00 12/04/2018 10:54
Perchè le date della Paqua celebrata da Gesù, sembrano divergere tra la cronologia dei sinottici e quella di Giovanni?

In Giovanni 18,28 si evidenzia come la pasqua degli ebrei non fosse ancora stata consumata, poichè si dice che essi non entrarono nel pretorio per non contaminarsi e poter consumare la Pasqua. Pertanto quando Yeshùa viene condotto li, non era ancora stata celebrata la Pasqua. Passando ai sinottici, se si legge la maggior parte delle traduzioni sembra quasi che contraddicano Giovanni e che il giorno della morte sia persino il 16 Nissàn.

Il nucleo del problema sta nella errata traduzione di passi come quello di Marco 14:12 in cui troviamo scritto "Il primo giorno degli azzimi....". Il testo greco è: "te pròte emèra ton azΰmon". Una costruzione simile è presente in Giovanni 1:15 "...perchè era prima di me" ovvero "pròtòs mu". Pertanto la traduzione corretta non è "il primo giorno degli azzimi" (che sarebbe il 15 Nissàn, ma ciò è impossibile perchè in tal giorno l'agnello pasquale era gia stato scannato) ma "il giorno prima degli azzimi".

Il giorno ebraico va da tramonto a tramonto; Yeshùa manda i discepoli a preparare per la Pasqua (da consumare dopo il tramonto del 14) ma quella stessa notte (dopo i tramonto del 13, quindi già nel 14 Nissàn) viene arrestato, successivamente incriminato, e ucciso nel pomeriggio dello stesso giorno, ovvero sempre il 14 Nissàn, ovvero il giorno della preparazione per il "sabato" (non quello settimanale) in cui gli ebrei scannavano l'agnello pasquale che consumavano dopo il tramonto, cioè all'inizio della festività degli azzimi (15 Nissàn).
Ci sarebbe da considerare anche il punto di vista lucano che potrebbe destare delle perplessità, ma anche il quel caso è sufficiente un'attenta analisi del testo per comprendere la questione. Per i riferimenti linguistici riguardo la traduzione vedasi Liddell-Scott.