25/08/2013 12:37

5. ARCHIVIAZIONE DEL CASO E VICENDE GIUDIZIARIE DELLA FAMIGLIA GREGORI

La Procura della Repubblica ha aperto un’indagine sugli eventi, ipotizzando il reato di associazione a delinqueretruffa e abuso della credulità popolare. La casa della famiglia Gregori venneperquisita l’8 marzo 1995, a cui seguì un automatico avviso di garanzia per Fabio Gregori, numerosi interrogatori (il primo il 14 marzo 1995) e intercettazioni telefoniche. Da tutto questo non è mai emerso nessun elemento riconducibile al reato di associazione a delinquere, frode o abuso della credulità popolare.

Il 6 aprile 1995 avviene il sequestro preventivo della Madonnina ai sensi dell’art. 321 c.c.p., ma si rilascia pochi giorni dopo. Dopo cinque anni di indagini la Procura ha richiesto l’archiviazione del caso in data 7 giugno 2000, il Codacons si è opposto a tale richiesta chiedendo di «proseguire nell’attività di indagine con ulteriori adempimenti istruttori» (prof. Carlo Rienzi, Roma 23/06/2000). La stessa cosa è stata chiesta anche dall’associazione “Telefono Antiplagio” con un esposto alla Procura della Repubblica di Civitavecchia (dott. Giovanni Panunzio, Cagliari, 23/06/2000). Tuttavia le indagini condotte per lungo tempo in tutte le direzioni non hanno rilevato alcun «dolo» nei confronti della famiglia Gregori e con Decreto del 16 ottobre 2000 il processo è stato definitivamente archiviato (l’atto finale di archiviazione è firmato dal Giudice Dott. Carmine Castaldo e depositato in Cancelleria lo stesso giorno). Come già stato detto, le analisi conclusive del decreto di archiviazione del Giudice dott. Carmine Castaldo hanno escluso le 13 lacrimazioni successive alla prima, sostenendo che tali manifestazioni «debbono ricondursi o ad un fatto di suggestione collettiva o ad un fatto soprannaturale» ed in questo caso spetta all’autorità ecclesiastica pronunciarsi «se il fenomeno in questione debba essere meno qualificato miracolo».