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3. - L'umiltà è fondamento di tutte le virtù, come l'orgoglio è principio di tutti i peccati.

Se esiste un tormento per i cuori santamente ambiziosi della propria perfezione, è certamente quello di sentire la grande necessità dell'umiltà e assieme le difficoltà per averla. Da una parte questa virtù “tanto necessaria all'uomo, come base e fondamento di tutte le virtù” (8), “è la madre, la radice, la nutrice, e il centro di tutti gli altri beni” (9), e dall'altra, quando già sembra che dovrebbe germogliare e fiorire quasi spontaneamente nel terreno corrotto del nostro fondo miserabile, vi trova invece meglio radicato di essa, l'orgoglio che è principio di ogni peccato (10) e che è continuamente pronto a soffocarla.
Nulla può esprimere la forza, l'astuzia di questo demonio della superbia, né la scaltrezza e la varietà delle sue arti. Vero serpente che nasce assieme a noi, ma cresce più in fretta di noi, esso vorrebbe avvolgere tra le sue spire e infettare col suo veleno tanto le azioni più sante come quelle indifferenti, tanto i più segreti pensieri come le migliori intenzioni. “Si nutre sovente delle nostre stesse virtù e cerca d'impinguarsi facendo servire a proprio vantaggio i doni più belli di Dio”(11). Se alle volte sembra assopirsi, non lo fa che per avvolgere con più agio l'anima tra le sue spire; e se si mostra o si lascia colpire, lo fa per trionfare con gli stessi colpi che gli diamo. Insomma, conclude S. Francesco di Sales, “l'orgoglio è un male così comune tra gli uomini, che mai abbastanza si predicherà e si inculcherà la necessità di perseverare nella pratica della santissima e amabilissima virtù dell'umiltà” (12).