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Sempre a pag. 7 dell'opuscolo tdg in esame, si legge: " Clemente Alessandrino, morto verso il 215 E.V., definiva Gesù nella sua esistenza preumana "una creatura", mentre chiamava Dio "l'increato", ed anche "imperituro e unico vero Dio". Diceva che il Figlio "veniva dopo il solo onnipotente Padre", ma non era uguale a lui ".

Sarebbe del tutto opportuno che il TdG che ha conservato la propria facoltà di riflessione e di valutazione, si premuri di leggere qualche  scritto integrale e autentico; si accorgerà che Clemente di Alessandria insegnò esattamente il contrario di quanto gli fa dire il geovismo, che lo cita senza riferire la fonte dalla quale è tratto il suo pensiero. Nella sua opera "Il Pedagogo", Clemente dice "Il nostro pedagogo è simile a suo Padre Iddio di cui è Figlio: Dio puro in forma d'uomo, esecutore del volere patemo, Lògos Dio, Colui che è nel Padre, Colui che è alla destra del Padre, Dio anche con la forma umana ".(CLEMENTE ALESSANDRINO, Il pedagogo libro I, II, 4, 1.)

Negli scritti di Clemente Alessandrino troviamo affermato con esattezza il dogma della Trinità, la generazione del Verbo, che non solo precede la creazione, ma è senza principio, perché il Padre non è Padre se non alla condizione di avere un Figlio. (ndr certo, altrimenti si potrebbe pensare che ci fu un tempo in cui Dio non era Padre, era solo Dio, ma non Padre e per giunta muto, visto che gli mancava la Parola. E’ evidente che questa è un’eresia, ma i comuni TdG non se ne accorgono.)

Nell'opera gli "Stromati" Clemente dice: " Il Presbiterio spiegò il signíficato di "dal principio", dicendo che il principio della generazione non è separato dal principio del Creatore, perché quando egli dice "quel che fu dal principio" egli intende parlare della generazione senza principio del Figlio, il quale è coesistente col Padre ". Ci fu, quindi, una Parola che implica una eternità senza principio; come anche la stessa Parola, cioè il Figlio di Dio, che essendo uno con il Padre nella uguaglianza della sostanza, è eterno ed increato.

E che Egli sia stato sempre la Parola è detto dalle parole "nel principio c'era la Parola. Gesù era la Parola della vita ... fattasi in grado di essere toccata ... ? e noi vi mostriamo quella vita eterna che fu con il Padre!" Chiamando in causa il Padre, egli intende dire che il Figlio esistette sempre, senza principio... ";(cf CLEMENTE ALESSANDRINO, Gli Stromati, libro V, 1. 1.3,)

La Divina Parola, egli che è chiarissimamente Divinità, colui che è uguale al Signore dell'Universo; perché egli era suo Figlio e la Parola era in Dio ... ".( Idem libro VII, II.6.1.)

Nel "Protreptico" Clemente dice: " Questo è il canto nuovo, cioè l'apparizione, che fra noi ha brillato soltanto ora, del Verbo che era nel principio e perciò preesisteva: apparve sulla terra da poco il preesistente Salvatore, apparve Colui che esiste in Colui che esiste (Dio), perché "il Verbo era presso Dio", come Maestro; apparve il Verbo dal quale sono state create tutte le cose, e dopo averci dato nel principio il vivere mediante la creazione, ci insegnò il ben vivere ... per poterci procurare dopo, come Dio, il vivere eternamente ".( CLEMENTE ALESSANDRINO, Il Protreptico, 1,7,3.)