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cApo II

UTILIZZARE LE PROPRIE COLPE PER AMARE L'ABIEZIONE

 

1. Il poter conoscere e amare la propria abiezione è una grazia grande, p. 47. - 2. - Amare la proprià abiezione è amare la verità, p. 48. - 3. L'amore all'umiliazione ci ravvicina al Verbo Incarnato, p. 49. - 4. L'amare le umiliazioni è mezzo sicuro per acquistare l'umiltà, p. 49. - 5. L'anima che sa trarre profitto dalle umiliazioni può sorpassare un'altra anima meno soggetta a sbagliare, p. 50. - 6. Nel dubbio circa la nostra colpevolezza, è meglio propendere verso la parte più umiliante, come la più meritoria, p. 51. - 7. L'abiezione esterna accresce il pregio di quella interna, p. 52. - 8. Nell'esercizio dell'umiltà bisogna salvaguardare i diritti della verità e della carità, p. 52. - 9. Come anche i superiori possono trarre profitto dalle umiliazioni, p. 53. - 10. Godere di essere disprezzati e comportarsi come gli Apostoli, p. 55. - 11. L'anima peccatrice tanto più piace a Dio quanto più si stima vile, p. 56. - 12. Come l'umiliazione alimenti la virtù dell'umiltà, p. 56.

 

 

cApo III

UTILIZZARE LE PROPRIE COLPE PER ACCRESCERE LA CONFIDENZA IN DIO

 

1. Il problema del peccato si risolve dalla misericordia divina, p. 58. - 2. Il Card. Pie applica a Dio stesso la 5.a Beatitudine, p. 59. - 3. Come la moltitudine stessa delle colpe deve indurci a sperarne maggiormente il perdono, p. 60. - 4. Soave industria di Dio per separare il peccato dal peccatore, risparmiando questo e annientando quello, p. 61. - 5. Non i sani, ma i malati hanno bisogno del medico, p. 63. - 6. Le rivelazioni del Cuore di Gesù animano il peccatore alla confidenza, p. 64. - 7. Il P de la Colombière esorta alla confidenza l'anima carica di colpe, p. 65.