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Un giovane, Michele Chinellato, morto di leucemia all’ospedale di Vicenza il 21 luglio 1986, a ventidue anni di età, ha scritto, in forma di diario, delle preghiere che rivelano la maturità raggiunta -che non dipende dal numero degli anni- nel cammino della sua VITA SPIRITUALE. Sono preghiere che riecheggiano la Parola di Dio, i Salmi, di cui si nutre sempre l’anima che si impegna nel Cammino dello Spirito.

TI AMO, SIGNORE!
NIENT’ALTRO

Quanti giorni resteranno?
Quanti momenti ancora mi darai
come oggi, come ieri, come domani?
Tu ci sei e questo mi basta.
Mi hai dimostrato come la sicurezza non esiste.
Esisti Tu solo, Signore, Tu solo e basta.
Tutt’intorno non c’è niente,
c’è solo il silenzio
che porta via le mie parole.
Per i giorni che mi restano,
per il dolore che mi regalerai,
Signore, grazie!
E’ bello, Signore... è bello perché Tu ci sei
e questo è sufficiente
per vivere in qualunque modo,
anche e soprattutto nel mio.
Ti amo, Signore. Nient’altro.
Ti amo, Signore. Cos’altro posso aggiungere?
Non so dirti nient’altro che “Ti amo”.