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CAPO VIII

UTILIZZARE LE PROPRIE COLPE
COL RADDOPPIARE LA DIVOZIONE
VERSO LA SS. VERGINE


1. - Maria, porto dei naufraghi, riceve dalle mani di Gesù la Maddalena convertita.

Nel preparare la terza edizione di questa operetta ci venne il pensiero di aggiungere un capitolo, che ci pentiamo di non aver scritto prima. Come cantare le misericordie divine senza consacrare un inno di lode alla Madre della misericordia? Potremmo noi, studiando l'arte di utilizzare le nostre colpe, alla scuola del più amabile dei Santi, dimenticare il Rifugio dei peccatori, di cui il Santo Vescovo ha tanto celebrato la bontà? Abbiamo toccato questo argomento nel corso dell'opera (1); ma non basta. Conveniva consacrarvi una trattazione a parte.
Queste riflessioni ci hanno maggiormente persuaso ai piedi di Nostra Signora del porto a Clermont. In questo antico Santuario ci sembra d'aver compreso meglio che Maria è il Porto dei naufraghi, Portus naufragorum e assieme la loro Stella, Amica stella naufragis (2).
S. Francesco di Sales l'ha detto: “La SS. Vergine è sempre stata la stella polare e il porto di rifugio di tutti gli uomini che hanno navigato sulle onde del mare di questo misero mondo... Quelli che dirigono la loro navigazione alla luce di questa divina Stella, evitano, per mezzo suo di sbattere negli scogli e non cadono nei precipizi del peccato” (3); mentre coloro che si sono disgraziatamente allontanati dalla sua tutela, non riescono a trovare un altro porto più sicuro per riparare le avarie subite e per volgerle in profitto (4), che il Cuore Immacolato della più tenera delle madri.
Quindi sembra che il nostro buon S. Francesco ci domandi questo capitolo supplementare e ci indica pure come collegarlo alle pagine precedenti, nelle quali presenta la Maddalena, modello dei peccatori che desiderano rendere utili le loro cadute nel tempo stesso che le riparano.
In una lettera alla S. Chantal, egli torna sull'argomento e, riferendo l'estasi che lo aveva trasportato in spirito nella casa di Simone il Lebbroso, esclama: “Mi sembrava di vedere il Salvatore in aspetto gioviale; ma non osavo andare ai suoi piedi, per un certo riguardo alla Santa Maddalena. Mi buttai allora ai piedi di Maria SS., la quale, se non erro, si trovava presente. Ero dolente di non avere tante lacrime e tanti profumi come la Maddalena; ma la Madonna si contentò di alcune goccioline versate appena sul lembo della sua veste, poiché non si sarebbe osata toccare i suoi santi piedi. Una cosa mi consolò molto: dopo il convito, Gesù affidò la cara convertita alla Madonna; per cui si può mirare la Peccatrice quasi sempre assieme alla SS. Vergine, la quale le fu molto larga di carezze. Questo m'infuse grande coraggio e ne fui infinitamente consolato” (5).
E altrove: “Fu proprio per mezzo della Madre di Dio e sul suo esempio che la Maddalena, ch'era stata come una caldaia annerita di mille immondezze e ricettacolo d'impurità, venne dopo la conversione arruolata sotto lo stendardo della purezza dalla Madonna e divenne un cristallo tutto terso e splendente, capace di ricevere e custodire i liquori più preziosi e le acque più salutari” (6).

2. - Gesù, mediatore presso il Padre, ha costituito Maria mediatrice presso se stesso.

O Padre Santo, comunicate a tutti i peccatori quel coraggio e quella lieta confidenza che loro deve ispirare il ricorso a Maria! Persuadeteli che se il cumulo della loro miseria, nonostante tutte le ragioni sviluppate in questo libro, li trattiene ancora dal gettarsi sul Cuore infinitamente buono di Gesù, deve però comunicar loro uno slancio irresistibile che li porti tra le braccia di Maria, la quale riserva le più tenere carezze a quelli che sono più infermi.
Il Salvatore stesso ha voluto che fosse così, e ha prevenuto in tal modo i timori che doveva necessariamente ispirare ai colpevoli la sua divinità in ufficio di Giudice, malgrado tutte le manifestazioni della sua tenerezza. Senza cessare d'essere nostro avvocato e mediatore presso il Padre, egli s'è degnato costituire tra sé e noi una mediatrice, un'avvocata alla quale tutti potessimo avvicinarci senza timore, perché nostra Madre, e che potesse tutto ottener da Dio, perché sua Madre. E così ella intercede sempre vittoriosamente presso il Figlio, mostrandogli il seno che l'ha nutrito, come il Figlio intercede presso il Padre mostrandogli il suo Cuore e le sue piaghe.
Le testimonianze dei Padri sono concordi a confermarci che questa è l'economia del piano divino. Gesù da solo poteva bastare alla restaurazione del genere umano, poiché da lui viene tutto quel che ci è necessario: ma non era bene che l'Uomo fosse solo. Conveniva che, come l'uno e l'altro sesso avevano concorso alla rovina, così anche tutti e due contribuissero alla riabilitazione (7). Gesù adunque ha posto in Maria il riscatto del genere umano (8). Ha voluto che tutto ci venga da lei (9). Essa è l'acquedotto per cui la grazia scende a noi, la scala che ci conduce a Dio, la porta che ci apre l'accesso alla sua Bontà, il collo per cui giungono all'intero Corpo della Chiesa i meriti del suo Capo. Nessuno si salva, nessuno ottiene il perdono se non per lei (10).