra. Quest’impulso d’amore, senza il quale non c’è opera buona che si possa cominciare o finire, è l’essenza e la sostanza di ogni retta esistenza. In poche parole, non è altro che una retta intenzione in armonia con Dio, e una sorta d’appagamento e di contentezza che senti nella tua volontà per tutto quello che egli fa.
Questa retta intenzione è la sostanza della perfezione. Per quanto possano essere sante, tutte le dolcezze e le consolazioni, sia fisiche che spirituali, non sono che accidenti al suo confronto, e non fanno altro che dipendere da questa retta intenzione. Accidenti li chiamo, perché possono esserci o meno senza che la perfezione ne risenta. Naturalmente, mi riferisco a questa vita, perché non sarà così nella beatitudine celeste, dove tali dolcezze saranno unite in maniera inseparabile alla loro sostanza, così come il corpo in cui operano attualmente sarà unito all’anima. E così la loro sostanza qui in terra non è altro che una retta intenzione del tutto spirituale. E son proprio certo che chi giunge alla perfezione di questo volere, per quel che è possibile quaggiù, è ugualmente contento e felice quando ha le dolcezze e consolazioni che possono capitare all’uomo in questa vita, come quando non le ha, se tale è la volontà di Dio.