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LA CHIESA: UNA SANTA

CATTOLICA E APOSTOLICA

 

209) Padre Antonio, il Vangelo ci dice che Gesù ha fondato la sua Chiesa su una Pietra, cioè, la sua Chiesa è Una...

La Chiesa di Cristo è una: l’unità è una delle note che i SS. Padri e Scrittori della Chiesa hanno riconosciuto alla Chiesa in ogni tempo della sua esistenza. L’unità della Chiesa infatti non deriva dall'unione da farsi con le altre Chiese cristiane, anche se questa unione è da auspicarsi con tutte le forze, nello spirito di un sano ecumenismo.

L'unità della Chiesa è data dal fatto che i cristiani hanno tutti un unico Capo invisibile che è Cristo, un unico capo visibile che è il Papa, un’unica dottrina i cui articoli principali costituiscono il Credo da tutti professato, un unico culto, gli stessi Sacramenti. Si tratta dunque cioè dell' unità di Fede, di culto e di autorità. “Non c'è unità di Chiesa -diceva S. Tommaso (Adversus Gentes, lib.IV,c.76) senza unità di Fede..., ma non c'è unità di Fede senza un capo supremo”.

 

210) E' Santa. Ma qualcuno storce il naso per i cattivi esempi di qualche figlio di questa Chiesa.

Si è tanto parlato in questi ultimi tempi di Chiesa santa e peccatrice, distorcendo la realtà. La Chiesa è sempre Santa e cioè è sempre Grazia e comunione con Dio perché Santo è il Suo fondatore Gesù Cristo; Santo è lo Spirito che la vivifica e la muove; Santi sono i mezzi di salvezza di cui dispone e mette a disposizione di tutti i Suoi figli; e Santi sono moltissimi Suoi figli, Santi o di santità eroica che è vero e grande miracolo morale o di santità ordinaria ed essenziale in quanto cioè vivono abitualmente nella Grazia Santificante e producono frutti di vita eterna. Nel grembo della Chiesa ci sono pure i peccatori e sempre ce ne saranno fino alla fine dei tempi, ma la loro presenza non intacca la sua santità. Infatti essi sono peccatori proprio perché non aderiscono e non accettano in pienezza il Suo insegnamento. E che i peccatori non intacchino la sua santità è provato anche dal fatto che essa ha i mezzi per purificarli e santificarli, se essi vogliono. La Chiesa santa che sempre deve riformarsi riguarda soprattutto questi peccatori che, in qualche modo, sono e non sono Chiesa!

 

211) La Chiesa fondata da Gesù è quella Cattolica?

Cristo ha fondato una sola Chiesa, la “Sua” Chiesa che è la Cattolica Apostolica Romana. Essa sola infatti, come si evince chiaramente dalla Tradizione, ha conservato intatto il deposito della Fede e della morale, la Parola e i Sacramenti. Lutero stesso confermò questo prima della sua ribellione: “Rendo grazie a Gesù Cristo perché con un gran miracolo mantiene in terra un'unica Chiesa...che non si è mai, con nessun decreto, allontanata dalla vera Fede” (Bossuet,Histoire des variations, lib.I,n,21).

Che sola la Chiesa di Roma sia la Chiesa fondata da Cristo è provato da un argomento, a nostro modesto parere, decisivo. Cristo parlando della Chiesa ha detto che le porte e cioè le potenze infernali mai avrebbero prevalso su di essa. Ora se veramente la Chiesa avesse tradito l'insegnamento di Cristo, l’Inferno evidentemente avrebbe prevalso, smentendo in pieno la promessa di Cristo. Ora, è possibile smentire Cristo? Chi oserà affermare sul serio che Egli è stato sconfitto? Che se poi la Chiesa di Cristo fosse venuta meno, in nome di chi e in base a quale mandato avrebbero parlato i Riformatori di ogni tempo?...Appellarsi a pretese ispirazioni dello Spirito Santo è ridicolo. Infatti chi garantisce della loro autenticità? E come giurare che si tratta veramente dello Spirito Santo, soprattutto pensando alle loro affermazioni spesso in pieno contrasto tra di loro?

 

212) Quindi dove è Pietro, ivi è la Chiesa di Cristo?

Dov'è Pietro, là è la Chiesa” (Ubi Petrus, ibi Ecclesia) è la famosa espressione di S. Ambrogio. Se si ha l'obbligo morale di entrare nella Chiesa (“Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato” Mc 16,16; “Chi ascolta voi, ascolta Me...” Lc 10,16) questa deve presentarsi con chiari segni riconoscibili da tutti. E cioè essa dev'essere necessariamente, oltre che invisibile, anche visibile. Tra tali segni visibili, voluti da Cristo stesso, c’è quello di Pietro e del Suo legittimo successore al quale ha assicurato, oltre alla pienezza dei poteri, il carisma dell'infallibilità perché essa, la sua Chiesa, non venga mai meno e non traligni dalla verità rivelata.

Di qui, allora, il detto più che legittimo e logico: “là dove è Pietro (il Papa) ivi è la Chiesa di Cristo”. Ed è qui anche, sul fondamento visibile, che bisogna per conseguenza convenire per aversi la piena comunione con Cristo. Un obbligo morale perentorio almeno per tutti coloro che sono stati illuminati dalla Fede su tale verità.

 

213) Allora, il vero e pieno annuncio del Vangelo è quello portato dai cattolici?

E' chiaro. Direi però che, più che dai cattolici, il vero annuncio è dato dalla Chiesa cattolica. Il singolo cattolico, sia esso un vescovo o un laico, potrebbe anche non essere sempre annunciatore autentico del messaggio evangelico: l’individuo può venir meno ma non la Chiesa. E noi sappiamo che, oltre tutto, anche vari Vescovi e Sacerdoti caddero nell'eresia e furono condannati dalla Chiesa.

 

214) In che senso la Chiesa è fondata sugli Apostoli?

Nel senso che, oltre ad essere gli Apostoli i primi aderenti al progetto e all'istituzione di Cristo, questa poggia pure tutta sulla loro Fede e sull'insegnamento da essi trasmesso. Furono essi infatti i primi seguaci e discepoli e soprattutto, anche, i grandi testimoni della risurrezione di Cristo e della verità del Suo messaggio. E perciò furono essi anche i primi anelli di una tradizione che perdurerà fino alla fine dei secoli; e furono essi ancora a fondare le Chiese principali locali, che ne conservano e ne vivono fedelmente il messaggio.

 

215) Perché nel corso dei secoli ci sono state separazioni nella Madre Chiesa?

Le separazioni dalla vera Chiesa di Dio sono dovute ad una molteplicità di fattori, non esclusi quelli passionali e meramente politici. E dietro questi non mancarono quelli preternaturali o soprannaturali, come sono gli influssi diabolici. Spesso però gli uni si mescolano agli altri in maniera così confusa e misteriosa, da non poter ben discernere quali siano quelli predominanti. L’operato umano, anche quello che è puro e retto per il contenuto, proprio perché umano, potrebbe in ogni momento contaminarsi con l'amor proprio, bassi interessi ecc.

Le separazioni, comunque, essenzialmente sono il frutto avvelenato di dottrine o punti di vista, difesi ostinatamente nonostante e contro l'insegnamento o Magistero della Chiesa; o conseguenza di pretese non ritenute valide dalla legittima autorità. Da dire infine che le separazioni o sono imposte dalla legittima autorità, per esempio, con la scomunica; o sono volute per propria scelta da chi esce dalla Chiesa sbattendo la porta.

 

216) Qual è la posizione degli ortodossi orientali?

Fondamentalmente, quanto ai punti dottrinali controversi, è ancora quella dei patriarchi Fozio (857) e Michele Cerulario (1054).E cioè essi non riconoscono il primato di giurisdizione del pontefice romano; dei Concili ecumenici riconoscono solo i primi sette, e cioè il Niceno, il Costantinopolitano, l’Efesino, il Calcedonese, il secondo e terzo Costantinopolitano, il secondo Niceno. Negano quindi tutti i dommi proclamati dai concili posteriori o dai Papi, come quelli della Concezione Immacolata e dell'Assunzione di Maria. Per il resto, e cioè le verità del Credo, i sette Sacramenti ecc., tutto è conservato e creduto come nella Chiesa cattolica.

 

217) Gli Anglicani?

Anche gli Anglicani, nati in seguito allo scisma -consumato da Enrico VIII per essergli stato negato lo scioglimento del suo legittimo Matrimonio con Caterina di Spagna-, all'inizio avevano rifiutato solo il primato del Papa, conservando integro il patrimonio della dottrina cattolica. Ma a contatto col Luteranesimo e il Calvinismo, anche l'Anglicanesimo finì per contaminarsi in vari punti, risultando un misto dell'uno e dell’altro. Da aggiungere però che, quanto a posizioni dottrinali, l'Anglicanesimo è notevolmente diverso nei tre principali rami in cui è diviso(Chiesa alta o High Church, Chiesa bassa o Low Church, Chiesa larga Broad Church).

 

218) E i Luterani e tutti i gruppi protestanti?

Pur differenziandosi in molti punti importanti della dottrina cattolica, i Luterani, i Calvinisti, i Metodisti e i Protestanti in genere, in tutte le altre loro numerose denominazioni, professano tutti, più o meno, questi principi: solo la Fede giustifica.

La giustificazione è solo dichiarativa. E cioè, poiché Dio non perdona effettivamente nessun peccato all'uomo peccatore, ma solo non glielo imputa perché lo “copre” dei meriti di Cristo, la giustizia o santità conferita è solo dichiarata a parole senza alcuna realtà effettiva. Dio dichiara innocente l'uomo pur essendo egli colpevole e degno di morte!

La Chiesa non è visibile né ha per Capo il Papa: norma unica di verità e di salvezza è la sola Scrittura interpretata liberamente da ogni fedele.

A fondamento di tutto è il concetto di salvezza propugnato da Lutero e più o meno da tutti i protestanti. Questa non dipende dall’uomo e dalle sue opere, ma solo dalla misericordia di Dio ed è data da Cristo senza mediatori e mediazioni. E’ in pratica il rifiuto della Chiesa gerarchica, del sacerdozio ordinato, dei Sacramenti, del culto mariano e dei Santi. E’ chiaro, quindi, che in questa ottica, si negano ancora molte altre verità professate dalla Chiesa Cattolica.

 

219) E’ vero che Lutero dopo la scomunica da parte della Chiesa, commentò il Magnificat, ed esprimeva parole di amore alla Madonna? Dopo la separazione dalla Chiesa rimase devoto della Madonna?

Devoto sì, ma “innamorato” della Madonna proprio non lo direi, dal momento che lui, Lutero, negava alla Madonna e ai Santi ogni potere di intercessione e ammettendo per loro solo un culto di onore. Commentò, è vero, il Magnificat della Vergine -un commento giustamente esaltato- e conservò pure qualche formula devozionale: troppo poco per parlare anche di sola vera devozione. Da non dimenticare poi che nella vita e negli scritti del Riformatore abbondano contraddizioni a non finire. Una di queste potrebbe essere proprio questa parvenza di devozione mariana, rimastagli anche nel pieno della lotta contro la Chiesa di Roma. E’quanto basta, ritengo, per tenersi alla larga da certe affrettate affermazioni e conclusioni.

 

220) Ci parli di Lutero.

Lutero era religioso agostiniano, entrato in religione, a 22 anni, il 17 agosto 1505, non per vera vocazione, ma per sfuggire alla giustizia, avendo ucciso un suo collega di studi. La sua preparazione teologica non fu,pare, del tutto ortodossa, subendo gli influssi del nomimalismo e di un tomismo deteriore. Ma in un viaggio a Roma si era salutarmente esaltato per la Chiesa dei martiri. Addottoratosi in teologia, si ebbero già le prime avvisaglie di errori poco dopo che iniziò le lezioni bibliche nel 1513, commentando i Salmi. Fu allora pure che, preso dalle occupazioni cattedratiche, cominciò a trascurare la preghiera ordinata.

Poi, prendendo pretesto dagli scandali esistenti nella Chiesa e particolarmente da quello delle indulgenze “vendute” per raccogliere fondi per la costruzione della Basilica di S. Pietro a Roma, Lutero affisse le sue famose Novantacinque tesi alla porta della Chiesa di Wittemberg ,mettendo in discussione numerosi punti della dottrina cattolica. Più volte e inutilmente richiamato, venne dapprima minacciato di scomunica da Papa Leone X con la bolla Exsurge Domine del 15 giugno 1520, nella quale si condannavano 41 proposizioni estratte dalle sue opere. Bolla che il 10 dicembre 1520 Lutero bruciò sulla piazza di Wittemberg assieme al testo di Diritto Canonico e le opere dei suoi avversari. Resosi quindi inutile ogni altro tentativo di ridurlo a più miti consigli, fu scomunicato con la Bolla “Docet Romanum Pontificem” del 3 gennaio 1621, rendendo così definitivo lo strappo da Roma. Lutero continuò così fino in fondo sulla strada della ribellione alla Chiesa di Roma, sconvolgendo tutto con la sua Riforma: verità di Fede, culto, teologia, diritto, vita religiosa, arte. Morì il 18 febbraio 1546 ad Eisleben, là dove era nato il 10 novembre 1483.

A far scoppiare il dramma e ad alimentare il fuoco della discordia -oggi lo si ammette lealmente- non furono tanto gli scandali e corruzione della Chiesa, quanto molti altri fattori e interessi anche meramente politici e sociali. D’altronde scandali e corruzione della Chiesa mai avrebbero dovuto spingere alla ribellione e alla separazione dalla Chiesa di Cristo. Grandi e veri riformatori -e tra questi il più grande, S. Francesco di Assisi- sapranno cambiare in meglio il volto della Chiesa, partendo dalla conversione personale propria e delle coscienze nella più completa docilità all'Autorità legittima.

Si tentò invano di ricomporre la frattura ricorrendo a dialoghi e incontri. Ci si adoperò pure con tutti i mezzi perché al Concilio di Trento intervenissero luterani e protestanti per un chiarimento e un confronto: fu tutto inutile. Interessi politici, errori e imprudenze anche da parte della Chiesa e dell'imperatore Carlo V fecero sì che la frattura divenisse abissale e perciò incolmabile.

Il Concilio Tridentino prese in esame tutti i punti controversi e definì molte verità attaccate da Lutero e dagli altri eresiarchi. E diede luogo a un grande Movimento di autentica riforma della Chiesa -già iniziata d'altronde decenni prima del Concilio- con una splendida fioritura di Santi e di opere che ancora perdurano.