00 25/01/2019 23:22
Testimonianza di una ostracizzata:

Quei ricordi lontani nel tempo, confusi tra il mare e la neve, divisa da due nazioni ecco, come eterea creatura tra la folla mi sento invisibile, ricordi lontani ma fervidi e dolorosi, laceranti, realtà vissute e cancellate da forti poteri che annullano una vita vissuta o solo immaginata, a volte mi chiedo se ho soltanto sognato.
Genitori, un padre poco presente, spesso deluso e la mia fuga, verso altri lidi avviluppata dalle spire di un serpente che sommessamente prima mi abbraccia e poi mi stritola, un matrimonio e una fede, due prigioni e una vita la mia.
M’illudevo di aver trovato Dio ma Geova era solo l’inganno e ancora la fuga precipitosa, sofferta e alienante, una setta che ti annulla e ti distrugge, cosi ero io ed ora?
Ora è anche peggio, io non ci sono, eterea e invisibile, rinnegata tacitata, una risposta lapidaria come una condanna irreversibile: “non ti conosciamo”; l’assurdo inaspettato, un bavaglio che mi tappa la bocca e m’impedisce di parlare, di urlare al mondo la mia verità,ecco è cosi, la mia verità non è più la mia verità, resta l’inganno e l’omertà di chi preferisce non parlare, dei figli che rinnegano il loro sangue: il mio.
Ripenso ai percorsi tortuosi e, spesso pericolosi del mio passato, mi chiedo se, quegli attimi di rischio erano momenti migliori di quelle spire di serpente che dovevano proteggermi e invece mi hanno stritolata?
Come raccontare la mia vita senza poterla dimostrare?
Non posso, forse qualcuno mi crederebbe lo stesso ma, solo perché c’è chi come me ha subito ostracismo, persecuzione, alienazione… c’è chi come me, nel suo passato da testimone ha visto casi di pedofilia, azioni vergognose evidenti e insabbiate, nessuno parli, nessuno dica, Geova comanda attraverso i dettami del corpo direttivo, Geova prima di tutto, prima di noi stessi, prima di chi ci ha partoriti, chi di abbiamo partorito.
Chi tra gli ex tdg non ha visto o vissuto esperienze come questa?
Inutile domanda, chi risponde si nasconde, certo si, Geova e il suo popolo eletto se ne sta nascosto dentro la nebbia ma in debito agguato,pronto a riprenderti, a riempirti di sensi di colpa, ad incitarti a pregare, a rafforzare una fede che va scemando, che giorno dopo giorno si affievolisce e muore con me, con voi che avete vissuto con la vostra pelle una storia, tanto simile alla mia, troppo uguale alla vita di milioni di altri e torna la domanda, tornano i se e i ma, tornano costanti e imprimenti i sensi di colpa: dove ho sbagliato e cosa ho sbagliato; la depressione si fa acuta, si metabolizza e diventa fisica, spesso mortale.
L’idea inculcata che dopo la setta vi è il nulla, nessun amico, nessun parente o peggio, i parenti son forti in fede e restano tra le spire del serpente mentre io mi divincolo e fuggo ma, fuggo da sola e i miei figli restano li a pregare e perdonare l’imperdonabile e io, essere eterea e invisibile, ecco, non mi è concesso parlare, non mi è concesso riferire, potrei morire ma poco importa, son già morta dentro, non vedo la differenza, chi amo è li e sembra starci bene, con il tempo il termine “Geova” è sostituito dal termine “figli miei” ma, non mi ascoltano, non mi vedono o non vogliono vedere eppure vi ho partoriti, siete il mio sangue, figli vi amo più di me stessa, ma non amo più quel Dio, ho capito che non è Dio e non merita la mia devozione, nemmeno la vostra ma, non vi è dato sapere o non volete sapere, le vostre menti non vi appartengono più, non credo ai miracoli, aspetto, aspetto.