23/08/2013 12:12
I segni non sostituiscono la fede, come tu dici, però sono da sempre un ausilio per promuovere e sostenere la fede.
Sin dagli inizi della storia salvifica Dio ha accompagnato il suo popolo con i suoi prodigi e poi n dagli inizi del cristianesimo, i segni sono stati ancora maggiori e più incisivi.
Basta ricordare alcuni passaggi:


Atti 8,13 Anche Simone credette, fu battezzato e non si staccava più da Filippo. Era fuori di sé nel vedere i segni e i grandi prodigi che avvenivano.

Atti 14,3 Rimasero tuttavia colà per un certo tempo e parlavano fiduciosi nel Signore, che rendeva testimonianza alla predicazione della sua grazia e concedeva che per mano loro si operassero segni e prodigi.

Rom 15,19 con la potenza di segni e di prodigi, con la potenza dello Spirito. Così da Gerusalemme e dintorni fino all'Illiria, ho portato a termine la predicazione del vangelo di Cristo.

2Cor 12,12 Certo, in mezzo a voi si sono compiuti i segni del vero apostolo, in una pazienza a tutta prova, con segni, prodigi e miracoli.

Ebrei 2,4 mentre Dio testimoniava nello stesso tempo con segni e prodigi e miracoli d'ogni genere e doni dello Spirito Santo, distribuiti secondo la sua volontà.

Alcuni sostengono che agli inizi del cristianesimo tali prodigi fossero necessari mentre successivamente, una volta radicato il messaggio evangelico, non fossero più necessari.
Personalmente sono convinto che per confermare la Parola rivelata occorre accompagnarla nella storia con la conferma da parte di Dio e in Marco 16,20 viene appunto riportato tale concetto.
E' ovvio che un segno non è una manifestazione incontrovertibile e vi è sempre un margine di dubbio che permette all'uomo di mettere in gioco la propria fede.