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Negli scritti di Russell si attribuiva un'enorme importanza alla data del 1914:



1914 «In questo capitolo presentiamo l'evidenza biblica che dimostra come la fine completa dei Tempi dei Gentili, cioè, la fine completa del loro permesso di dominare, sarà raggiunta nell'A.D. [Anno Domini]: 1914; e che quella data vedrà la distruzione del dominio dell'uomo imperfetto. ... In quella data il regno di Dio ... avrà ottenuto il controllo pieno e universale, e quindi sarà "insediato", ovvero saldamente instaurato in terra sulle rovine delle presenti istituzioni ... il gran "tempo di afflizione quale non fu mai da quando esistono le nazioni", perverrà [entro il 1914, ndr] al culmine in una situazione di universale anarchia. Prima di quella data il Regno di Dio, costituito al potere sarà sulla terra e percuoterà e schiaccerà l'immagine dei Gentili (Dn. 2:34) e annienterà completamente il potere di quei re». (Studi sulle Scritture, vol. 2, pp. 767778, 1889. Cliccare sui numeri per visualizzare l'originale). «Non vediamo alcun motivo per cambiare le date né le potremmo cambiare anche se volessimo. Esse, ne siamo convinti, sono date di Dio, non nostre. Ma tenete bene in mente che la fine del 1914 segnerà non già il principio, ma la fine del tempo di angoscia» (Zion's Watch Tower, luglio 1894, ristampa, p.1677; il corsivo è nel testo. Qui l'originale). In una delle più note, ma pochissimo conosciuta, pubblicazione di Russell, Three World and the Harvest of This World (Tre Mondi e la mietitura di questo mondo) si legge: «E durante questi quarant’anni, [1874-1914 ndr] il regno di Dio dev’essere stabilito (ma non nella carne, "prima quello naturale e poi quello spirituale)", i Giudei saranno restaurati, i Regni Gentili fatti a pezzi, "come stoviglie d’argilla", e i regni di questo mondo diverranno i regni del nostro Signore e del suo Cristo, e verrà introdotta l’era del giudizio ... Non sono disposto ad ammettere che in questo calcolo possa esservi anche un solo anno di errore. E questo non per dogmatismo, poiché sono pronto ad ammettere che la mia opinione ed i mieiragionamenti possono dimostrarsi errati come quelli di molti altri; e se, nel caso di cui ci occupiamo, disponessi di un solo argomento a favore, sarei pronto a riconoscere che vi potrebbe essere la possibilità che un errore possa saltar fuori inaspettatamente. Ma vi è una così gran massa di evidenze. Molti degli argomenti, la maggioranza direi, non si basano sulla teoria giorno-anno, ed alcuni di loro, non sono nemmeno basati sulla cronologia; e tuttavia fra tutti quanti esiste una meravigliosa armonia. Se aveste risolto un difficile problema di matematica, potreste pensare di aver commesso qualche errore di calcolo. Ma se aveste risolto quel problema in sette modi diversi raggiungendo in ciascun caso lo stesso risultato, sareste sciocco se dubitaste ancora della sua esattezza. Questo è un esempio pertinente del peso dell’evidenza che esiste a favore della correttezza della nostra attuale posizione» (pagg. 8384, il corsivo è nel testo).


Quindi, ecco che cosa, in sintesi, si attendevano Russell e il suo gruppo per il 1° ottobre 1914:




  1. Il completo rovesciamento di tutti i regni o governi umani;




  2. La presa di potere totale e assoluta da parte di Dio mediante Cristo;




  3. La restaurazione del popolo d’Israele in Palestina.




Vi erano anche altre cose che essi si attendevano. Come scrisse in una lettera del 1914 uno degli intimi associati di Russell C.J. Woodworth, ad un suo correligionario: "Probabilmente ti sembro ridicolo perché il 1° ottobre 1914 non sono andato in cielo". Sì, il "rapimento" era un’altra delle cose che era attesa immancabilmente per quella data, e che, naturalmente non si verificò. Ritornando, adesso, alle attese per il 1914, possiamo vedere chiaramente che: nessun regno umano fu rovesciato dal regno di Dio, il regno di Dio non prese possesso degli affari terreni, il popolo d’Israele non fu restaurato nella sua patria, nessuno degli studenti biblici, fu "rapito" al cielo. In poche parole, niente di quello che Russell si attendeva ebbe luogo. Né d’altra parte era possibile che accadesse, in quanto, come ammette lo stesso libroProclamatori, a pagina 631, "tutte quelle speranze e previsioni si basavano sul vivo desiderio di vedere l’adempimento delle infallibili promesse di Dio ben note a quei cristiani zelanti". Evidentemente, il "vivo desiderio" non è sufficiente perché la cosa desiderata si avveri, e ciò fu più che mai vero per il gruppo di Russell. Bisogna però dire, a onor del vero, che il "vivo desiderio" è un’aggiunta posteriore, in quanto per Russell, come abbiamo già visto, non si trattava di un "vivo desiderio" ma di una incrollabile certezza.
«Alcuni dei primi numeri della Torre di Guardia, come quelli del dicembre 1879 e del luglio 1880, mostrarono che il 1914 E.V. era un anno molto importante dal punto di vista della profezia biblica. Nel 1889 tutto il quarto capitolo del secondo volume dell'Aurora del Millennio[...] fu dedicato al soggetto “I tempi dei Gentili”. Ma che cosa avrebbe significato la fine dei tempi dei Gentili? Gli Studenti Biblici non erano completamente sicuri di ciò che sarebbe accaduto. Erano convinti che la cosa non si sarebbe risolta con la distruzione della terra nel fuoco e con l’eliminazione della vita umana. Anzi sapevano che avrebbe contraddistinto un momento significativo per il dominio divino. Dapprima pensavano che entro quella data il Regno di Dio avrebbe ottenuto il pieno controllo universale. Quando questo non si verificò, la loro fiducia nelle profezie bibliche che indicavano quella data non vacillò. Conclusero invece che la data aveva indicato solo il punto di partenza per quanto riguardava il dominio del Regno. In un primo momento avevano anche pensato che quella data sarebbe stata preceduta da disordini mondiali che sarebbero culminati nell’anarchia (che a loro avviso avrebbe accompagnato la guerra del “gran giorno dell’Iddio Onnipotente”). (Riv.16:14) Ma poi, dieci anni prima del 1914, La Torre di Guardia inglese indicò che i disordini mondiali che sarebbero sfociati nell’annientamento delle istituzioni umane si sarebbero verificati subito dopo la fine dei tempi dei Gentili». - Libro Proclamatori, p. 135.

I TdG impararono ben poco da questi errori.


[Modificato da Credente 18/05/2017 16:12]