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cApo iv

UTILIZZARE LE PROPRIE COLPE PER ACCRESCERE LA CONFIDENZA IN DIO

(continuazione)

 

1. La nostra miseria è il trono della divina misericordia, p. 67. - 2. Le nostre miserie sono un motivo per non diffidare dell'amore di Dio, p. 68. - 3. Una più grande miseria merita una più grande misericordia, p. 69. - 4. Applicazione del testo di S. Paolo: “Volentieri mi glorierò delle mie infermità”, p. 70. - 5. Quanto i Direttori di anime debbono fare per rianimare alla confidenza, p. 71. - 6. S. Francesco di Sales insegna ai confessori la maniera di accogliere i peccatori, p. 71. - 7. Affabilità di S. Francesco di Sales coi penitenti, p. 72.

 

 

cAPO v

UTILIZZARE LE PROPRIE COLPE PER CONSOLIDARSI NELLA PERSEVERANZA

 

1. L'esperienza delle nostre cadute ci rende più prudenti, p. 74. - 2. Le cadute ci suggeriscono soprattutto di fuggire le occasioni di peccato, p. 75. - 3. Fedeltà ai mezzi di perseveranza suggeriti da S. Giovanni Crisostomo e da S. Epifanio, p. 75. - 4. Fedeltà ai mezzi di perseveranza secondo S. Francesco di Sales, p. 76. - 5. La caduta di Salomone ci ricorda la nostra debolezza e la malizia dei nostri nemici, p. 78. - 6. Non è necessario sentire in sé il coraggio e la forza: basta sperare d'averli a tempo e luogo, p. 79. - 7. Ancorché fossimo i più perfetti dovremmo stimarci imperfetti, p. 80. - 8. Il ricordo dei rimorsi e delle sofferenze causate dai peccati sono valido aiuto contro le tentazioni, p. 81.